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Itinerario cicloturistico
in direzione di Vinca, nel cuore delle Alpi Apuane
 
[ PERCORSO MM4-N001 ]  S.Stefano di Magra, Aulla, Pallerone, Serricciolo, Rometta, Gassano, Gragnola, Variante panoramica sulla riva sinistra del Lucido, Monzone, Monzone Alto, Vallone della Canalonga, Vinca. Si rientra poi, in senso inverso, fino a S.Stefano di Magra (Km totali 73).
 
VINCA di FIVIZZANO - Panorama all'ingresso del borgo
 
●  Manuale del cicloturista ●  Strade e piste ciclabili ●  Itinerari
●  La ciclabile del Lunense ●  Mappa del territorio ●  Sorgenti d'acqua
●  Le strade meno trafficate della Lunigiana Storica  
 
Il viaggio si svolge in Lunigiana e consente di attraversare parte della Valle del Lucido prima di inerpicarsi verso le montagne. Il punto più alto si raggiunge a Vinca, amena località posta a poco più di 800 metri sul livello del mare e sovrastata dai monti Sagro e Pizzo d'Uccello. Il percorso non presenta particolari difficoltà, eccetto gli ultimi 4 chilometri di salita nel Vallone della Canalonga, dove le pendenze non scendono sotto il 10% e quindi è richiesta una buona forma fisica.

Si inizia percorrendo il saliscendi delle "lame" di Aulla lungo la Statale 62 della Cisa. Arrivati in città, poco oltre il ponte sull'Aulella, si devia a destra sulla Statale 63 del Cerreto e si prosegue dritti fino al bivio dove inizia la variante della Strada Regionale 445 della Garfagnana. Appena svoltati su questa arteria ci attende subito un breve tratto di ripida salita con conseguente picchiata verso il borgo di Gassano. All'andata, in questo punto, è preferibile continuare in direzione della stazione ferroviaria evitando di imboccare il nuovo viadotto che è più trafficato. Oltretutto il tragitto, che è in leggera salita, si allungherebbe nel percorrere gli svincoli di accesso alla struttura.

Lasciato Gassano si attraversa il passaggio a livello della Ferrovia Aulla- Lucca per poi arrivare a Gragnola (22° km) e svoltare in direzione di Equi Terme, imboccando il ponte sul torrente Aulella. Nel centro del borgo bisogna raggiungere la chiesa parrocchiale dove ci si può dissetare presso la fonte dei Malaspina. Poco più avanti, oltrepassato un arco voltato, ci viene incontro il ponte su torrente Lucido, sul quale è posizionata un'altra fontanella che eroga la stessa acqua di cui sopra. Forse conviene fermarsi in questo punto (23,4° km), visto che il posto è molto suggestivo e consente anche di osservare il Castello dell'Aquila il quale, dall'alto di un colle, domina tutta la vallata.

Seguiamo poi la segnaletica in direzione di Reggeta, Traggiara e Cortila. Appena passato il locale cimitero, si volta sulla sinistra in direzione di Cortila. Oltre il bivio per questa località, il paesaggio lungo l'ampio stradone panoramico che stiamo percorrendo si aprirà maggiormente consentendoci di ammirare in anteprima le vette delle montagne apuane verso le quali siamo diretti. Questa variante si raccorda alla strada principale per Equi Terne pochi metri oltre un altro ponte che ci riporterà sulla riva destra del Lucido. Al termine della struttura bisognerà svoltare a destra per salire in direzione di Monzone.
 
 Il ciclismo nel sito
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Al momento, le strade che stiamo percorrendo hanno una pendenza minima e quindi possiamo pedalare con estrema agilità. In sequenza ci vengono incontro il bivio per Ugliancaldo e Casciana (25° km) e quello per Viano e Campiglione (26° km), nelle vicinanze del quale opera una nota cartiera. In pochi minuti raggiungiamo Monzone e proseguiamo oltre, costeggiando per un breve tratto la Ferrovia Aulla-Lucca, senza oltrepassare il passaggio a livello (27,6° km). La segnaletica ci aiuta, indicando a sinistra per Equi Terme e Vinca. Sull'altro lato della strada si erge la piccola chiesetta degli Avventisti del 7° giorno.

Dopo circa 400 metri dal passaggio a livello la strada si biforca in due direzioni: svoltando a sinistra si continua a salire verso Equi Terme mentre noi dobbiamo proseguire dritto per transitare sotto il colle di Monzone Alto (vedi foto più sotto) che, da questo punto, è già visibile in lontananza. Dopo pochi metri, sulla sinistra, appare il caratteristico Ponte di Santa Lucia che è posizionato praticamente alla confluenza dei due rami del torrente Lucido: quello secondario di Vinca (la Canalonga) e quello principale di Equi Terme, molto rinomato per la pesca delle trote e anche apprezzato da molti villeggianti che lo frequentano per i bagni estivi. La Canalonga, invece, presenta una natura più selvaggia ed aspra e, nella bella stagione, il suo letto è prevalentemente in secca.

Lungo il Vallone della Canalonga ci aspettano 8 chilometri di salita attraverso i quali raggiungeremo Vinca, nel cuore delle Alpi Apuane. La pendenza inizia ad aumentare appena oltrepassato il borgo di Monzone Alto ma, per circa 3 chilometri, si può continuare a pedalare con una certa agilità. La strada si fa largo tra le rocce e le alte vette dei monti si avvicinano sempre di più: sembra quasi di poterle toccare con una mano. L'atmosfera è segnata dal frastuono delle acque che scendono copiose, rumore che, nella stagione estiva, si interrompe a partire dal secondo chilometro in quanto il letto del torrente improvvisamente si asciuga e rimane tale per un bel tratto di strada. Il fenomeno è dovuto al fatto che, nella parte più a valle, la Canalonga continua a ricevere acqua solamente da una fenditura nella roccia posta sulla riva sinistra. Oltre quel punto il torrente è in secca. Si rimane però in compagnia del frinire assordante delle cicale fino all'entrata di Vinca.

Lo spartiacque tra la salita "morbida" e quella più impegnativa si trova circa a metà strada, quando si arriva al bivio con la via di lizza della Canalonga (32° km). Fino alla metà del XX secolo la Società Walton, che operava sul giacimento marmifero del versante ovest del Monte Sagro, aveva utilizzato questo impervio e pericoloso percorso per trasportare a valle i marmi che venivano poi lavorati nel proprio stabilimento di Monzone. Grazie alla manutenzione effettuata dal CAI sezione di Carrara, i sentieri interessati (n. 196 e 183) sono ancora oggi percorribili e, partendo dal Ponte di Vinca, consentono di raggiungere il rifugio "Carrara", posto a a 1320 metri di quota (vedi note aggiuntive).

Un cartello segnaletico, posizionato nelle vicinanze del ponte (con fondo stradale in assi di legno), ci aiuta a capire che, per raggiungere Vinca (808 metri di altitudine) dobbiamo ancora percorrere 4 chilometri che presentano una pendenza media del 10%. Perciò non possiamo più vivacchiare ma, anzi, è il momento di tirare fuori tutte le energie residue. La durezza della salita, dove si toccano punte anche superiori alla media citata sopra, sarà meglio evidenziata al ritorno, quando gli ultimi tornanti e i loro strapiombi saranno ben visibili scendendo dall'alto.
 
MONZONE ALTO - Panorama dalla strada per Vinca
 
A Vinca (36° km) si arriva attraverso un lungo rettilineo finale, al termine del quale la strada si biforca in due. Procedendo sulla sinistra si entra nel centro storico e ci si può dissetare presso la fontanella posizionata sulla parete di un obelisco in marmo che si erge nella piazzetta principale, di fronte ad un esercizio di bar-alimentari. In alternativa, deviando a destra, imboccheremo un largo vialone, destinato anche a parcheggio auto, lungo il quale si elevano le abitazioni di costruzione più recente. In fondo a questa via, dove la sede stradale diventa più stretta, è posizionata, appena dopo la prima curva, una sorgente naturale che sgorga da una parete in cemento armato. L'acqua ha un sapore amarognolo, in quanto povera di sali minerali.

Il borgo di Vinca si erge sulla sommità di una conca alpina che origina dalle pendici dei monti Pizzo d'Uccello (a nord), Pisanino (ad est) e Sagro (a sud). La differenza di paesaggio tra queste vette è evidente: all'asprezza delle rocce del Pizzo d'Uccello, dove la vegetazione è veramente scarsa, fanno da contrasto i boschi rigogliosi posti sulla parete nord del Sagro. Il paese è un'ottima base, di arrivo e partenza, per i numerosi escursionisti che si avventurano sui sentieri del CAI. Purtroppo il nome di questa località è tristemente associato ad un eccidio di civili inermi, perpetrato durante la Seconda Guerra Mondiale dalle truppe nazi-fasciste comandate dal maggiore Walter Reder, durante il quale vennero barbaramente trucidate 146 persone, tra i quali 22 bambini e un feto (vedi note aggiuntive).

Dopo un meritato riposo, vista la difficoltà dell'ultimo tratto di salita, possiamo intraprendere il viaggio di ritorno, procedendo con cautela, visto che il fondo stradale, in alcuni punti, si presenta dissestato. Una bassa velocità in discesa ci consentirà di apprezzare ancora meglio i paesaggi montani che, via via, si aprono nel Vallone della Canalonga prima di arrivare a Monzone (45° km). Tra Monzone e Gragnola, una volta oltrepassato il bivio per Ugliancaldo (48° km), conviene tirare dritto lungo la strada principale, senza svoltare sulla variante che porta verso Cortila, Reggeta e Traggiara, percorsa all'andata. Questo anche perché il panorama migliore ce l'abbiamo alle spalle e non di fronte come quando si stava salendo verso le montagne.

Nel ritornare verso Gassano si può ora imboccare il nuovo viadotto lungo la variante della SR 445, che è tutto in discesa e consente una bella vista panoramica sulla frazione fivizzanese.
Sulla Statale n. 63 del Cerreto si attraversano, a ritroso, i borghi di Rometta (56° km), Serricciolo (58° km) e Pallerone (61° km), non citati all'andata. A Pallerone, sia all'andata che al ritorno, conviene attraversare il borgo anziché procedere lungo la variante della zona industriale perché incontreremo meno mezzi a motore ed il fondo stradale è migliore.

Arrivati ad Aulla è quasi d'obbligo fermarsi a bere alla Fonte della Camilla posta all'inizio della strada che conduce a Bibola. Per arrivare a S.Stefano Magra (73° km) mancano ancora 8 chilometri, 5 dei quali nella zona delle "lame" che, soprattutto nelle serate festive, vede un intenso traffico dovuto ai rientri delle gite fuori porta.
 
MONZONE - Il Ponte di Santa Lucia
 
NOTE AGGIUNTIVE - Un'epigrafe, tradotta anche in inglese, ricorda che durante la Seconda Guerra Mondiale, l'Eccidio di Vinca fu l'azione principale di un vasto rastrellamento, effettuato nei giorni 24, 25, 26 e 27 agosto del 1944, che coinvolse il versante lunigianese e massese del crinale apuano. Il barbaro episodio contro i civili locali venne perpetrato da 5 compagnie militari delle SS tedesche e da un centinaio di militi della Brigata Nera "Mussolini" di Carrara. Al comando di queste operazioni c'era il maggiore Walter Reder che, nel 1951, venne condannato all'ergastolo per i crimini commessi. Nel 1980 il Tribunale Militare di Bari ne decise la liberazione condizionale; nel 1985, con un volo militare italiano, Reder fu rimpatriato in Austria dove morì nel 1991.
A Vinca, lungo la strada che dalla piazzetta principale del borgo conduce in località Mandrione sono state affisse delle testimonianze riguardo quella strage di innocenti che costò la vita a 146 persone, tra le quali 22 bambini ed un feto. Nel comprensorio apuano le vittime furono in tutto 172. Dietro la bellezza di questo borgo e delle sue montagne si cela pertanto una storia di sangue, un crimine commesso contro donne, vecchi e bambini.
Tra i caduti di questa rappresaglia figura anche il parroco di Vinca, Don Luigi Ianni, che il 24 agosto del 1944 venne colpito a morte dalla raffica di un mitragliatore in quel di Monzone, presso il Ponte di Santa Lucia.
Il Ponte di Santa Lucia, struttura storica a dorso di asino (vedi foto sopra), mette in comunicazione il Vallone della Canalonga con la sponda sinistra del Lucido di Equi Terme. Da questo punto inizia a vedersi la collinetta di Monzone Alto (vedi foto di mezzo), sotto la quale si transita per salire verso Vinca. E' il punto migliore per godersi il paesaggio perché più ci si avvicina al borgo più le case vengono "impallate" dalla struttura di un capannone industriale.
Il ponte venne costruito, in muratura, nel 1743, e il nome attuale origina da una maestà dedicata alla Santa che venne eretta sulla spalla est nel 1818. Si trova lungo quella che era la Linea Gotica e fu teatro del cruento assassinio di Don Ianni, come ricordano una croce ed un lapide apposte sulla sua struttura.
Dal Ponte di Santa Lucia si possono raggiungere Aiola ed Equi Terme attraverso il sentiero del CAI e anche utilizzando quello delle "Acque e dei Geositi", che poi prosegue allungandosi fino al Solco di Equi ed alla Valle Glaciale del Pizzo d'Uccello.
Nel Vallone della Canalonga è rimasta intatta nella sua struttura, fino ai nostri giorni, un'antica via di lizza, sistema di trasporto dei blocchi di marmo in uso sulle Apuane fino alla metà del XX secolo. L'itinerario parte dal Ponte di Vinca per terminare al rifugio "Carrara" ed è tuttora praticabile perché fa parte dei sentieri n. 196 e 183 gestiti dal CAI sezione di Carrara.
L'escursione lungo questa via di lizza offre una visuale unica ed affascinante visto che alla bellezza del luogo si unisce infatti l'opera dell'uomo. Sul percorso, inoltre, c'è la possibilità di ammirare da vicino la flora e la fauna delle Alpi Apuane.
Al Ponte di Vinca arrivavano i marmi del Sagro, calati a valle lungo la parete del Balzone, che venivano poi lavorati nella segheria Walton di Monzone. Questa strada non era di facile utilizzo a causa delle forti pendenze e pertanto la Società Walton decise di costruire in proprio, tra il 1924 e il 1927, una teleferica sostitutiva che risultò essere, per un certo tempo, la più grande funicolare aerea d'Europa. Maggiori dettagli su questi argomenti li potete trovare in questa pagina.
 
Legenda degli itinerari:
PERCORSO LC3-N001 ●  S.Stefano di Magra, Ceparana, Piano di Madrignano, Padivarma, Ponte del Ramello, Memola, Pignone, Cinque Terre, Golfo della Spezia, La Spezia, Buonviaggio, Bottagna, Ceparana, S.Stefano di Magra (Km totali 83)
PERCORSO LC4-N001 ●  S.Stefano di Magra, Sarzana, Ponte della Colombiera, Ameglia, Montemarcello, Serra di Lerici, Lerici, San Terenzo, Pitelli, Baccano di Arcola, Termo della Spezia, Fornola di Vezzano Ligure, Vezzano Ligure, Buonviaggio, Bottagna, Pian di Follo, Follo Alto, Tivegna, Piana Battolla, Pian di Madrignano, Ceparana, S.Stefano di Magra (Km totali 82)
PERCORSO LC4-N002 ●  Santo Stefano di Magra, Aulla, Terrarossa, Villafranca in Lunigiana, Sorano, Scorcetoli, Pontremoli, Mignegno, Molinello, Casalina Valdantena, Groppodalosio, Pracchiola, ritorno verso Pontremoli, SS Annunziata, Ponte Teglia, Arpiola, Groppoli, Ponte Magra, Lusuolo, Barbarasco, Terrarossa, Aulla e rientro a S.Stefano di Magra (km totali 92)
PERCORSO LM4-N001 ●  Santo Stefano di Magra, Aulla, Gassano, Gragnola, Casola in Lunigiana, Passo dei Carpinelli, Piazza al Serchio, Lago di Gramolazzo, Ugliancaldo, Gragnola, Aulla, Santo Stefano di Magra (Km totali 102)
PERCORSO LM4-N002 ●  S.Stefano di Magra, Aulla, Terrarossa, Villafranca in Lunigiana, Arpiola, Ponte Teglia, SS Annunziata, Pontremoli, Grondola, Passo del Brattello. Nel tornare indietro, da Pontremoli si percorre la SS 62 della Cisa attraversando Filattiera, Villafranca, Terrarossa, Aulla prima di far ritorno a S.Stefano di Magra (km totali 103)
PERCORSO LM5-N001 ●  S.Stefano di Magra, Aulla, Monti, Licciana Nardi, Tavernelle, Passo del Lagastrello, Rigoso. Nel tornare indietro da Monti di Licciana si percorre la SP 55 che passa per Costamala ed arriva al Masero di Terrarossa. Per raggiungere il centro storico di Aulla si utilizza la ciclabile della Via Francigena e poi si rientra a S.Stefano di Magra (Km totali 85)
PERCORSO MC3-N001 ●  S.Stefano di Magra, Aulla, Gassano, Gragnola, Casola in Lunigiana, Vigneta, Reusa, Terenzano, Fivizzano, Posara, Moncigoli, Soliera, Rometta, Pallerone, Aulla e ritorno a S.Stefano di Magra (Km totali 72)
PERCORSO MC3-N002 ●  S.Stefano di Magra, Passerella Viadotto A15, Fornola, Bottagna, Variante Zona Industriale Ceparana, Piano di Madrignano, Cavanella Vara, Stadomelli, Ponte del Ramello, Oltre Vara, Padivarma, Pian di Barca, Riccò del Golfo, San Benedetto, Foce della Spezia, Valdurasca, Pian di Follo, Bottagna e rientro a S.Stefano in senso inverso all'andata (Km totali 65)
PERCORSO MC3-N003 ●  S.Stefano di Magra, Aulla, Pallerone, Serricciolo, Rometta, Gassano, Gragnola, Variante panoramica sulla riva sinistra del Lucido, Monzone, Equi Terme. Si rientra poi per Monzone, Mezzana, Codiponte, Gragnola, Gassano, Rometta, Serricciolo, Olivola, Quercia di Aulla, Aulla, S.Stefano di Magra (Km totali 73)
PERCORSO MC3-N004 ●  S.Stefano di Magra, Passerella Viadotto A15, Fornola, Bottagna, Variante Zona Industriale Ceparana, Piano di Madrignano, Padivarma, Borghetto Vara, Casale di Pignone, Pignone, Pian di Barca, Padivarma, Piano di Madrignano, Piana Battolla, Pian di Follo, Bottagna e rientro a S.Stefano di Magra in senso inverso all'andata (Km totali 74)
PERCORSO MC3-N005 ●  Santo Stefano di Magra, Aulla, Terrarossa, Villafranca in Lunigiana, Filetto, Bagnone, Treschietto, Vico, Corlaga, Bagnone, Villafranca in Lunigiana, Ponte Magra, Lusuolo, Barbarasco, Terrarossa, Aulla e rientro a Santo Stefano di Magra (km totali 63)
PERCORSO MC3-N006 ●  Santo Stefano di Magra, Aulla, Quercia di Aulla, Olivola, Verpiana, Serricciolo, Piano di Collecchia, Pratolungo, Moncigoli, Posara, Cormezzano, Gassano, Rometta, Serricciolo, Pallerone, Aulla e rientro a Santo Stefano di Magra (Km totali 56)
PERCORSO MC3-N007 ●  S.Stefano di Magra, Aulla, Masero di Terrarossa, Costamala, Monti di Licciana Nardi, Pontebosio, Cuccarello, Magliano, Agnino, Posara, Fivizzano, Gassano centro storico, Rometta, Serricciolo, Pallerone, Aulla e rientro a Santo Stefano di Magra (km totali 62)
PERCORSO MC4-N001 ●  S.Stefano di Magra, Sarzana, Ponte della Budella, Carignano, Passo del Cucco, Ceserano, Fivizzano, Castello della Verrucola, Fivizzano, Posara, Moncigoli, Soliera, Rometta, Serricciolo, Olivola, Quercia di Aulla, Aulla, S.Stefano di Magra (Km totali 76)
PERCORSO MC4-N002 ●  S.Stefano di Magra, Ceparana, Piano di Madrignano, Padivarma, Bracelli, Pignone, Casale di Pignone, Borghetto Vara, Termine di Roverano, Santuario di Roverano, Bivio per la Statale n. 566, Brugnato, Borghetto Vara, Padivarma, Piano di Madrignano, Piana Battolla, Pian di Follo, Ceparana, S.Stefano di Magra (Km totali 79)
PERCORSO MC4-N003 ●  S.Stefano di Magra, Aulla, Terrarossa, Barbarasco, Corneda, Groppo, Giovagallo, Tavella, Novegigola, Passo dei Solini, Montedivalli, Piano di Madrignano, Piana Battolla, Pian di Follo, Piano di Valeriano, Bottagna, Fornola, Passerella Autostrada A15 e rientro a S.Stefano di Magra (km totali 55)
PERCORSO MC4-N004 ●  S.Stefano di Magra, Aulla, Terrarossa, Barbarasco, Corneda, Tresana, Lorenzana, Popetto, Pieve di Castevoli, Canossa, Ponte Magra, Villafranca, Piano di Virgoletta, Merizzo, Amola, Monti di Licciana, Masero di Terrarossa, Aulla e rientro a S.Stefano di Magra (km totali 58)
PERCORSO MC4-N005 ●  S.Stefano di Magra, Ciclabile del Canale Lunense, Sarzana, Ponte della Budella, Carignano, Canepari, Ponzanello, Pallerone, Serricciolo, Piano di Collecchia, Bigliolo, Pontebosio, Monti di Licciana, Masero di Terrarossa, Aulla e rientro a S.Stefano di Magra (Km totali 64)
PERCORSO MC4-N006 ●  S.Stefano di Magra, Aulla, Terrarossa, Barbarasco, Corneda, Groppo di Tresana, Incrocio con l'Alta Via dei Monti Liguri, Area del Passo Alpicella, Santa Maria di Calice, Calice al Cornoviglio, Pantanelli, Pianaccia, Piano di Madrignano, Ceparana, Piano di Valeriano, Bottagna, Fornola di Vezzano Ligure, Passerella dell'Autostrada A15 e rientro a S.Stefano di Magra (km totali 56)
PERCORSO MC4-N007 ●  S.Stefano di Magra, Passerella Viadotto A15, Fornola, Bottagna, Ceparana, Albiano Magra, Tirolo, Bolano, Podenzana, Aulla, Bibola, Vecchietto, Pomarino, Stazione Ferroviaria Aulla-Lunigiana, Aulla centro e rientro a S.Stefano di Magra (Km totali 57)
PERCORSO MC4-N008 ●  S.Stefano di Magra, Ponzano Magra, Sarzana, Marinella di Sarzana, Marina di Carrara, Carrara, Bedizzano, Colonnata e rientro per Bedizzano, Ponte di Ferro, Carrara Via Carriona, Carrara Viale XX Settembre, Statale n° 1 Aurelia fino a Sarzana, Sarzana Via San Francesco, Via Falcinello, Via Lago, Via Cisa Vecchia, Ponzano Magra, Zona Industriale di S.Stefano Magra, S.Stefano di Magra (Km totali 69)
PERCORSO MC4-N009 ●  Santo Stefano di Magra, Sarzana, Ponte della Budella, Giucano, Fosdinovo, La Foce, Marciaso, Tenerano, Monzone, Gragnola, Rometta, Serricciolo, Pallerone, Aulla e rientro a Santo Stefano di Magra (Km totali 70)
PERCORSO MC4-N010 ●  S.Stefano di Magra, Aulla, Pallerone, Canova di Aulla, Ceserano di Fivizzano, Bardine di San Terenzo, Posterla, Marciaso, Tenerano, Monzone, Mezzana, Codiponte, Gragnola, Gassano, Rometta, Serricciolo, Pallerone, Aulla e rientro a S.Stefano di Magra (Km totali 71)
PERCORSO MC5-N010 ●  S.Stefano di Magra, Sarzana, Colombiera, Castelnuovo Magra, Vallecchia, SS 446 dir. di Fosdinovo, Marciaso, Cecina, Campiglione, Colognola, Gragnola, Gassano, Rometta, Serricciolo, Pallerone, Aulla e rientro a S.Stefano di Magra (Km totali 69)
PERCORSO MM4-N001 ●  S.Stefano di Magra, Aulla, Pallerone, Serricciolo, Rometta, Gassano, Gragnola, Variante panoramica sulla riva sinistra del Lucido, Monzone, Monzone Alto, Vallone della Canalonga, Vinca. Si rientra poi, in senso inverso, fino a S.Stefano di Magra (Km totali 73)
PERCORSO MM4-N002 ●  Santo Stefano di Magra, Aulla, Terrarossa, Villafranca in Lunigiana, Filetto, Bagnone, Collesino, Apella, Taponecco, Maestà dei Saldi, Licciana Nardi, Pontebosio, Monti di Licciana, Masero di Terrarossa, Aulla e rientro a S.Stefano di Magra (Km totali 66)
PERCORSO CC3-N001 ●  Santo Stefano di Magra, Ciclabile del Canale Lunense, Via Lago, Via Falcinello, Falcinello, Ponzano Superiore, Caprigliola, Bettola di Caprigliola e rientro a Santo Stefano di Magra (Km totali 22)
PERCORSO CP2-N001 ●  S.Stefano di Magra, Ciclabile del Canale Lunense, Sarzana, Ponte della Budella, Via Falcinello, Via Lago, Via Cisa Vecchia, Ponzano Belaso, Zona Industriale di S.Stefano Magra, S.Stefano di Magra (Km totali 22)
 
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