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QUI TOURING dell'ottobre 1972 - Copertina con interrogativo: "E' ancora possibile salvare la natura ?"

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Archivio di grandi eventi
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SUL TERRITORIO

Elenco puntato - Genova  GENOVA

Il capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
d'Europa. Nel 2004 è stata la
"Capitale Europea della Cultura"...

Elenco puntato - Euroflora  EUROFLORA

In primavera, ogni 5 anni,
alla Fiera di Genova va in scena
lo spettacolo dei fiori per eccellenza.
I giardini più belli del mondo...

Elenco puntato - Via Francigena  VIA FRANCIGENA

Col Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
in segno di pentimento...

Elenco puntato - Parco del Magra  PARCO DEL MAGRA

A Gennaio 2008 il Parco Naturale
Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa...

Elenco puntato - Golfo della Spezia  GOLFO DELLA SPEZIA

Tra la punta di Portovenere e il Capo Corvo si apre una delle più profonde insenature di tutto il litorale occidentale italiano, declamata nei versi di illustri poeti e nella quale è incastonata La Spezia, città sede di porto militare e mercantile, che oggi è anche punto di attracco per le navi da crociera...

Elenco puntato - Le Cinque Terre  LE CINQUE TERRE

Cinque borghi marinari il cui destino è sempre stato storicamente legato alla terra e all'agricoltura piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni Mondiali dell'Umanità...

Elenco puntato - La Val di Magra  LA VAL DI MAGRA

Nobili, vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena.
Culture differenti per storia e tradizioni,
nei secoli, si sono sovrapposte
e hanno permeato il territorio con
i segni del loro passaggio...

Elenco puntato - La Val di Vara  LA VAL DI VARA

La "Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
produzioni agricole ottenute con
metodi antichi e naturali.
Varese Ligure nel 1999 è stato il
1° comune ecologico d'Europa...

Elenco puntato - La Lunigiana  LA LUNIGIANA

La "Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e perfettamente conservati...

 
 
 
 

Fotografie © GIOVANNI MENCARINI

 
Le Alpi Apuane    Non solo marmo...
ALPI APUANE - Vista dal Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra alla luce calda di un tramonto
ARGOMENTI
Lunigiana Morfologia
Liguri Apuani
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Luni città romana

Blocco Notes

Esplorazione alpinistica e rifugi
L'esplorazione alpinistica delle Apuane inizia nel 1868 ad opera dell'ing. Giordano. Il primo rifugio per gli alpinisti, l"Aronte" fu realizzato nel 1902 ad opera delle sezioni liguri del CAI (Club Alpino di Genova) al Passo della Focolaccia, tra la Tambura e il Monte Cavallo, ed è raggiungibile da Resceto.
Il rifugio venne intitolato al celebre Aronte, l'aruspice etrusco, il quale, come ci ricorda Dante (Divina Commedia, Inferno XX, versi 46-51), viveva in una grotta delle Apuane. Una volta raggiunto, la «veduta» per gli alpinisti non è «tronca», come non lo era per il leggendario Aronte. Dall'alto delle maestose montagne la vista può infatti spaziare nello sconfinato orizzonte del cielo, della terra e del mare.
I rifugi oggi sono numerosi e tutti bene attrezzati. Il più alto si trova a 1642 metri di altitudine, sul Monte Cavallo a sud del Passo della Focolaccia. Altri rifugi molto conosciuti sono il "Guido Donegani" situato a Orto di Donna (quota 1.150 m. slm), il "Val Serenaia" (quota 1.100 m. slm) sotto la cresta del Monte Pisanino, il "Città di Massa" (quota 950 m. slm) al Pian della Fioba, il "Pania" posto nel Gruppo delle Panie a 1600 m. slm. Attualmente si contano circa 750 Km di sentieri segnalati a cura di un apposito comitato intersezionale.
Nel 1881 fu scalata per la prima volta la Pania della Croce, nel 1883 il Pisanino e l'Alto di Sella, nel 1884 la Penna di Sumbra.
Grafica per FAQ: Perchè si chiamano Alpi Apuane?  FAQ  -  Perché si chiamano Alpi Apuane?

R - Le Alpi Apuane sono l'"ornamento" più singolare e prezioso della Provincia di Massa Carrara, un biglietto da visita di grande prestigio in campo naturalistico, anche a livello internazionale. Il loro nome deriva dall'antico popolo che le abitò in epoca preromanica: i Liguri Apuani (vedi link in "Argomenti").
I reperti scritti in lingua latina narrano di una popolazione forte e bellicosa, ardita fino a spingersi in incursioni in territorio pisano e bolognese, indomita di fronte alla colonizzazione dei legionari romani. Viveva in selve e rifugi montani, coltivava la vite e il frumento, era legata alla propria terra e al ricordo dei padri.
Fin dall'età del ferro, i Liguri-Apuani, pur avendo modi di abitare ed usanze religiose comuni con le altre tribù liguri, presentavano una peculiarità culturale originale: il culto di divinità antropomorfe scolpite nella pietra, le Statue-Stele, di cui oggi rimangono circa 50 reperti, custoditi in vari musei sparsi sul territorio. Gli studi condotti in merito, collocano la loro presenza in un arco temporale che va

ALPI APUANE - Questo è il tipico ambiente "lunare" che si riscontra addentrandosi nelle valli delle montagne

Tipico ambiente lunare delle Alpi Apuane

dall'Eneolitico (2.800-1.800 a.C.) fino alle soglie della romanizzazione (III° - II° secolo a.C.). Nonostante la dominazione di Roma, la componente culturale Apuana, nelle genti della valle del Magra, rimase preponderante fino all'VIII° secolo, quando si scontrò tardivamente col cristianesimo che aveva nelle strutture dell'Impero i primi centri d'irradiazione.

Grafica per FAQ: Perchè Alpi Apuane e non Appennini?  FAQ  -  Perché Alpi Apuane e non Appennini?

R - Le Alpi Apuane fanno parte dell'area sub-appenninica toscana ma la conformazione geologica di questa catena di montagne da loro diritto di appellarsi Alpi e non Appennini.
Gli Appennini si caratterizzano per avere un aspetto molto uniforme, con le vette che raggiungono altezze decisamente meno elevate rispetto a quelle alpine. Le sommità sono in genere tondeggianti e le pendici degradano verso il fondovalle in modo molto tranquillo, senza eccessive pendenze. Negli Appennini la roccia calcarea è in genere mescolata con argille molli e pertanto il terreno ha una minore consistenza. In caso di forti piogge, è facile che si possano verificare movimenti franosi di vaste proporzioni. La vegetazione degli Appennini, di solito, è più variegata e importante di quella alpina. Anche il clima risente dell'influsso del Mediterraneo, a differenza delle Alpi, decisamente più fredde e continentali.
Le Alpi Apuane originano da movimenti tettonici del fondo marino e sono prevalentemente costituite da roccia (vi si estrae il notissimo marmo bianco, derivante dalla metamorfizzazione di rocce calcaree prive di impurità). I calcari risalgono al periodo paleozoico (tra i 500 e i 250 milioni di anni fa) e al primo periodo del mesozoico (tra i 250 e i 200 milioni di anni fa). La morfologia e la litologia delle Apuane sono quindi di tipo alpino. Le vette delle montagne sono aguzze e le pareti molto scoscese, con una vegetazione non rigogliosa, anche se caratterizzata da una grande varietà di endemismi.
Sono scalabili con difficoltà e anche le bellissime caverne naturali (alcune indicate sopra) presentano oggettivi pericoli di esplorazione. Questi due fatti ne fanno uno dei paradisi naturali per scalatori e speleologi, che però spesso incorrono in incidenti anche mortali.
Le Alpi Apuane presentano cime alte quasi 2.000 metri, a pochi chilometri dalla costa. Un colpo d'occhio fantastico, un paesaggio costantemente "innevato" a causa dei residui estrattivi (ravaneti) provenienti dalle famosissime cave.
La catena si estende per circa 60 Km, con una larghezza media di 20, in un

ALPI APUANE (Val Serenaia) - La cresta variamente elevata del Monte Pisanino che è la vetta più alta con i suoi 1946 metri s.l.m.

VAL SERENAIA - La cresta del Monte Pisanino

comprensorio che va dalla Lunigiana alla Garfagnana, parallelamente alla prima costa toscana (Versilia). Il monte più alto è il Pisanino (1.946 metri slm).
Venivano definite anche "Monti della Luna", la colonia romana di Luni, dal cui porto i blocchi di marmo bianco prendevano il mare per contendere il primato al marmo greco di Paro, per approdare in diversi centri

del Mediterraneo, per arricchire Roma di templi, di fori, di anfiteatri, di terme, di archi trionfali, di statue.
Nel corso del tempo, queste montagne hanno visto la presenza anche di molte miniere per l'estrazione di minerali. Oggi sono tutte chiuse (l'ultima venne dismessa intorno agli anni Novanta), perché i processi di estrazione erano diventati antieconomici. Gallerie e cunicoli, tuttora praticabili, sono oggetto di studio da parte di geologi, speleologi, paleontologi che ogni tanto vi rinvengono specie minerali rare e/o sconosciute (vedi Alpi Apuane 5).
L'appellativo di "Alpi" venne attribuito alla fine del Settecento, durante il periodo della Repubblica Cisalpina.
Per la tutela del loro fragile equilibrio ambientale, dovuto all'intensa attività estrattiva e allo sfruttamento dei boschi, è stato istituito nel 1985 il "Parco Regionale delle Alpi Apuane", che copre una superficie di 18.000 ettari ed interessa i territori di 16 comuni delle province di Massa-Carrara e di Lucca.
Malgrado le trasformazioni operate dall'intensa attività estrattiva, quest'area costituisce il più significativo complesso naturalistico e paesaggistico della Toscana, un comprensorio montuoso di grande interesse dal punto di vista speleologico, con un'area carsica tra le più importanti d'Europa.

Speleologia
Anche gli speleologi trovano nelle Alpi Apuane luoghi fantastici per le loro esplorazioni. Nel 1913 fu pubblicata la prima guida completa di grotte ed antri della catena montuosa toscana.
Le grotte conosciute sono al momento circa 200. La prima ad essere esplorata fu la "Grotta del vento" di Fornovolasco, uno dei più mirabili esempi dell'arte naturale che viene resa accessibile dalla tecnologia e dalla mano dell'uomo. Sentieri fusi nelle pareti si arrampicano su per le sale ed i pozzi della cavità conducendo gli occhi a pochi palmi dalle mirabili sculture calcaree. Laghetti, stallatiti, stalagmiti, concrezioni di ogni tipo e forma si susseguono lungo il cammino nel cuore della montagna. Colori naturali resi vivi da luci irreali che esaltano le trasparenze della roccia, come in un

fantastico campionario dell'estrosità della terra.
Nel 1783, anch'essa tra le prime, fu sviscerata nelle sue caratteristiche geologiche la "Grotta del Foròlio", identificabile con il Tanone di Carrara.
Tra le grotte più visitate figura anche quella di Torano (Monte Sagro), quota 180 m., dislivello 36, lunghezza qualche centinaio di metri, che fu anche tra quelle

ALPI APUANE (Vallata dei Fantiscritti)  - Panoramica dei Ponti di Vara

VALLATA DEI FANTISCRITTI - I Ponti di Vara

esplorate per prime. Si compone di più sale e gallerie, una delle quali termina in un laghetto.
Una delle maggiori e più ardue cavità da percorrersi è la "Tana dell'OMO selvatico" (Comune di Stazzema - loc. Mosceta), sul versante nord-est del Corchia, a quota 1150, dislivello 318, lunghezza 1330. L'esplorazione fu completata in 17 anni, a partire dal 1912.
Sul versante meridionale del monte Grondilice si trova l'abisso Olivifer, profondo oltre 1.200 metri. Le Alpi Apuane conservano anche il pozzo più profondo del mondo. Si tratta dell'"Abisso Enrico Revel" (Vetricia), posto a quota 1543, dislivello 316 m., lunghezza 40 m., che anche la "Guida ai monti d'Italia" segnala come di difficilissimo accesso.
Ambienti naturali e acque termali
Una grotta di enorme importanza dal punto di vista paleontologico e paleoetnologico è la "Tecchia di Equi", posta a quota 300 m., dislivello 4 m., lunghezza 31, sulla sinistra della Valle di Fagli, a pochi minuti di cammino da Equi Terme. Vi furono trovati manufatti di epoca paleolitica e neolitica e ossa di leone speleo, di orso speleo e di varie specie di uccelli ormai estinte.
Equi Terme è sovrastata dal Pizzo d'Uccello, una delle vette più scenografiche di queste montagne. Con i suoi 1783 metri s.l.m. è la settima

montagna per altezza della dorsale Apuana e costituisce il confine geografico tra l'alta Valle del Serchio (Garfagnana) e quella del Magra (Lunigiana).
La sua sagoma piramidale, rocciosa ed aspra, conferisce al paesaggio circostante un aspetto alpino, tanto che gli è stato attribuito l'appellativo di "Cervino delle Apuane".
Oltre a ricadere nel Parco Regionale delle Alpi Apuane,

EQUI TERME - Il borgo, circondato dalle montagne, appare minuscolo al cospetto del Pizzo d'Uccello che lo sovrasta

EQUI TERME - Paesaggio col Pizzo d'Uccello

il Pizzo d'Uccello rientra nelle aree del progetto "Bioitaly" ed in particolare nel Sito di Interesse Comunitario "Valli glaciali di Orto di Donna e Solco di Equi" (vedi link "Le Terme di Equi), proposto per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e delle faune selvatiche.
Il Solco di Equi è una delle meraviglie naturali delle Alpi Apuane e della Lunigiana, uno spettacolo organizzato da due grandi protagoniste: l'acqua e la roccia. L'acqua è quella del torrente Catenella (poi Lucido di Equi) che ha instancabilmente eroso per secoli e millenni la montagna del Canale del Cerreto (alle pendici del Pizzo d'Uccello) determinando una fessura di pochi metri all'interno della quale oggi scorre anche una strada fatta dagli uomini, in un paesaggio da brivido, con vertiginose pareti a strapiombo.
Le proprietà terapeutiche delle acque minerali e radioattive di Equi erano ben conosciute fin dall'antichità e dovevano proprio essere miracolose se i Romani si sobbarcavano la fatica di percorrere i solitari sentieri che si arrampicavano verso le montagne e affrontavano il disagio di abluzioni all'aperto.
Grafica titolo testo  La Peonia Officinalis

Conosciute anche con l'appellativo di "rose senza spine", le peonie sono note fin dall'antichità per le loro proprietà medicinali e per la loro straordinaria bellezza.
Per tali caratteristiche molte specie sono delle autentiche rarità e in certi casi corrono addirittura il pericolo di estinguersi. 
Le peonie si adattano bene agli ambienti montani. Sulle Alpi Apuane nasce la "peonia officinalis", specie rara e protetta, dalle splendide fioriture color porpora.
A Fivizzano, L'Orto Botanico dei Frignoli ospita peonie autoctone e specie esotiche provenienti da altri paesi d'Europa, Asia, Africa e America, provvedendo a conservare molte entità minacciate.
Al Centro dei Frignoli le peonie fioriscono in genere nel mese di maggio. Il Parco offre inoltre una vasta collezione di erbe spontanee per uso alimentare, rintracciabili sulle Alpi Apuane, sull'Appennino Tosco-Emiliano e nella Lunigiana.

I laghi artificiali
LAGO DI GRAMOLAZZO - Nell'alta valle del Serchio, alle falde dei monti Tambura e Pisanino, si estende il Lago di Gramolazzo che è il bacino artificiale più a settentrione nel versante apuano e il più apprezzato dai turisti alla luce delle sue sponde praticabili dove insistono alcune piccole spiagge adatte alla balneazione e tutta una serie di strutture ricettive che rendono i soggiorni certamente più piacevoli.
Le acque del lago di Gramolazzo, dopo aver alimentato la centrale idroelettrica di Fabbriche, vanno a finire nel lago di Vagli.
LAGO DI VAGLI - L'invaso contiene circa 34 milioni di metri cubi di acqua che lo rendono il più grande bacino idroelettrico della Toscana. Il lago è nato tra il 1947 e il 1953 quando le acque del torrente Edron vennero sbarrate

dalla costruzione di una diga, alta 92 metri, che ha un coronamento accessibile ai visitatori. Il paese è sopravvissuto sulla cresta di quel contrafforte apuano che sembra puntellare la cima tozza della Penna di Sumbra. Le acque, inondando la valle, sommersero invece l'abitato di Fabbriche di Careggine, borgo medievale risalente al XIII secolo, che fu fondato da una colonia di

ALPI APUANE - Panoramica del lago artificiale di Isola Santa

COMUNE DI CAREGGINE - Il lago di Isola Santa

fabbri provenienti da Brescia i quali lavoravano il ferro estratto dal Monte Tambura. Oggi solo quando il loro livello cala tornano a riaffiorare le sagome della chiesa e delle case, come fossero fantasmi di un tempo lontano.
Il lago di Vagli fu svuotato per l'ultima volta da Enel nel 1994. Nel 2021 girava voce di un nuovo svuotamento ma poi non se ne fece nulla, forse per l'emergenza pandemia o per la carenza d'acqua dovuta alla siccità.
Ora sembra che questo appuntamento, atteso da migliaia di persone in tutto il mondo, sia stato fissato per la primavera del 2024. Per l'occasione verranno istituiti dei servizi di pullman turistici che trasporteranno i visitatori dalla Lunigiana a Vagli e ritorno. Sarà la volta buona?
LAGO DI ISOLA SANTA - Nel comune di Careggine, lungo la Strada Provinciale n. 13 di Val d'Arni, si trova invece il bacino artificiale di Isola Santa, il cui antico borgo omonimo sopravvive lungo una penisola ricavata sul fianco della montagna. Il campanile della chiesa svetta su un mosaico disordinato di case in pietra avvolte nel verde. Ad Isola Santa i tetti e le pareti delle abitazioni sono costruiti con i materiali lapidei provenienti dalle soprastanti montagne: ne deriva un'uniformità cromatica che va a contrastare i colori cangianti degli alberi e dell'acqua del lago.
Elenco puntato fotografia  Come si vedono le Alpi Apuane dall'Alta Via dei Monti Liguri
Sono stati consultati:
Storia dell'insediamento in Lunigiana / Alta Valle Aulella

a cura di Isabella Ferrando Cabona e Elisabetta Crusi - SAGEP Editrice;
Dal Magra al Serchio - di Romano Bavastro - Società Editrice Apuana
Album delle Apuane - a cura di Giorgio Batini - Poligrafici Editoriale SpA
Garfagnana - di Andrea Pistolesi - Edizioni Multigraphic - Firenze
 

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Fotografie, eventi, turismo,
storia e news del territorio...

  Cicloturismo nella Lunigiana Storica

Manuale del cicloturista

Grafica elenco puntato link

Per la realizzazione delle immagini presentate in questo sito gli spostamenti sul territorio della Lunigiana storica sono stati effettuati con una bicicletta. In questa piccola guida sono state perciò condensate varie esperienze logistiche e tecniche derivanti dall'utilizzo turistico di questo mezzo di locomozione...

Itinerario cicloturistico
verso Carrara e Colonnata

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Si tratta di un percorso mare-monti che presenta pochi punti in comune tra andata e ritorno. Dal litorale toscano si raggiungono le Alpi Apuane del versante di Colonnata, borgo rinomato in tutto il mondo per il suo prelibato lardo, dove si tocca la massima altitudine della giornata. E' un viaggio storico-culturale che consente di apprezzare tante particolarità e curiosità relative al mondo del marmo e dei cavatori...

Itinerario cicloturistico sui
monti del versante di Vinca

Grafica elenco puntato link

Prima di inerpicarsi verso le montagne si attraversa parte della Valle del Lucido. Il punto più alto si raggiunge a Vinca, amena località posta a poco più di 800 metri sul livello del mare e sovrastata dai monti Sagro e Pizzo d'Uccello. Il percorso non presenta particolari difficoltà, eccetto gli ultimi 4 chilometri di salita nel Vallone della Canalonga, dove le pendenze non scendono sotto il 10%...

Carta della Lunigiana Storica
Una cartina con note mostra il
territorio, un tempo abitato dai
bellicosi Liguri Apuani, da dove parte questo sito...

Grafica elenco puntato link

Alpi Apuane (2)
Il Vallone della Canalonga
La lizzatura del Monolite
Cava dei Fantiscritti
Lizzatura storica ai Ponti di Vara

Grafica elenco puntato link

Alpi Apuane (3)
Il Marmo di Luni
Gabriele D'Annunzio
nella valle di Colonnata
Le segherie Walton

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Alpi Apuane (4)
La ripida «Via Vandelli»
La Ferrovia Marmifera
Quando i Cavatori di Carrara salvarono il sito egiziano
di Abu Simbel
Bandiera USA da record
realizzata in marmo

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Alpi Apuane (5)
La strada panoramica che
da Massa porta al
Passo del Vestito
L'acqua di San Carlo Terme
L'Orto Botanico di
Pian della Fioba
Minerali rari e sconosciut
i

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Alpi Apuane (6)
Michelangelo e altri illustri scultori a Carrara
Carrara e la sua Biennale Internazionale di Scultura
L'Accademia delle Belle Arti
Nel 1980 la prima edizione della Fiera Marmi-Macchine

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PARCO ALPI APUANE - Segnaletica di sentieri e rifugi CAI

Segnaletica di sentieri e rifugi
CAI del Parco Alpi Apuane

La Ferrovia Aulla-Lucca
I primi progetti di questa linea non elettrificata risalgono al 1850, quando si pensava di collegare Lucca a Reggio Emilia.
Venne ufficialmente aperta
il 21 marzo del 1959 e oggi alla modernità delle automotrici "Swing" unisce, ogni tanto, il fascino dei treni d'epoca e delle sbuffanti locomotive a vapore...

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La Ferrovia Pontremolese
In origine la linea ferroviaria Parma - La Spezia era lunga 120 chilometri. I lavori per la sua costruzione iniziarono nell'ottobre del 1880 e durarono 14 anni. Oggi sono in corso opere per un potenziamento strutturale ed il raddoppio dei binari, già completato per oltre un 50% del percorso...

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Il Premio Bancarella
Sintesi di una passione
per il libro che dura a
Pontremoli da oltre 5 secoli...

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La Festa del Libro
A Montereggio di Mulazzo
tutte le piazze e le strade
sono intitolate ad un editore...

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Storia di stampatori e librai
In Lunigiana i primi libri con la tecnica a caratteri mobili vengono stampati nel 1471 quando Jacopo da Fivizzano mette al torchio
una decina di titoli.

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Disfida degli arcieri
A Fivizzano la rievocazione di
una competizione avvenuta
nel 1572 e tramandata
da Frate Tommaso

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Il Giro della Lunigiana
Corsa ciclistica internazionale
per la categoria juniores

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TOLTE DAL CASSETTO - Finestre fotografiche su Liguria e Toscana
19037 Santo Stefano di Magra - LA SPEZIA  IT
   

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