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Scoperte, invenzioni, record
e avvenimenti importanti che
hanno segnato il XX Secolo |
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Finestre fotografiche
su Liguria e Toscana |
GENOVA |
Il
capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
d'Europa. Nel 2004 è stata la
"Capitale Europea della Cultura"... |
EUROFLORA |
In
primavera, ogni 5 anni,
alla Fiera di Genova va in scena
lo spettacolo dei fiori per eccellenza.
I giardini più belli del mondo... |
VIA FRANCIGENA |
Col
Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
in segno di pentimento... |
PARCO DEL MAGRA |
A
Gennaio 2008 il Parco Naturale
Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa... |
GOLFO DELLA SPEZIA |
Tra la punta
di Portovenere e il Capo Corvo si apre una delle più
profonde insenature di tutto il litorale occidentale
italiano, declamata nei versi di illustri poeti e nella
quale è incastonata La Spezia, città sede di porto
militare e mercantile, che oggi è anche punto di
attracco per le navi da crociera... |
LE CINQUE TERRE |
Cinque
borghi marinari il cui destino è sempre stato
storicamente legato alla terra e all'agricoltura
piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della
Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i
Patrimoni Mondiali dell'Umanità... |
LA VAL DI MAGRA |
Nobili,
vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena.
Culture differenti per storia e tradizioni,
nei secoli, si sono sovrapposte
e hanno permeato il territorio con
i segni del loro passaggio... |
LA VAL DI VARA |
La
"Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
produzioni agricole ottenute con
metodi antichi e naturali.
Varese Ligure nel 1999 è stato il
1° comune ecologico d'Europa... |
LA LUNIGIANA |
La
"Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e
perfettamente conservati... |
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Close Up |
Argomenti del
sito in primo piano,
eventi, news e storia del territorio |
Le Alpi Apuane
Originano da movimenti
tettonici del fondo marino
e sono un "monumento
geologico" unico al mondo... |
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Liguri Apuani e Statue Stele
Le radici più profonde delle
comunità lunigianesi affondano
fino alle soglie della protostoria.
Mari e monti un tempo erano
occupati dalla bellicosa
popolazione dei Liguri Apuani... |
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Carta della Lunigiana Storica
Una cartina con note mostra il
territorio, un tempo abitato dai
bellicosi Liguri Apuani, da dove
parte questo sito... |
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Antiche ricette in Lunigiana
Piatti prelibati di
una cucina essenziale, ma non per questo meno saporita. Cibi dal
sapore antico che tornano ad imbandire le nostre tavole dopo
essere stati riscoperti a nuova vita. |
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Ferrovia Aulla-Lucca
Il fascino dei
treni d'epoca
e delle locomotive a vapore |
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Ferrovia Pontremolese
Una linea di
vitale importanza
per La Spezia e la Lunigiana |
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Ex
Ceramica Vaccari
Il comprensorio
della fabbrica è un prezioso esempio di civiltà industriale di
fine Ottocento e rappresenta un pezzo di storia fondamentale per
Santo Stefano Magra e per tutta la Provincia della Spezia. Le
aree recuperate vengono oggi dedicate all'arte, allo spettacolo,
alla cultura... |
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Il dialetto genovese
Le trasformazioni
fonetiche avvenute nella parlata di Genova sono un segno
inequivocabile del dinamismo espresso dalla città durante i
secoli della Repubblica. A Genova il dialetto è una lingua viva,
che oggi viene insegnata anche nelle scuole... |
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Infiorate del Corpus Domini
"Per tetto un cielo di stelle e
per strada un tappeto di fiori...".
A Brugnato, ogni anno, giovani e
meno giovani si radunano nel
centro storico per abbellire strade
e piazze con disegni floreali,
secondo un'antica tradizione che
origina da un miracolo
avvenuto a Bolsena... |
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Mezzi da lavoro storici
I raduni e le
esposizioni di questi autoveicoli sono un modo per ricordare ed
onorare le persone che, in passato, questi mezzi li hanno
guidati per mestiere... |
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Mezzi militari storici
I più celebri
veicoli militari che hanno partecipato alle vicende della
Seconda Guerra Mondiale sfilano per strade e piazze e mantengono
vivo il ricordo di quei terribili giorni... |
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INDICE GENERALE
'800
CRONACA 01
02
03
03a 04
05
06
SPORT GIRO
TOUR
CICLISMO
ALTRI
FAUSTO COPPI
INTER
RIVISTE |
SETTEMBRE 1948 - Papa Pio XII parla ai
giovani dell'Azione Cattolica Italiana |
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OGGI - Il Libro del Secolo
del 31 dicembre 1999
- "Il 10 febbraio del 1939 moriva
Pio XI, che era stato Papa dal
1922. Poco meno di un mese dopo,
a succedergli è il Card. Eugenio
Pacelli, che prenderà il nome di
Pio XII. Già nunzio apostolico
nella Germania nazista, il nuovo
Pontefice si troverà molto
presto a dover fronteggiare la
tragedia della IIa Guerra
Mondiale". |
L'OSSERVATORE ROMANO del 13/14
settembre 1948 -
"Il Sommo Pontefice Pio XII
nel discorso ai giovani di
Azione Cattolica Italiana, in
occasione dell'80°
anniversario dalla
fondazione,
illumina, conferma e rinsalda
una volontà potente e una
risoluzione adamantina: «...
Giovani cattolici, voi volete
essere veramente e |
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pienamente tali. Alla irreligiosità e alla incredulità,
da cui sietecircondati, voi opponete la
vostra fede ferma, viva, operosa. Ferma e
luminosa la vostra fede può essere soltanto, se
voi la conoscete, non in modo superficiale e
confuso, ma chiaramente e intimamente. Viva essa
è se voi vivete secondo le sue
massime e osservate i comandamenti di Dio... E
notate bene che, se non è viva, la fede non è
nemmeno operosa...»". |
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DICEMBRE 1949 - Pio XII da inizio in San Pietro
alle celebrazioni per l'Anno Santo |
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Nessuna
delle molte migliaia di persone
che stamane hanno fatto di Piazza San
Pietro una grande marea di popolo orante
e festante, dimenticherà mai il grande e
solenne momento dell'apertura dell'Anno
Giubilare 1950. Erano le 11 e, ai fedeli
che da varie ore attendevano sulla
vastissima piazza, coi visi rivolti
verso la Basilica, sotto ai cui
colonnati stava svolgendosi la cerimonia
d'apertura della Porta Santa, giunse
improvviso il suono grave e nello stesso
tempo festoso delle Campane di San
Pietro. La Porta, ai tre colpi del Santo
Padre s'era aperta.
Una immensa ovazione è allora partita
dalla moltitudine, mentre |
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da ogni parte cominciavano ad
arrivare i suoni delle campane di tutte
le Chiese dell'Urbe.
Grande momento! Il pensiero corre a
tutt'Italia, in questo preciso istante
scossa dal suono di mille e mille bronzi
che annunciano l'Anno Santo, corre a
tutto il mondo, dove i cattolici sono
col pensiero e con le preghiere rivolti
alla Capitale della Cristianità...
E' un cuore solo e sono centinaia di
milioni; è un'anima sola, è una
preghiera sola, e sono centinaia di
milioni... Pio XII è apparso stamane,
fra canti ed acclamazioni, come visione
di quella pace interiore, frutto di
abnegazione e sacrificio. Anche la mente
più assente, nel rilevare le grandi
sequenze della liturgia, nel vedere il
martello simbolico e cesellato da motivi
di fatica e che una grande famiglia di
lavoratori cristiani ha offerto al Papa,
nell'udire la preghiera propiziatoria
del Giubileo che, oltre l'esistenza
terrena mira e pregusta l'eterno trionfo
che succederà al giorno della nostra
chiamata finale, non avrà potuto non
meditare sul significato profondo del
nostro periodo di grazia... |
La Porta Santa della Basilica Vaticana
e quella delle altre Basiliche
rimarranno aperte fino al 24 dicembre
dell'anno prossimo alle folle di tutto
il mondo cattolico. La Porta Santa di
San Pietro, che fino alle ore 11 era
custodita da guardie svizzere in alta
uniforme, a quell'ora è stata presa in
consegna da due "sacconi rossi"
dell'arciconfraternita del Santissimo
Sacramento, che cureranno appunto
l'afflusso dei pellegrini;
è noto che per la Porta Santa si entra
soltanto e non si esce.
La Porta di San Pietro rimarrà oggi
eccezionalmente aperta fino alle 2 di
notte, dato che questa notte stessa Papa
Pio XII celebrerà nella Basilica
Vaticana la Messa di Natale. Già sono
cominciati i lavori per l'applicazione
dei due battenti di bronzo dello
scultore Consorti - che il Papa ha
benedetto questa mattina - e che
serviranno a chiudere la Porta Santa
durante la notte. Oggi la Città del
Vaticano è imbandierata e lo sono anche
gli edifici extra-territoriali in
Roma... In occasione dell'apertura della
Porta Santa e del grande Anno Giubilare,
il sindaco di Roma Rebecchini ha inviato
ai capi delle amministrazioni comunali
di Parigi, di Bruxelles, di Buenos
Aires, di Rio de Janeiro e di Madrid dei
telegrammi per inviare i suoi auguri di
pace e di prosperità alla «gloriosa
città» a cui essi presiedono.
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■ Da "IL NUOVO CITTADINO" di domenica 25
dicembre 1949 |
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NOVEMBRE 1952
- L'Osservatore Romano dice che Mons. Giuseppe Siri diventerà cardinale |
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Per
quanto attesa e per chiari indizi
divenuta ormai negli ultimi giorni lieta
certezza, la notizia del prossimo
Concistoro nel quale avverrà
l'elevazione alla Sacra Porpora Romana
di S. Ecc. Mons. Giuseppe Siri,
Arcivescovo di Genova e Metropolita
Ligure, ha fatto esplodere nella nostra
città, indistintamente in tutti gli
ambienti, una gioia ed un compiacimento
altamente significativi. Ciò dice
indubbiamente la vastità e profondità di
sentimento da cui l'alta figura di Mons.
Siri è circondata nella Sua città e
Archidiocesi. Un Pastore nel quale la
Porpora fa rifulgere il prestigio
indiscusso di una mente eccezionale e di
uno spirito di prim'ordine. |
|
Il rosso della Porpora
cardinalizia ha un simbolismo preciso
che il Papa ricorda espressamente ad
ogni neo-Porporato: la dedizione a
servizio della Chiesa
fino al sangue... L'Arcivescovo
Giuseppe Siri entra a far parte
dell'augusto Collegio Cardinalizio con
quella eminente sua personalità che lo
ha segnalato da tempo nella Chiesa -
così profonda e così
sicura nel valutare gli uomini e nel
scegliere i suoi Capi - dopo averlo
presentato con così eccezionale
prestigio, in pieno lavoro, nella sua
città e in Italia... |
Il
Pastore di Genova verrà eletto 12
gennaio 1953 durante il Concistoro
segreto |
Nato a Genova il 20
maggio 1906 da Nicola Siri, oriundo
di Vara in Val d'Olba, e da Giulia
Bellavista, di Gatteo (Romagna),
Giuseppe Siri trascorse i primi anni
della sua vita apprendendo, dall'esempio
e dall'insegnamento dei suoi genitori,
quei principi cristiani che dovevano poi
tradursi presto nella vocazione al
Sacerdozio... Si è laureato in Sacra
Teologia nel luglio del 1929 ("Summa
cum laude"), professore di Dogmatica
nel 1930 (solo ventiquattrenne) nel
Seminario genovese... Non aveva ancora
38 anni quando il Santo Padre - il 31
marzo 1944 - lo eleggeva Vescovo
titolare di Liviade, nominandolo nello
stesso tempo Auisiliare del Card. Boetto,
Arcivescovo di Genova. Erano gli anni
dolorosi della guerra, dei
bombardamenti, dell'occupazione e della
miseria.
La sua nomina fu salutata come
un raggio di sole e di speranza per la
città, in quanto il giovane Vescovo
avrebbe prodotto tutto il bene possibile
per la sua Genova e soprattutto per i
più umili e per i più diseredati fra i
Genovesi... Giovanissimo Vescovo a 38
anni, Arcivescovo a 40 - dopo la
scomparsa del Card. Boetto - ora
Cardinale a 46 anni (la più giovane
Porpora del Collegio Cardinalizio) egli
rappresenta una vigorosa linea portante,
espressione dominatrice e viva, dei
problemi e delle situazioni della
«modernità» che la Chiesa è chiamata a
generare sul tronco sempre vivo della
sua storia... |
Sua Ecc. Monsignor Giacomo Lercaro,
Arcivscovo di Bologna,
è nato a Quinto al Mare il 27 ottobre
1891. Ha compiuto gli studi nel
Seminario Maggiore genovese,
completandoli quindi all'Istituto
Biblico di Roma. Venne ordinato
Sacerdote il 25 luglio 1914 e nominato
Vescovo di Verona nel 1924, succedendo a
Mons. Cardinale. Nel 1937 il Card.
Minoreti lo nominava Prevosto del
Capitolo della Collegiata-Basilica di
S.Maria immacolata in via Assaroti, dove
per dieci anni svolse il Ministero
Pastorale più illuminato ed intenso.
Regge la Cattedra Metropolitana di
Bologna dal 29 aprile 1952, elevatovi da
Papa Pio XII... A Mons. Lercaro i
cattolici genovesi e liguri esprimono in
questa fausta circostanza i più vivi
rallegramenti e l'espressione
profondamente memore e grata del loro
omaggio; l'omaggio affettuoso e devoto
di Genova Madre... |
I nuovi Cardinali sono 24: undici
italiani e tredici stranieri
- Fra gli eletti ci sono eminenti
Prelati della Curia, della Diplomazia
pontificia, del Governo Pastorale e
della cultura - Il Cappello
cardinalizio, tra gli altri, è stato
concesso al genovese Mons. Giacomo
Lercaro (Arcivescovo di Bologna), a
Mons. Luigi Stepinac (Arcivescovo di
Zagabria), a Mons. Angelo Giuseppe
Roncalli (Arcivescovo titolare di
Mesendra, Nunzio Apostolico in Francia),
a Mons. Stefano Wiszynsky (Arcivescovo
di Gnesna e Varsavia), a Mons. Alfredo
Ottaviani (Assessore della Sacra
Congregazione del Santo Uffizio) - Sua
Santità Pio XII ha nominato Pro
Segretario di Stato per gli Affari
Straordinari S.E. Mons. Domenico Tardini
e Pro Segretario per gli Affari Ordinari
S.E. Mons. Giovanni Battista Montini,
già Sostituto della Segreteria di Stato
per gli Affari Ordinari è anche
Consultore della Congregazione del Santo
Uffizio e del Concistoriale, membro
della Commissione Pontificia per la
Russia, Segretario della Cifra e
Protonotario Apostolico dal 10 maggio
1938. Si può dire che non vi sia opera
ne iniziativa cattolica che non abbia in
Mons. Montini il suo patrono ed
un'autorevolissima fonte di consigli e
di aiuti... |
■ Da "IL NUOVO CITTADINO" di domenica 30
novembre 1952
- Il Card. Giuseppe Siri (pur indicato
varie volte tra i «papabili») non riuscì
mai a raggiungere il "Soglio di Pietro".
Tra i nuovi Cardinali eletti diventarono
invece Pontefici Angelo Giuseppe
Roncalli (col nome di Giovanni XXIII) e Giovanni Battista
Montini (col nome di Paolo VI). |
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OTTOBRE 1958 -
La morte di Pio XII dopo diciannove anni di pontificato |
|
LA NAZIONE ITALIANA del 9
ottobre 1958 - "Il Papa Pio XII
è morto alle ore 3,52, all'età
di 82 anni 7 mesi e 7 giorni
dopo 19 anni 7 mesi e 7 giorni
di pontificato. La crisi fatale
è cominciata alle 7,30 di ieri
mattina, ma è stata conosciuta
solo alle ore 8,44: un secondo
attacco di trombosi, dopo quello
del giorno precedente, ha fatto
capire che ogni speranza doveva |
|
essere abbandonata. Padre
Pellegrino, lo speaker di Radio
Vaticana, ha annunciato di ora
in ora le notizie sulle
condizioni del Papa che si
aggravavano, sempre di più,
inesorabilmente. Poco prima di
mezzanotte è cominciata
l'agonia vera e propria. |
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Alle 2,40 il collasso definitivo
con la temperatura a 42° e la
pressione arteriosa a 70...
Pio XII si stava spegnendo. Al capezzale
erano i medici, i familiari
e monsignor Tardini che, due ore
prima, aveva celebrato nella piccola
cappella del palazzo, piena di
fiori, la Messa «pro infirmo»,
trasmessa ai fedeli di tutto il
mondo...". |
TRA 55 CARDINALI IL
SUCCESSORE DI PIO XII
- "Non è da oggi che in
Vaticano si discute intorno al
nome del cardinale che potrebbe
raccogliere in un Conclave i
suffragi del Sacro Collegio e
salire sulla cattedra di
Pietro... I «papabili» sono quei
cardinali che per designazione
pubblica sarebbero i più adatti
a reggere il governo della
Chiesa. Questo continuo parlare
del successore, pur non avendo
alcun peso nell'elezione del
futuro Pontefice (riservata al
Collegio dei Cardinali),
rappresenta un residuo dell'uso
vigente nei primi secoli della
Chiesa, quando clero e popolo
intervenivano nell'elezione
manifestando con acclamazioni o
fischi la loro volontà... La
rosa dei «papabili» per
succedere a Pio XII comprende
Siri, Lercaro, Agagianian,
Ottaviani e Aloisi Masella...".
Come si può vedere nelle righe
de "La Nazione", inizia a
comparire tra gli elencati il
nome del cardinal Siri,
pronosticato anche in successive
elezioni, ma che non riuscì mai
a diventare Papa. |
Il cordoglio per la scomparsa di Pio XII
espresso in Vaticano dai diplomatici di
71 Paesi |
Le
spoglie mortali di Pio XII riposano
nelle grotte vaticane, nel luogo che
egli stesso indicò 8 anni orsono, a poca
distanza dalla tomba di San Pietro. Le
tre casse che racchiudono la salma sono
state poste dentro un candido sarcofago
marmoreo poggiato su di un piedistallo,
pure di marmo, nel vano di un grande
arcosolio che si apre di fronte alla
Cappella Clementina delle grotte, dove
si conserva l'altare eretto nel IV
secolo sul sepolcro apostolico. Alle
grotte, come è noto, si accede da una
porta che si apre sul lato sinistro
della basilica di San Pietro, dalla
parte dell'arco delle campane. Fin da
questa mattina, attraverso tale ingresso
sono passati numerosi fedeli per recarsi
a pregare sulla tomba di Pio XII...
I rappresentati dei 71 Governi che
intrattengono relazioni diplomatiche con
la Santa Sede sono stati ricevuti
stamane alle 11 dai membri del Sacro
Collegio, riuniti in «Congregazione»
generale nella sala del Concistoro, per
la presentazione delle condoglianze per
la morte del Sommo Pontefice. Per tutti
ha parlato l'ambasciatore d'Austria,
Giuseppe Krips, in funzione di decano
del corpo diplomatico, il quale si è
espresso in lingua francese. Egli ha,
tra l'altro, sottolineato come non fosse
possibile rendere in brevi parole
l'omaggio dovuto alla figura e all'opera
di Pio XII, il cui glorioso pontificato
di quasi vent'anni rimarrà negli annali
della storia. Basti ricordare, con
sentimenti di profonda riconoscenza, lo
zelo infaticabile con il quale
l'illustre scomparso ha atteso al suo
ufficio di supremo Pastore, mostrando
sempre il retto cammino, elevando la
voce della giustizia, del rispetto della
dignità umana, della deferenza verso le
grandi leggi immutabili, facendosi
interprete autorizzato sia del diritto
divino che del diritto naturale...
Dall'altra parte dell'Oceano, a
Washington, il presidente americano
Eisenhower si è riunito a centinaia di
cattolici per assistere alla solenne
Messa di requiem per lo scomparso
Pontefice, celebrata stamani nella
cattedrale di San Matteo. Erano presenti
anche il segretario di Stato John Foster
Dulles, l'ex ambasciatore americano a
Roma, signora Clara Boothe Luce, il
direttore per la Commissione americana
per l'energia atomica, John Mac Cone.
Con l'eccezione dei Paesi d'oltre
cortina è intervenuto pure l'intero
Corpo diplomatico dei Paesi
rappresentati a Washington. La Messa è
stata celebrata da mons. Amleto
Cicognani, Nunzio Apostolico negli Stati
Uniti. L'Arcivescovo di Washington,
mons. O' Boyle, ha reso omaggio alla
illustre figura di Papa Pacelli... |
Galeazzi Lisi illustra alla stampa il
sistema adottato per l'imbalsamazione
della salma |
Il trattamento usato è stato quello
detto della «conditura»; così veniva
chiamato da primi cristiani che
l'applicarono affinché «il corpo fosse
conservato così come creato da Dio».
Essi spalmavano sul cadavere olii
balsamici che, penetrandovi, lo
rendevano incorruttibile. Il prof. Nuzzi
- docente di chirurgia a Napoli e
presente alla conferenza stampa - è
stato il primo realizzatore di tale
metodo in epoca moderna, ottenuto
sostituendo a quelli in possesso degli
antichi i mezzi offerti dalla scienza
attuale. Il prof. Galeazzi Lisi -
archiatra di Pio XII - ha reso noto che
tale modus operandi è stato
ritenuto il più adatto, poiché, fra
l'altro, consentiva di operare sulla
salma senza privarla dei suoi organi
interni, comunemente detti precordi,
introducendo elementi estranei come la
formalina, che comunque avrebbero
rispettato il corpo del Pontefice. Lo
scopo è stato pienamente raggiunto: la
salma del defunto Pontefice non ha
presentato alcuna rigidità cadaverica,
sebbene sia rimasta esposta per cinque
giorni e spesso in ambienti
surriscaldati, sia per l'afflusso dei
fedeli, sia per le lampade accese dagli
operatori cinematografici.
L'imbalsamazione, come viene comunemente
chiamata, è stata praticata il primo
giorno, quello cioè del trapasso, e ha
richiesto tre ore di tempo (dalle 14
alle 17). Durante la notte le spoglie
mortali di Pio XII sono state chiuse
ermeticamente in una bara affinché il
processo di «assimilazione» proseguisse.
Nei giorni successivi, alle 5 e alle 21,
si è proceduto ad un minuzioso esame
poiché si temeva che agenti esterni
(calore, alito della folla) potessero
influire affrettando la «dissecazione».
Durante la notte la salma è rimasta
coperta da un velo di cellophan perché
l'imbalsamazione potesse continuare.
I paludamenti del Pontefice, secondo
rituale, sono stati cambiati per tre
volte, ma le essenze hanno potuto
operare attraverso le vesti. Una serie
di fotografie dimostra come, ricomposte
dopo la morte, le spoglie di Pio XII
siano rimaste integre assumendo il
caratteristico pallore mortale, dato che
non si è voluto ricorrere ad un
trattamento di cosmesi. Le immagini
dimostrano che il pallore si è
conservato dopo 5 giorni, senza assumere
toni bruni o verdastri.
Il prof. Nuzzi ha recentemente
perfezionato i suoi studi circa la
«imbalsamazione automatica», con impiego
di prodotti innocui per i viventi, come
2.000 anni fa erano soliti praticare i
cristiani e gli ebrei per le
preservazioni temporanee. L'impiego di
resine sintetiche moderne, in uso in
Italia e in Germania dal 1939, si
riallaccia agli usi egiziani e arabi,
diffusi nel medioevo dagli olandesi, di
impiegare corpi resinosi naturali per
l'imbalsamazione.
La «imbalsamazione
automatica» consiste nell'impiego di
antiputridi e fissativi ad un tempo,
applicati a salma integra. Senza
manipolazioni di sorta e senza bagno
preliminare. Il processo si basa
sull'effetto sinergico di essenze
volatili in atmosfera contenente
aeriformi incombustibili. Alla salma di
Pio XII è stato quindi applicato questo
metodo in quanto, per le difficili
condizioni ambientali in cui il corpo si
trovava (5 giorni esposto ad una
temperatura ambiente di oltre 22 gradi,
in un locale affollato da centinaia di
persone), si rendeva necessaria
un'applicazione più prolungata del
normale, completata nei giorni seguenti,
ed un'ispezione giornaliera dei
risultati ottenuti. Attraverso la
moderna chimica, si è tornati quindi
all'utilizzazione delle essenze e dei
balsami, pratica antica utilizzata da
numerosi chimici nel corso dei secoli e
che - secondo le affermazioni di alcuni
studiosi - sarebbe stata applicata al
corpo di Cristo.
La letteratura in materia fa riferimento
a l'opera di Bonas (Barcellona, 1918),
Bennati (USA, 1920), Pietri (Nizza,
1930), lo stesso Nuzzi (Napoli, 1917 e
1939) e le mostre biologiche di Roma
(1930), Pavia (1931) e Ancona (1938). In
Russia la mummificazione artificiale
vede gli studi del prof. Boriskin
(1937); il sistema prevede che le salme,
poste in ambiente fissatore, si
conservino allo stato fresco fino a che
non cedano il contenuto acquoso, per
passare allo stato anidro: protette
dagli agenti esterni e conservate in
condizioni opportune, esse resistono a
tempo indefinito. |
■ Sintesi da "IL GIORNALE DEL MATTINO" di
mercoledì 15 ottobre 1958 |
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OTTOBRE 1958
- Angelo Giuseppe Roncalli è Papa col nome di Giovanni XXIII |
IL TIRRENO DEL 29 ottobre 1958
- "Questa sera dalla loggia delle
benedizioni della basilica di San Pietro
il mondo ha appreso l'attesa notizia
dell'elezione del 263° Pontefice di
Santa Romana Chiesa. All'altissima
dignità è stato elevato il cardinale
Angelo Giuseppe Roncalli, Patriarca di
Venezia, (che ha assunto il nome di
Giovanni XXIII), il profetico «Pastor et
Nauta» per la sua fede altissima
nell'ideale della Patria, della famiglia
e della libertà, quest'ultima intesa
come autentica leva di scatto verso
Dio... Subito dopo l'elezione, ha creato
cardinale mons. Di Jorio, segretario del
Conclave, ed ha ordinato di proseguire
la clausura fino a stamane.
L'incoronazione
il 9 novembre - Quando viene
eletto in conclave molti pensano che |
|
|
|
sia una figura di transizione. Invece non solo la sua
immagine, pastorale e semplice, riceverà in seguito
crescenti attestazioni di affetto, ma gli atti del suo
pontificato avranno tale importanza (basti ricordare il
Concilio Ecumenico Vaticano II) che
la Chiesa, sotto di lui, vivrà uno dei
momenti fondamentali della sua storia.
OGGI - Il Libro del Secolo
del 31 dicembre 1999
- "Con l'avvento del Papa buono la
Chiesa torna alle origini - Martedì 28 ottobre 1958: col
nome di Giovanni XXIII, sale al soglio pontificio il
bergamasco Angelo Giuseppe Roncalli. Considerata l'età
avanzata (ha 77 anni) e la sua scarsa popolarità, in
molti pensano che dal Conclave sia uscito un Papa di
compromesso e transizione, dal pontificato tranquillo. |
Ma dovranno ricredersi. Fin
dalla sua prima apparizione dal balcone di San Pietro,
Giovanni XXIII suscita immediata simpatia, con quel suo
volto bonario e sorridente. La fervente opera di
apostolato tra bambini e carcerati, diseredati e
oppressi, gli varrà invece il soprannome di "Papa buono"
e non farà rimpiangere il predecessore Pio XII. Sarà lui
ad aprire il Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962) nel
segno dell'aggiornamento e della libertà di dialogo. Un
evento straordinario nella storia della
Chiesa, a lungo osteggiato anche dalle gerarchie ecclesiali,
che arriva novant'anni dopo il precedente.
Giovanni XXIII si spegne il 3 giugno
1963 e il 21 giugno diventa Papa l'arcivescovo di
Milano Giovambattista Montini, che prenderà il nome di Paolo VI.
Egli continuerà l'opera del predecessore e nel
linguaggio della Chiesa inizia a soffiare un vento nuovo, si
comincia a parlare di ecumenismo, si entra nel merito dei problemi
umani, cambia la liturgia con la scomparsa della lingua
latina, viene maggiormente valorizzato il ruolo dei
laici. |
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GIUGNO 1963 - Il nuovo
Pontefice è Giovanni Battista Montini, vescovo di Milano |
|
L'annuncio è
stato dato a mezzogiorno dal finestrone
dell'aula delle benedizioni. Subito dopo
la grande finestra è stata richiusa e
sono cominciati a trascorrere i minuti
dell'attesa. Infine dietro i vetri si
sono profilate le figure del corteo
pontificio e, sul balcone, è apparso
vestito di bianco e agitando le mani con
gesto paterno il nuovo Capo della
Chiesa... La tensione dell'attesa
popolare in Piazza San Pietro e più
ancora nei palazzi vaticani era giunta
al suo massimo quando, dall'apposita
canna fumaria collegata con la Sistina,
si è levata, dapprima debole e vaga, poi
sempre più chiara e distinta, la fumata
bianca che annunciava l'avvenuta
elezione del Sommo Pontefice. Un
immenso, fragoroso applauso,
riecheggiato dai porticati del Bernini e
accompagnato da evviva in tutte le
lingue, si è levato dalla piazza. |
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Subito
dopo fiumane di popolo si sono riversate
dalle diverse vie che v'immettono:
popolo ansioso di accogliere la prima
benedizione "Urbi et orbi" del nuovo
Pontefice. Entro il perimetro del
Conclave l'agitazione era stata vivissima e
appena lo scrutatore aveva terminato il
computo dei voti si era subito appreso
che l'esito dello scrutinio era stato
positivo. Il Sacro Collegio aveva eletto
il nuovo Papa. E' spettato quindi al
cardinale decano Tisserant rivolgere al nuovo Capo
della Chiesa la domanda di rito:
"Acceptasne electionem de te caponice
factam in Summum Ponteficem?"
- (Accetti la tua elezione a Sommo
Pontefice, fatta secondo le regole
canoniche?) - Il futuro Papa si è
raccolto un attimo in preghiera e quindi
ha risposto: "Accepto"
- (Accetto). In quel momento egli
acquistava piena e assoluta
giurisdizione su tutto il mondo
cattolico. Si verificava allora, a porte
aperte, quel caratteristico tramestio di
prelati e famigli, che era indice, di
per se stesso, dell'evento compiuto. Il
cardinale decano ha rivolto quindi al
nuovo Pontefice l'ulteriore domanda sul
nome col quale avrebbe voluto essere
chiamato: "Quo nomine vis vocari?".
I cardinali intanto, abbassati i loro
baldacchini, procedevano alla prima
adorazione, al canto del sacro inno di
ringraziamento: "Te Deum laudamus".
Nella meravigliosa Piazza San Pietro la
folla, composta da sacerdoti, frati,
suore e gente di tutte le estrazioni
sociali attendeva in religioso silenzio
l'annuncio ufficiale. Il cardinale
protodiacono, aperte le vetrate della
loggia sovrastante la Basilica, ha
pronunciato il grido antico e sempre
nuovo: "Nuntio vobis gaudium
magnum: habemus Papam...". |
LA FIGURA DEL NUOVO PONTEFICE
- Nato il 23 settembre 1897 a Concesio,
un piccolo borgo della provincia di
Brescia, da Giorgio e Giuditta Alghisi,
Giovanni Battista Montini è stato una
delle figure più rappresentative del
clero italiano: e come tale esso assurge
al pontificato tra l'ammirata
considerazione di tutto il mondo
cattolico. In un clima alto e austero,
nella famiglia si formarono il suo cuore
e la sua mente, che trasse sostanza di
fede, di operosità, di leali e generosi
sentimenti, dall'educazione e
dall'esempio dei genitori. Il padre
Giorgio Montini, onorevole, deputato al
Parlamento per tre legislature, fu uno
dei capi del movimento sociale
cattolico, che ebbe in Brescia sviluppi
imponenti e realizzazioni efficaci.
Animatore d'istituzioni cattoliche a
raggio nazionale quali la "Società
editrice La Scuola", la "Banca San
Paolo", la "Casa Editrice Marcelliana",
anticipò i tempi e sostenne con
infaticabile energia, operando sempre in
perfetta umiltà, l'affermarsi di forze
sane nei campi della cultura, della
sociologia, della stampa e della
beneficenza...
Quando si farà la storia dell'immensa
opera del pontificato di Papa Pio XII,
uno dei più difficili e gloriosi della
storia della Chiesa, non si potrà
disgiungere da essa la fattiva
collaborazione dell'infaticabile prelato
G.B.Montini, esempio di devozione al
Sommo Pontefice e di dedizione alla
causa della chiesa. Fu anche al servizio
di Pio XI, conosciuto quando era
monsignore presso la nunziatura di
Varsavia, che apprezzandone
l'intelligenza, il tatto e l'acume, una
volta eletto Papa lo volle presso di se
in Vaticano. |
■ Da "NAZIONE SERA" - seconda edizione di
venerdì 21 giugno 1963
- Giovanni Battista Montini verrà eletto Papa col
nome di Paolo VI |
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