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LA GAZZETTA DELLO SPORT - Supplemento del 19 giugno 1978 in occasione degli 80 anni di cronaca sportiva della testata

IL BLOG DEL '900

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Scoperte, invenzioni, record
e avvenimenti importanti che
hanno segnato il XX Secolo

 

Finestre fotografiche
su Liguria e Toscana

Elenco puntato - Genova  GENOVA

Il capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
d'Europa. Nel 2004 è stata la
"Capitale Europea della Cultura"...

Elenco puntato - Euroflora  EUROFLORA

In primavera, ogni 5 anni,
 alla Fiera di Genova va in scena
lo spettacolo dei fiori per eccellenza.
I giardini più belli del mondo...

Elenco puntato - Via Francigena  VIA FRANCIGENA

Col Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
 la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
 in segno di pentimento...

Elenco puntato - Parco del Magra  PARCO DEL MAGRA

A Gennaio 2008 il Parco Naturale
Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa...

Elenco puntato - Golfo della Spezia  GOLFO DELLA SPEZIA

Tra la punta di Portovenere e il Capo Corvo si apre una delle più profonde insenature di tutto il litorale occidentale italiano, declamata nei versi di illustri poeti e nella quale è incastonata La Spezia, città sede di porto militare e mercantile, che oggi è anche punto di attracco per le navi da crociera...

Elenco puntato - Le Cinque Terre  LE CINQUE TERRE

Cinque borghi marinari il cui destino è sempre stato storicamente legato alla terra e all'agricoltura piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni Mondiali dell'Umanità...

Elenco puntato - La Val di Magra  LA VAL DI MAGRA

Nobili, vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena.
 Culture differenti per storia e tradizioni,
nei secoli, si sono sovrapposte
 e hanno permeato il territorio con
i segni del loro passaggio...

Elenco puntato - La Val di Vara  LA VAL DI VARA

La "Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
produzioni agricole ottenute con
metodi antichi e naturali.
Varese Ligure nel 1999 è stato il
1° comune ecologico d'Europa...

Elenco puntato - La Lunigiana  LA LUNIGIANA

La "Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e perfettamente conservati...

 

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Argomenti del sito in primo piano,
eventi, news e storia del territorio

Le Alpi Apuane
Originano da movimenti
tettonici del fondo marino
e sono un "monumento
geologico" unico al mondo...

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Liguri Apuani e Statue Stele
Le radici più profonde delle
comunità lunigianesi affondano
fino alle soglie della protostoria.
Mari e monti un tempo erano
occupati dalla bellicosa
popolazione dei Liguri Apuani...

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Carta della Lunigiana Storica
Una cartina con note mostra il
territorio, un tempo abitato dai
bellicosi Liguri Apuani, da dove
parte questo sito...

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Antiche ricette in Lunigiana
Piatti prelibati di una cucina essenziale, ma non per questo meno saporita. Cibi dal sapore antico che tornano ad imbandire le nostre tavole dopo  essere stati riscoperti a nuova vita.

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Ferrovia Aulla-Lucca
Il fascino dei treni d'epoca
e delle locomotive a vapore

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Ferrovia Pontremolese
Una linea di vitale importanza
per La Spezia e la Lunigiana

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Ex Ceramica Vaccari
Il comprensorio della fabbrica è un prezioso esempio di civiltà industriale di fine Ottocento e rappresenta un pezzo di storia fondamentale per Santo Stefano Magra e per tutta la Provincia della Spezia. Le aree recuperate vengono oggi dedicate all'arte, allo spettacolo, alla cultura...

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Il dialetto genovese
Le trasformazioni fonetiche avvenute nella parlata di Genova sono un segno inequivocabile del dinamismo espresso dalla città durante i secoli della Repubblica. A Genova il dialetto è una lingua viva, che oggi viene insegnata anche nelle scuole...

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Infiorate del Corpus Domini
"Per tetto un cielo di stelle e
per strada un tappeto di fiori...".
A Brugnato, ogni anno, giovani e
meno giovani si radunano nel
centro storico per abbellire strade
e piazze con disegni floreali,
secondo un'antica tradizione che
origina da un miracolo
avvenuto a Bolsena...

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INDICE GENERALE   '800 01 02 03 04   CRONACA   SPORT GIRO  TOUR  CICLISMO  ALTRI   FAUSTO COPPI   INTER   RIVISTE
DICEMBRE 1895 - A Parigi i fratelli Lumière danno vita alla prima proiezione cinematografica

Alle dieci del mattino del giorno 28 dicembre 1895 a Parigi c'è una prima insolita, nel salone indiano del Gran Caffè, numero 14 rue des Capucines. Insolita anche perché contrastata fino all'ultimo momento da problemi tecnico-finanziari. Monsieur Volpini non si fida troppo dei signori Lumière, fratelli che hanno preso in affitto una

Cinématographe Lumière - Locandina pubblicitaria de "L'innaffiatore innaffiato" (1895)
sala per presentare «dieci spettacoli di cinematografo della durata complessiva di mezzora».
Volpini non ne vuole sapere di percentuali sull'incasso. Spiega al fotografo Clément Maurice, organizzatore incaricato dai Lumière: "Certe prove vanno bene in laboratorio, non in un posto elegante come il mio. Sarà il fallimento industriale di questi industriali". Rifiuta il 20 per cento, pretende 30 franchi al giorno, anticipati di settimana in settimana «qualunque possa essere l'incasso». E in quel 28 dicembre si frega le mani.
Spettatori trentacinque, prezzo d'ingresso un franco, poi ridotto a 50 centesimi. Spettacoli dalle 10 alle 11:30, dalle 14 alle 18. Passano 20 giorni e Maurice conta duemila franchi ogni sera, senza aver messo fuori un manifesto. «Le Radical» scrive: "Una nuova invenzione che è certamente una delle cose più

curiose della nostra epoca è stata presentata ad un pubblico di scienziati e fotografi. Per illustrare l'uscita del personale dalle fabbriche Lumière, con i quadri in movimento è stato creato uno strano apparecchio, dal nome un po' rigido: cinematografo". «La sortie des Usines Lumière a Lyon» è il primo film della storia, anche se il successo immediato e travolgente tocca ad un documentario comico, venuto poi: «Il giardiniere», al quale più tardi si cambia titolo, diventando «L'innaffiatore innaffiato» (durata 2 minuti).
Se il mondo della finanza guarda con ironia l'invenzione, quello dello spettacolo rivela una coscienza critica più attenta. Georges Méliès offre ai Lumière mille franchi per l'acquisto dell'apparecchio. Il direttore del museo Grévin 20 mila; l'impresario delle Folies Bergères 50 mila. Antoine Lumière padre si commuove alla cifra e risponde: "Giovanotto, ringraziatemi per il no. Sarebbe la vostra rovina. Questa può essere sfruttata per qualche tempo. Poi passerà di moda, e i vostri franchi chi ve li renderà?". Talvolta genio e finanza non vanno d'accordo...

Da "CENTO ANNI dal Corriere della Sera" - supplemento al giornale del 13 ottobre 1976
APRILE 1896 - Viene fondata a Milano la «Gazzetta dello Sport», la rosea degli sportivi

Il 3 aprile 1896 lo studente in lettere Camillo Costamagna e l'avvocato Eliseo Rivera fondano a Milano la «Gazzetta dello Sport». Costamagna, soprannominato «Magno», nel 1894 aveva già fondato a Torino il settimanale «La Tripleta», mentre Rivera «Eliseo delle Roncaglie» era direttore dal 1892 della rivista milanese «Il Ciclista». Il giornale costa 5 centesimi, viene stampato su carta verde chiaro ed esce il lunedì e il venerdì.

Il primo numero arrivò nelle edicole il 7 aprile, con una tiratura di 20.000 copie. La redazione era ospitata nei locali dell'editore Sonzogno, in via Pasquirolo.

Nel 1897 la testata abbandona il sottotitolo «Il Ciclista e la Tripleta».
Nel 1898 i moti di Milano portano all'incarcerazione di Rivera. Roderico Rizzotti affianca Costamagna come direttore. In dicembre il giornale trasloca in via Santa Redegonda. Viene annunciato che dall'inizio del nuovo anno sarà abbandonato il colore verde: si passa al rosa,, che caratterizza tuttora la «Gazzetta». Il colore serve per distinguere il giornale dagli altri nelle edicole.

Nel 1899 la testata organizza la sua prima grande manifestazione sportiva: un acceso incontro schermistico tra Agesilao Greco e il belga Fernand Desmet. La prima manifestazione di tipo popolare sarà organizzata, invece, tre anni più tardi: la Milano-Monza-Milano podistica. Sempre nel 1899 esce il supplemento bimestrale illustrato della «Gazzetta».

Nel 1902 Costamagna e il redattore capo Longoni, a bordo di un'automobile Marchand, compiono un raid sino in Sicilia. E' la prima volta che una vettura si

GAZZETTA DELLO SPORT - Primo numero del 7 aprile 1896

spinge più a sud di Battipaglia. Il giornale raggiunge una tiratura di 36.000 copie ogni edizione.
Nel 1905, per fronteggiare la concorrenza del neonato quotidiano sportivo «Gli Sports», la «rosea» organizza per il 12 novembre il Giro ciclistico di Lombardia, da disputarsi con qualsiasi tempo. Vincerà Giovanni Gerbi, il «diavolo rosso».

Nel 1907, al Giro di Lombardia - la classica di chiusura - si aggiunge la Milano-Sanremo, destinata a diventare il principale avvenimento ciclistico di primavera (vincerà la prima edizione il francese Petit Breton). Nell'occasione il giornale diventa trisettimanale.

Nel 1908 avviene il trasferimento in via della Signora. La Gazzetta ha la sua prima rotativa.

Nel gennaio 1909, a Parigi, Giovanni Raicevich diventa il primo campione del mondo di lotta grecoromana professionistica. Nell'occasione la Gazzetta tira 100.000 copie. Nasce in quest'anno anche il Giro d'Italia di ciclismo, gara simbolo del giornale. La prima tappa venne vinta da Dario Beni, il successo finale andò invece a Luigi Ganna.

La «Gazzetta dello Sport» fu il primo giornale in Europa a trattare tutti i rami dello sport

L'anno di nascita della «Gazzetta dello Sport» coincide con quello della prima Olimpiade dell'era moderna: questo significa che la «Gazzetta» ha accompagnato giorno dopo giorno, dal momento della nascita, lo sviluppo dello sport; e ne ha scritto, pagina dopo pagina, l'ormai lunga storia. Spesso non si è limitata a raccontare ciò che realizzavano gli altri, ma si è impegnata essa stessa a promuovere occasioni di sport; organizzazioni che, tuttora, fanno parte del patrimonio del giornale e sono al servizio dello sport del Paese. In tutti questi anni, trionfi, sconfitte, vicende liete e drammatiche, parentesi tragiche di guerre, episodi di toccante umanità o di spietati egoismi, curiosità di costume, imprese leggendarie, sconcertanti delusioni, volti e nomi di uomini che hanno scatenato le più intense passioni popolari emergono attraverso i fogli della «Gazzetta» e fanno da trama, da sfondo, da protagonisti, da comparse, in un affascinante romanzo....

Sintesi e adattamento da "LA GAZZETTA DELLO SPORT" - Supplemento «80 Anni di Cronaca Sportiva» del 19 giugno 1978
APRILE 1896 - Re Giorgio di Grecia dichiara aperti ad Atene i primi Giochi Olimpici moderni

Il 5 aprile 1896, nel giorno di Pasqua, si aprirono ad Atene per iniziativa del barone Pier de Coubertin i primi Giochi Olimpici dell'era moderna. Le gare ebbero luogo in uno stadio ad «U», che si ispirava a quelli della Grecia Classica. Alla cerimonia di inaugurazione, sotto una pioggia battente, presenziò re Giorgio di Grecia.
Nell'occasione venne scoperta la statua dedicata a Giorgio Averoff, che era il finanziatore della prima Olimpiade dell'era moderna. Ai vincitori furono offerti rami d'ulivo, un diploma ed una medaglia d'argento.

Per difficoltà organizzative, nessun atleta italiano partecipò ai Giochi Olimpici di Atene 1896.
A dire il vero, ci fu un lombardo di Origgio, Carlo Airoldi (27 anni), che era iscritto alla gara della maratona. Passò alla storia in quanto, per essere all'appuntamento di Atene, percorse a piedi tutto il tragitto dall'Italia, attraverso i balcani. Ma non lo lasciarono gareggiare: fu accusato di professionismo per avere percepito 15 lire l'anno prima, in una delle corse podistiche cui era solito partecipare, la Torino-Marsiglia-Barcellona (mille chilometri in dodici tappe).
Il povero Airoldi, per saggiare la propria forma fisica dopo il lunghissimo trasferimento, percorse ugualmente la distanza da Maratona ad Atene, in un tempo inferiore a quello che sarà poi impiegato dal vincitore in gara.

OLIMPIADI DI ATENE 1896 - Partenza della gara dei centro metri. Il vincitore Burke è il secondo da sinistra

L'italiano, svanita la possibilità di portare a casa una medaglia, tornò in patria e continuò a gareggiare, diventando in seguito il direttore sportivo della squadra cilcistica Legnano.
L'eroe più acclamato delle Olimpiadi ateniesi fu proprio il vincitore della maratona, il pastore greco Spiridione Louis. La gara infatti veniva effettuata per la prima volta, dopo secoli, sul percorso passato alla leggenda e che «lega» ad Atene la zona della battaglia vinta contro i persiani.
Tra gli altri risultati, la gara dei cento metri venne vinta dallo statunitense Burke, col tempo di 12" netti, davanti al tedesco Hoffman e all'ungherese Szokoly. Sono già tempi e misure da primato, come i 54"2 dello stesso Burke sui quattrocento e i 29,15 m dell'americano Garrett nel lancio del disco.

Quattro anni dopo i Giochi Olimpici vennero organizzati a Parigi e cambiarono nome...

Quando nel 1896 il tenace e fantasioso barone de Coubertin era riuscito a concludere la prima edizioni dei Giochi dell'era moderna, nessuno poteva immaginare se e dove ne sarebbe stata fatta una seconda.
Ma, allo scadere dei quattro anni, ecco puntualmente in scena a Parigi gli atleti di venti nazioni, sette in più che ad Atene (e mancano proprio i greci a causa della guerra con la Turchia). Ma le gare (raffazzonate in occasione dell'Esposizione e diluite in più di cinque mesi) passano, anziché sotto il nome di Olimpiadi, sotto quello di «Concorso Internazionale di Educazione Fisica» e sono quanto di più caotico si possa immaginare.
La pista d'atletica è sassosa e in pendenza; le prove di nuoto si svolgono nella Senna, in favore di corrente; nella pallanuoto (ammessa per la prima volta) ci si accorge che ogni nazione ha regole tutte sue; sul vincitore della maratona e sul secondo (entrambi francesi) pesa però il fondato sospetto che abbiano indebitamente accorciato il percorso; la pista ciclistica viene prestata da un circo equestre, e così via.
Più di tutto pesa l'indifferenza del pubblico francese, tanto che De Coubertin, visto eluso anche il suo classico cerimoniale, mormora sconsolato: "Hanno fatto a pezzi la nostra opera!".
Gli italiani in gara saranno 11, tutti a titolo personale o addirittura residenti in Francia. Nell'equitazione vince la prova di salto Gian Giorgio Trissin. L'atletica è tutta americana: nelle corse con Alvin Kraenzlein, nei salti con Ray Ewry (medaglia d'oro nell'alto, nel lungo e nel triplo), che da ragazzo era poliomielitico e viveva su una sedia a rotelle. Forse è quest'ultimo l'unico aspetto positivo dei Giochi Olimpici di Parigi del 1900.
Tra gli altri risultati: la vittoria dei fratelli Doherty nel torneo tennistico di doppio, quella dell'ungherese Rudolf Bauer nel lancio del disco. In un'altra forma pittoresca di attività sportiva (campionato mondiale di forza), Bonnes primeggiò sollevando un bilanciere di ben 135 chilogrammi.

Sintesi e adattamento da "LA GAZZETTA DELLO SPORT" - Supplemento «80 Anni di Cronaca Sportiva» del 19 giugno 1978
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