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Archivio di grandi eventi
nazionali ed internazionali,
inchieste, reportages su
quotidiani e riviste celebri |
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FINESTRE APERTE
SUL TERRITORIO |
GENOVA |
Il
capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
d'Europa. Nel 2004 è stata la
"Capitale Europea della Cultura"... |
EUROFLORA |
In
primavera, ogni 5 anni,
alla Fiera di Genova va in scena
lo spettacolo dei fiori per eccellenza.
I giardini più belli del mondo... |
VIA FRANCIGENA |
Col
Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
in segno di pentimento... |
PARCO DEL MAGRA |
A
Gennaio 2008 il Parco Naturale
Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa... |
GOLFO DELLA SPEZIA |
Tra la punta
di Portovenere e il Capo Corvo si apre una delle più
profonde insenature di tutto il litorale occidentale
italiano, declamata nei versi di illustri poeti e nella
quale è incastonata La Spezia, città sede di porto
militare e mercantile, che oggi è anche punto di
attracco per le navi da crociera... |
LE CINQUE TERRE |
Cinque
borghi marinari il cui destino è sempre stato
storicamente legato alla terra e all'agricoltura
piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della
Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i
Patrimoni Mondiali dell'Umanità... |
LA VAL DI MAGRA |
Nobili,
vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena.
Culture differenti per storia e tradizioni,
nei secoli, si sono sovrapposte
e hanno permeato il territorio con
i segni del loro passaggio... |
LA VAL DI VARA |
La
"Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
produzioni agricole ottenute con
metodi antichi e naturali.
Varese Ligure nel 1999 è stato il
1° comune ecologico d'Europa... |
LA LUNIGIANA |
La
"Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e
perfettamente conservati... |
Close
Up |
Argomenti in primo piano,
fotografie, turismo, news,
eventi e storia del territorio |
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Manuale del cicloturista |
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Per la realizzazione
delle immagini presentate in questo sito gli spostamenti sul
territorio della Lunigiana storica sono stati effettuati con una
bicicletta. In questa piccola guida sono state perciò condensate
varie esperienze logistiche e tecniche derivanti dall'utilizzo
turistico di questo mezzo di locomozione... |
Itinerario cicloturistico
alle radici del fiume Magra |
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E' un percorso che consente
di raggiungere la Valdantena e il borgo di Pracchiola, lungo la strada
del Passo Cirone. Siamo nel comune di Pontremoli e l'altezza massima
raggiunta è di circa 700 metri. Alle spalle di Pracchiola nasce il fiume
Magra, con una cascatella conosciuta come "Piscio"... |
Itinerario cicloturistico sulle
colline della Val di Magra |
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Si tratta di un itinerario
circolare che tocca varie località della Val di Magra e Val di Vara
per poi sconfinare leggermente anche nel Golfo della Spezia. Qui si
attraversano due località marine di eccellenza, ovvero Lerici e San
Terenzo. Si affrontano varie salite, delle quali la più impegnativa
è quella che porta a Follo Alto... |
Itinerario cicloturistico
verso il ponte della Budella |
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Si parte da S.Stefano
Magra e vi si fa ritorno dopo avere raggiunto il Ponte della
Budella, sul torrente Calcandola, a Sarzana. Il percorso è lungo
22 chilometri e, all'inizio, si sviluppa lungo la ciclovia del
Canale Lunense per poi toccare varie strade secondarie, con basso
traffico di veicoli a motore... |
Itinerario cicloturistico sulle
pendici del Monte Alpicella |
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Trattasi di un percorso
completamente circolare che si svolge in Val di Magra, Lunigiana
e Val di Vara. Lo spostamento tra queste due ultime aree geografiche
avviene attraversando la dorsale del Passo Alpicella (710 metri di
altitudine), che comunque non viene toccato in quanto si transita ad
una quota leggermente superiore, nel punto in cui si incrocia l'Alta
Via dei Monti Liguri... |
Le Alpi Apuane
Originano da movimenti
tettonici del fondo marino e sono
prevalentemente costituite di
roccia (il notissimo marmo bianco).
I calcari risalgono ad almeno 250
milioni di anni fa e ne fanno un
"monumento geologico"
unico al mondo... |
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Liguri Apuani e Statue Stele
Le radici più profonde delle
comunità lunigianesi affondano
fino alle soglie della protostoria.
Mari e monti un tempo erano
occupati dalla bellicosa
popolazione dei Liguri Apuani... |
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Sentieri della Via Francigena
Una cartina del CAI traccia
i sentieri storici della
Via Francigena tra Aulla e
Sarzana, che sono
nuovamente percorribili dopo
essere stati ripuliti e segnalati... |
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Le vie di pellegrinaggio
I pellegrinaggi a
Gerusalemme iniziarono già dai primi secoli dopo la morte di
Cristo. La via Francigena non vide solo il passaggio di
pellegrini ma anche di viandanti, militari e mercanti che misero
a confronto la loro cultura con quella dei territori
attraversati... |
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Crollo del Ponte di Albiano
La mattina dell'8 aprile 2020 crollava sul letto del fiume Magra
una struttura storica della viabilità spezzina e lunigianese. La
fine annunciata da un boato assordante e da una grande nuvola di
polvere... |
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Nubifragio del 25/10/2011
Un evento atmosferico di
eccezionale portata ha dato luogo
a forti precipitazioni nel Levante
ligure e nell'alta Toscana.
Come conseguenza, le esondazioni
di canali, torrenti e fiumi hanno
originato una vera e
propria apocalisse... |
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Incendio nel Parco del Magra
Il 7 agosto del
2015 un incendio di vaste proporzioni ha mandato in cenere buona
parte della campagna alluvionale del Parco del Magra posta nel
Piano di Vezzano Ligure. Il grande rogo ha distrutto circa 82
ettari di terreno e ha determinato l'evacuazione precauzionale
di una diecina di abitazioni... |
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Alluvioni in Liguria dal 1894
In Liguria i
disastri legati al
maltempo sono determinati da
tanti fattori. Alluvioni e
devastazioni operate da corsi
d'acqua impazziti, violente
mareggiate e frane sono da sempre
una costante del territorio... |
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Liguria regione ad elevato
rischio idrogeologico
Secondo uno studio di
Legambiente in Liguria sono
molti i territori che risultano
fragili ed esposti ad un elevato
rischio idrogeologico... |
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Fotografie ©
GIOVANNI MENCARINI |
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Sfondi per desktop |
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Fauna acquatica |
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Paesaggio a Terrarossa |
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Il fiume Magra
Home
e il Parco
Naturale Regionale di Montemarcello - Magra |
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Percorsi pedonali
e piste ciclabili |
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LA CERTIFICAZIONE
AMBIENTALE ISO 14001 |
I 22 comuni della Provincia della Spezia i
cui territori generano impatti diretti ed
indiretti sui fiumi Magra e Vara hanno
ottenuto la certificazione di qualità
denominata "Uni En Iso 14001" di enti locali
e pubblici o la registrazione EMAS.
A Gennaio 2008 il Parco Naturale Regionale
del Magra è il territorio eco-certificato
più esteso d'Europa. |
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Elementi di caratterizzazione dell'ambiente fluviale
del Magra |
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Il fiume è certamente, tra tutti gli ambienti
frequentati dall'uomo, quello più dinamico, soggetto a
repentini cambiamenti nel tempo e nello spazio e quello ad
alto contenuto energetico. L'uomo ha sempre cercato di
utilizzare questa energia, malgrado le varie difficoltà e
l'aver imparato, a proprie spese, i modi di convivenza con il fiume.
L'intera valle del Magra fu, fin dall'antichità, coltivata
intensamente, utilizzando le terre alluvionali assai
fertili. Lungo il fiume sorsero mulini e frantoi come ci ricorda il Codice
Pelavicino. Ecco i primi argini in pietra con
l'intenzione già viva negli Statuti
di preservare la vegetazione lungo le |
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sponde e ridurre il forte impatto
delle
piene, contenute anche attraverso una rete difensiva di
strade alberate, fossi e palafitte, semplici e doppie. Le
documentazioni archivistiche sul fiume ci testimoniano
altresì |
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Quadro di Giulio Monticelli
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la storia della sua antropicità, il
bisogno di traghettare le merci da una sponda all'altra
utilizzando le "scaffe", il |
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bisogno di segnare i guadi ed anche
il ricordo di calamità storiche come quella
dell'affogamento di pellegrini, diretti
a San Giacomo di Compostela, che nel
XIV° secolo inhumaniter
perierunt nel tentativo di
attraversare il fiume in piena. Ed ancora non si
possono dimenticare le continue misurazioni e riconfinazioni
di terreni lungo le rive, a seguito proprio delle piene assai
frequenti ed impetuose.
Questo fenomeno, detto delle "relevaglie"
consentiva non solo un buon controllo delle superfici
agricole, ma anche una ridefinizione
dei limiti di confine cancellati |
Origine del nome
Il
fiume Magra prende il nome dalla località Magresi, posta
nelle vicinanze dell'abitato di
Pracchiola, lungo le
pendici del monte
Borgognone, da cui nasce.
"Macra" per i latini,
da "macros" grande. |
per effetto delle acque, che
avrebbero portato a controversie ed usurpazioni tra
privati.
Oggi da S.Stefano di Magra
fino alla foce il fiume si allarga e presenta
grandi pregi naturalistici, conservando
intatto l'antico fascino ed una molteplicità di ambienti che
mostrano significative presenze animali e vegetali,
specialmente ornitiche. |
Il fiume procede pigramente descrivendo
meandri larghi e ciottolosi, con
rive coperte da folta vegetazione e tracciate da
antichi sentieri. In molti casi le acque ristagnano
in anse appartate rivelando un ambiente semipalustre
di grande suggestione.
Uccelli stanziali e migratori trovano oggi,
dopo l'istituzione del Parco Naturale Regionale, un luogo di
sosta sempre più apprezzato da bird-watchers e naturalisti che
puntano su "incontri" affascinanti.
Il periodo migliore per il bird-watching è la primavera
inoltrata per effetto delle migrazioni. Nel mese di settembre
sono stati osservati il fenicottero
e la cicogna bianca. Tutto l'anno è stanziale
l'airone cenerino, che a piccoli stormi si ferma
sulle rive del fiume. Nelle acque stagnanti dei numerosi
laghetti naturali è possibile ammirare in estate le
ninfee fiorite. Gli ultimi frammenti di natura, quasi miracolosamente
giunti fino a noi, appaiono preziose testimonianze dell'antico paesaggio
fluviale ma fragili perchè ormai completamente inseriti |
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Transito sul
Magra del treno storico a vapore da Lucca per il Parco
Nazionale delle Cinque Terre |
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nel contesto
urbano e produttivo della bassa Val di Magra e quindi
esposti a minacce di ogni tipo.
Al Consorzio di gestione del Parco è stato demandato il
compito di difenderli e di valorizzarli.
Oggi il fiume Magra è un ambiente di "nicchia" ecologica e
storica di tutto rispetto che merita di essere visitato. |
●
Un libro di fiabe per conoscere l'area protetta del Parco |
Il Parco
di Montemarcello-Magra si presenta anche in veste
"fiabesca" promuovendo il suo libro “Ally, Ginny,
Cis e l'antica profezia del fiume” scritto da
Claudia Fachinetti.
Un racconto fantastico che permette ai giovani, e meno
giovani, lettori di conoscere le peculiarità
naturalistiche, le tradizioni e le leggende
storico-culturali dell'area protetta.
“Per scrivere questa storia – ha detto l'autrice,
responsabile dell'ufficio stampa del parco, – non ho
dovuto inventare molto, ho semplicemente messo insieme i
racconti della tradizione locale, come la leggenda
del polpo campanaro, il rospo gigante della fortezza di
Sarzanello e il mostro marino di Punta bianca, con
le tipicità ambientali del parco e le sue specie
simbolo, animali e vegetali, tra cui l'ululone
appenninico, il gruccione, la lampreda di
mare, il cisto bianco e il pino d'Aleppo.
Animali e piante che hanno un ruolo importantissimo nel
delicato equilibrio dell'area protetta e che, in alcuni
casi, sono dei veri bioindicatori della qualità
ambientale. Abbiamo la fortuna di vivere in un
territorio unico, ricchissimo di peculiarità e con tutti
questi ingredienti la trama è nata da sola. I veri
protagonisti, quindi, sono il fiume e l'ambiente
naturale che lo racchiude con la sua biodiversità, la
sua storia, i suoi prodotti, le sue tradizioni ma anche
la sua fragilità”.
“Grazie alla lettura di questo racconto – ha
detto il presidente del Parco Francesco Pisani -
i bimbi impareranno che cosa significa “parco” e quanto
importante sia tutela e conservazione dell'ambiente in
cui vivono. Questo è il vero messaggio che l'autrice dà
e che rientra a pieno titolo negli intenti di questo
Ente”.
Il libro, che si inserisce nella "Fantura, fantasie
di natura", ideata da Verdone editore e dalla
Bottega delle Arti, promossa da Federparchi
e coordinata da Dario Franchello, presidente
del Parco del Beigua e autore di alcuni racconti,
grazie anche alla presenza di schede didattiche
illustrate, ha un significativo valore educativo e per
questo è stato inserito nel programma didattico
2012-2013 proposto dal Cea del Parco e rivolto alle scuole del territorio.
La presentazione del libro è avvenuta giovedì 2 agosto nella suggestiva
cornice del Castello San Giorgio, nell'ambito del programma "Notti
al castello" promosso dal Comune della Spezia.
Ha fatto da corollario all'evento anche la proiezione di
bellissime immagini del parco realizzate dal
documentarista e fotografo Valter Torri che nel
suo lavoro ha dedicato molti scatti a questo territorio. |
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●
Escursioni nel Parco del Magra progettate dagli studenti |
Nell'ambito di un progetto regionale 2013-2014
denominato "CostruiAmo una Liguria Verde,
Sicura e per tutti", le scuole di
Sarzana e Vezzano Ligure hanno ideato delle
escursioni all'interno del Parco di
Montemarcello-Magra.
Gli studenti partecipanti al progetto hanno
approfondito l'importanza della biodiversità ed
hanno monitorato la presenza di realtà
produttive, collegate alla tradizione e al
territorio, che svolgono un importante ruolo di
tutela dell'ambiente e della cultura locale.
Sulla base di questi approfondimenti sono stati
ideati tre percorsi a piedi, progettati per far
conoscere a turisti e visitatori la valenza
naturalistica e culturale del territorio e le
aziende che hanno collaborato al progetto. Gli
itinerari sono stati selezionati con l'intento
di far convivere, in modo sostenibile, il
turismo e le biodiversità.
Tutti coloro che parteciperanno potranno
apprezzare meglio le bellezze naturalistiche dei
territori attraversati grazie alle spiegazioni
fornite da una guida ambientale escursionistica. |
Le
vicende del
Ponte della Colombiera |
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Nubifragio del 25 ottobre 2011: il crollo |
Un evento atmosferico di eccezionale portata si è
verificato nella giornata di martedì 25 ottobre 2011
nel Levante ligure e nell'alta Toscana.
Le precipitazioni in alcune aree dello
spezzino e della Lunigiana hanno
raggiunto concentrazioni tali da originare |
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una vera e propria
apocalisse... Il livello dei fiumi Magra e Vara ha subito un
innalzamento record e ad Ameglia il Ponte della Colombiera non ha
retto all'ondata di piena ed è crollato
sotto la furia delle acque. |
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Il 6 luglio 2012 aperta al traffico una
struttura provvisoria |
Le aziende private che hanno operato in regime liberale per
ricostruire il Ponte della Colombiera hanno lavorato veramente a
tempo di record. Dopo 75 giorni dall'entrata in azione dei mezzi
meccanici, la struttura è stata completata con enorme
soddisfazione della popolazione locale. Con un giorno di
anticipo rispetto alla tabella di marcia, il 6 luglio 2012 si è
svolta la cerimonia di apertura durante la quale il sindaco di
Ameglia Umberto Galazzo, alle ore 18:57, ha tagliato il nastro
che ancora chiudeva l'accesso a pedoni e veicoli. |
■ Il 5
novembre 2012 di nuovo chiuso per i lavori definitivi |
Il 5 novembre 2012 il Ponte della Colombiera è stato nuovamente
chiuso al traffico per lo smantellamento del piano stradale
tipo Bailey, affittato ed installato in via
provvisoria, che aveva limitato i disagi della popolazione locale e
salvato la stagione turistica di tutte quelle attività che
gravitano nel comprensorio amegliese.
Nel progetto definitivo la campata centrale sarà mobile e potrà essere spostata
all'occorrenza, con un sistema di argani
e verricelli, per consentire il transito delle imbarcazioni di
grosso tonnellaggio costruite dai cantieri navali a monte del ponte.
Il piano stradale avrà un costo di circa 2 milioni di euro e i
lavori dovrebbero essere completati entro la primavera del 2013. |
■ Il 29
giugno 2013 si torna a transitare su un nuovo ponte |
Con una cerimonia di basso profilo, che non ha visto discorsi
ufficiali, il ponte della Colombiera definitivo è stato
inaugurato sabato 29 giugno 2013. Il compito di tagliare il
nastro per riaprire la struttura alla circolazione è toccato a
Raffaella Paita, assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria.
Il nuovo piano stradale è molto ampio e comprende una pista
ciclabile, separata dalla carreggiata tramite un guardrail.
La colonna dei veicoli che si sono spostati da una sponda all'altra
del Magra è stata aperta da un gruppo di motociclisti.
Tra le prime auto in transito anche una fiammante
Fiat 500 Topolino. |
■
Dal 24 ottobre 2022 ancora lavori per eliminare un difetto
tecnico |
A meno
di dieci anni dalla sua inaugurazione il nuovo Ponte della Colombiera
è già oggetto di una serie di interventi per eliminare un
difetto tecnico strutturale originatosi in fase di costruzione
dell'opera. L'anomalia è stata scoperta durante una delle
ispezioni periodiche alla struttura effettuate da Anas, la quale
ha effettuato delle specifiche indagini magneto termiche.
Da martedì 12 luglio 2022 il transito sul ponte è stato limitato ai soli veicoli
con peso inferiore alle 7,5 tonnellate, esclusi gli autobus destinati
al trasporto pubblico di linea. Dal 24 ottobre è stato attivato
il cantiere per l'esecuzione dei lavori e la circolazione dei
veicoli avviene a senso unico alternato, con regolazione
semaforica. Dal 13 febbraio 2023, per consentire il controllo
dei giunti, è stato interrotto il transito sulla pista
ciclo-pedonale.
A completamento dei lavori si procederà anche ad attivare un
sistema di movimentazione delle campate centrali che potrà
essere gestito da remoto, migliorando così l'efficienza e i
tempi di apertura e chiusura del ponte.
Secondo il programma degli interventi in corso il Ponte della Colombiera
dovrebbe tornare alla normalità entro il 23 luglio 2023 ma il
sindaco di Ameglia Umberto Galazzo si augura che ci possa essere
un aumento dei giorni di lavoro e del numero delle maestranze
affinché il tutto avvenga entro la data del 2 giugno 2023. |
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PRIMO ITINERARIO -
La Tenuta di Marinella |
Percorso storico naturalistico a Marinella di
Sarzana (SP), per osservare residui di dune su
cui crescono, in ambienti umidi, diverse varietà
di piante marittime e l'antico borgo di
Marinella con la sua Fattoria e la Pineta di
pino marittimo e domestico, habitat prioritari
ed unici in tutta la Regione Liguria; |
SECONDO ITINERARIO -
Sulle colline di Castelnuovo Magra |
Percorso ad anello che parte dietro al castello
di Castelnuovo Magra - in località Lavatoi - e
si dirige lungo il torrente Bettigna, corso
d'acqua ricco di mulini e frantoi allineati
lungo un percorso suggestivo, con scorci
naturalistici sorprendenti, per riscoprire la
natura e le antiche tradizioni del territorio.
Lungo il cammino è prevista una visita
all'azienda agricola Ca' de Bruson; |
TERZO ITINERARIO -
Vezzano Ligure, borgo tra storia e natura |
Percorso naturalistico e storico che inizia dal
palazzo comunale e si snoda tra Vezzano Alto e
Vezzano Basso, passando attraverso l'azienda
agricola "Il Giardino", un antico podere del
Settecento con cappella, antico frantoio e
stalle, la cui visita permette di immergersi in
un'atmosfera di altri tempi, riscoprendo antiche
tradizioni ancora fortemente radicate sul
territorio. |
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Lo studio della biodiversità e la gestione degli
ecosistemi |
Il 4 dicembre 2012, presso la Sala Consiliare
del Comune di Sarzana, si è tenuto il Convegno “Il
progetto LIFE P.A.R.C. per la tutela della
biodiversità, il rafforzamento delle aree
protette e le politiche di sistema”. La
giornata, organizzata dal Parco di
Montemarcello-Magra, Regione Liguria,
Provincia della Spezia e Legambiente,
ha costituito l'evento conclusivo di un
progetto, iniziato nel dicembre 2009, che ha
visto la realizzazione di studi ed interventi a
tutela della biodiversità fluviale in alcune
aree dei fiumi Magra e Vara.
Nella mattinata sono intervenuti il relatori del
Parco di Montemarcello-Magra, coordinatore del
progetto, dell'Università di Genova, della
Regione Liguria, della Provincia della Spezia e
di Legambiente che hanno illustrato i risultati
dell'iniziativa.
I lavori sono stati aperti dal Sindaco del
Comune di Sarzana, Massimo Caleo, dal
Presidente di Legambiente Liguria, Santo
Grammatico, e dal Presidente del Parco di
Montemarcello-Magra, Francesco Pisani.
La giornata è stata l'occasione per illustrare
ai partecipanti i risultati ottenuti dal 2009 ad
oggi senza tralasciare le difficoltà incontrate
e le criticità emerse nel corso del progetto.
Il programma ha lasciato ampi spazi per il
dibattito ed in particolar modo nella tavola
rotonda prevista nel pomeriggio si è parlato del
tema del ruolo dei parchi per la
conservazione della biodiversità fluviale.
Vi hanno partecipato figure di rilievo nel
panorama locale e nazionale quali Giulio
Conte (Ambiente Italia), Giampiero
Sammuri (Federparchi), Susanna D'Antoni
(Istituto Superiore per la Ricerca e la
Protezione Ambientale – ISPRA), Renata Briano
(Regione Liguria) e Antonio Nicoletti
(Legambiente).
Seduti al tavolo di discussione anche molti
amministratori provinciali e regionali a cui sta
a cuore la gestione dell'ambiente fluviale e la
conservazione degli ecosistemi.
Ai tanti partecipanti è stata distribuita la
pubblicazione "Le buone pratiche per la
tutela del paesaggio e delle risorse fluviali"
ed altro materiale informativo sulla gestione
della biodiversità. |
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Il Magra monitorato dal WWF nell'ambito di "Liberafiumi" |
Maggio 2010: il WWF
Italia promuove la campagna "Liberafiumi",
nell'ambito della quale il fiume Magra viene
censito insieme ad altri 28 importanti corsi d'acqua
italiani.
Lo scopo dell'iniziativa, come dichiarato da Andrea
Agapito, responsabile del "Programma Acqua"
di WWF Italia e di "Liberafiumi", è quello di
disegnare una vera e propria mappa dello stato di salute
delle aree fluviali, uno strumento aggiornato che può
contribuire a salvare le vene blu del nostro Paese. |
Seicento volontari
scendono in campo per indagare sullo stato
delle fasce fluviali e ripariali delle zone di esondazione,
per valutarne lo stato e avanzare proposte per la
loro tutela, rinaturazione e valorizzazione.
Censimento anche per le zone umide circostanti,
le aree boschive, le zone agricole, i manufatti
e le abitazioni, le cave, i depositi e le
discariche, l'artificializzazione delle sponde
ed altri aspetti che consentiranno una visione
completa delle aree controllate. |
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Confluenza del Magra col torrente Bagnone |
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Oltre al fiume Magra, sono oggetto
di studio anche Adda, Piave,
Tagliamento, Arno,
Tevere, Volturno, Ofanto,
Agri, Ippari, Rio Mannu,
solo per citarne alcuni, che vengono
accuratamente fotografati. I dati raccolti
saranno elaborati con sistema GIS (Geographic
Information System), attraverso il quale prenderà
forma una carta topografica riepilogativa di quanto
riscontrato in loco.
Oggi la tutela e riqualificazione dei fiumi è
fondamentale per migliorare la difesa dalle alluvioni,
ridurre le situazioni di siccità, ripristinarne la
capacità autodepurativa per migliorarne la qualità;
inoltre è indispensabile salvaguardare gli ecosistemi
fluviali per la loro grande ricchezza di specie
attualmente gravemente a rischio. Nell'Anno della
Biodiversità il WWF si concentra su un habitat di cui
spesso si conosce poco e soprattutto sulle comunità ittiche, i
pesci, la maggior parte dei quali a rischio di
estinzione anche a causa dell'immissione di specie
aliene come il "siluro".
I dati raccolti su 600 Km di sponde verranno resi
noti alla vigilia della "Conferenza Nazionale
sulla Biodiversità" promossa dal
Ministero dell'Ambiente alla fine di maggio e nel
prossimo autunno verrà presentata la proposta operativa
per la tutela e gestione dei nostri fiumi.
All'iniziativa hanno partecipato anche gli studenti
iscritti a Repubblica@scuola, in qualità di
giovani reporter. I ragazzi delle scuole medie inferiori
e superiori hanno potuto seguire nelle loro regioni il
monitoraggio e scrivere, da inviati, in riferimento ad
una giornata a diretto contatto con la natura e sulle
azioni che è necessario mettere in campo per la sua
tutela. |
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Linee elettriche interrate e tele-rilevamento degli incendi |
Il Dipartimento territoriale
Rete Piemonte e Liguria di Enel, nell'intento di
razionalizzare e migliorare il servizio elettrico nella
zona del Parco, ha recentemente provveduto
all'interramento di alcune linee in "media tensione"
nell'area tra l'Orto Botanico e la località
Zanego. L'intervento, realizzato col beneplacito
dell'Ente Parco e della Provincia della Spezia, ha visto
l'abbattimento di alcuni tralicci (comprese le basi in
cemento) e prevede la costruzione di due cabine di
trasformazione seminterrate. I manufatti si mimetizzano
perfettamente con l'ambiente circostante perchè vengono
ricoperti da vegetazione ed arbusti. E' il primo passo
per ridurre drasticamente l'impatto estetico ed
ambientale dei tralicci (salvaguardando molte specie
arboree) e nel contempo consentire anche una più
efficiente alimentazione delle utenze di zona con
tracciati meno invasivi. Prevista anche l'installazione
di sistemi di rilevamento a distanza degli incendi,
inserita in un piano che mira a controllare aree
boschive di Liguria e Toscana. |
●
Pista ciclabile e ippovia per collegare le Apuane a
Ventimiglia |
Nell'ambito del Progetto
Integrato dei Parchi e dell'Alta Via dei Monti Liguri,
la Regione Liguria ha stanziato fondi FAS (aree
sottoutilizzate) per il completamento di una pista
ciclabile da Bocca di Magra a
Fiumaretta e la realizzazione di una
ippovia che metterà in comunicazione la Toscana con
tutti i parchi liguri, sino al confine francese.
L'inizio dei lavori è previsto per
ottobre 2009. Il percorso equestre sarà |
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Alta
Via M. Liguri: il Valico dei Solini |
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realizzato a stralci. Partirà alla base delle
Alpi Apuane (collegando
l'"Ippovia Toscana"), proseguirà lungo la sponda del
torrente Betigna (comune di
Castelnuovo Magra) per poi risalire il Parco del Magra fino
a Bolano.
Dal comune della Bassa Val di Vara si innesterà con l'Alta Via dei
Monti Liguri per raccordarsi infine con il Progetto
Integrato Liguria-Piemonte dell'"Ippovia del Genovesato". |
Il circuito ciclo-pedonale, che unirà Bocca di Magra a
Fiumaretta attraverso il ponte
della Colombiera, verrà completato.
Attualmente devono ancora essere realizzati gli ultimi 2 Km,
dal ponte fino alla foce, sulla sponda sinistra del Magra.
Il progetto
prevede anche il consolidamento delle sponde del fiume,
per via di un tratto a sbalzo, e la pista ciclabile si
congloberà con le opere di sicurezza idraulica messe in
atto dalla Provincia.
Il quadro generale della nuova progettualità del
Sistema Regionale dei Parchi e dell'Alta Via dei Monti
Liguri prevede interventi finanziabili attraverso
diversi canali, europei, statali e regionali. Lo scopo è
quello di integrare la rete ligure di fruizione strutturata intorno
all'Alta Via dei Monti Liguri
alle Aree Protette, quali ambiti di eccellenza
per la qualità dell'ambiente; la promozione di un
turismo sostenibile e la fornitura di servizi,
sviluppando anche le connessioni con le regioni
confinanti, italiane e francesi. Il tutto attraverso la
conservazione e, ove sia necessario, anche la
riqualificazione dell'ambiente e il sostegno
socio-economico delle comunità più svantaggiate
dell'interno. |
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Come si vedono Bibola e le Alpi Apuane dall'Alta Via dei Monti Liguri |
Fonti: |
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Guida al Comune di S.Stefano di Magra e Carta del territorio del
Comune di S.Stefano di Magra -
Noana Editrice; |
Comunicati stampa del Parco di Montemarcello Magra-Vara; |
Centro Studi Fiumi - Parco di Montemarcello Magra-Vara; |
Regione Liguria;
Il Secolo XIX; |
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RAI - TG3 della Regione Liguria; |
Lunigiana Ignota di Carlo Caselli (Il viandante) - Arnaldo Forni Editore (BO) |
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