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Archivio
di grandi eventi
nazionali ed internazionali,
inchieste, reportages su
quotidiani e riviste celebri |
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FINESTRE APERTE
SUL TERRITORIO |
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GENOVA
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Il
capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
d'Europa. Nel 2004 è stata la
"Capitale Europea della Cultura"... |
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EUROFLORA |
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In
primavera, ogni 5 anni,
alla Fiera di Genova va in scena
lo spettacolo dei fiori per eccellenza.
I giardini più belli del mondo... |
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VIA FRANCIGENA |
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Col
Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
in segno di pentimento... |
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PARCO DEL MAGRA |
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A Gennaio 2008 il Parco Naturale
Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa... |
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GOLFO DELLA SPEZIA |
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Tra la punta
di Portovenere e il Capo Corvo si apre una delle più
profonde insenature di tutto il litorale occidentale
italiano, declamata nei versi di illustri poeti e nella
quale è incastonata La Spezia, città sede di porto
militare e mercantile, che oggi è anche punto di
attracco per le navi da crociera... |
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LE CINQUE TERRE |
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Cinque
borghi marinari il cui destino è sempre stato
storicamente legato alla terra e all'agricoltura
piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della
Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i
Patrimoni Mondiali dell'Umanità... |
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LA VAL DI MAGRA |
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Nobili,
vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena.
Culture differenti per storia e tradizioni,
nei secoli, si sono sovrapposte
e hanno permeato il territorio con
i segni del loro passaggio... |
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LA VAL DI VARA |
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La
"Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
produzioni agricole ottenute con
metodi antichi e naturali.
Varese Ligure nel 1999 è stato il
1° comune ecologico d'Europa... |
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LA LUNIGIANA |
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La
"Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e
perfettamente conservati... |
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Fotografie © GIOVANNI MENCARINI |
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CARRARA
Città di scultori e Belle Arti |
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Blocco Notes |
La capitale mondiale del marmo |
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I cartelli turistici presenti sul
territorio comunale sono abbastanza eloquenti nell'indicare la città
di Carrara come la capitale mondiale del marmo. Il suo nome
deriva da "Kar" che significa "pietra".
Carrara è oggi una città dai contorni inconfondibili, da sempre
legata a doppio filo con la lavorazione del marmo: da una
parte percepita come fonte di ricchezza e prestigio, d'altra odiata
per le infinite serie di dolori causati dall'estrazione della
materia prima.
Chiese, palazzi, fontane, piazze e monumenti tributano un doveroso
omaggio alla candida roccia calcarea, le cui venature ne segnano il
profilo edilizio e l'arredo urbano, soprattutto in
relazione alle ristrutturazioni operate nel Cinque-Seicento dai componenti della famiglia
Cybo-Malaspina.
Prima della costruzione di Piazza Alberica, la Piazza del Duomo
costituiva il cuore dell'antico borgo di Carrara. Veniva chiamata "Piazza
Drent" ("drent" in dialetto locale sta per "dentro") perché si
trovava all'interno della prima cinta muraria medievale
Caratteristico è il Duomo,
costruito in stile romanico nell' XI secolo e poi ristrutturato ed
ampliato a più riprese. La chiesa è dedicata a Sant'Andrea Apostolo,
patrono della città. Nel Trecento assunse la
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forma attuale, mediante la costruzione della
parte superiore in stile gotico.
Presenta un bellissimo portale ed un rosone in marmo
finemente ricamato (vedi foto a lato), chiamato comunemente "la
ruota" per un riferimento all'antico stemma
cittadino. Secondo molti esperti è "la ruota" più artistica e più
bella |
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CARRARA - Il rosone del Duomo |
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al mondo.
Il rosone è il simbolo ufficiale di Carrara Città Creativa Unesco
e ricorda le ruote dei carri, trainati da buoi, con i quali, in
tempi andati, i pesanti blocchi di marmo venivano trasportati a valle.
Il Repetti, nel
suo "Dizionario Geografico, Fisico
e Storico della Toscana" indica il Duomo di
Carrara (Chiesa Collegiata) da visitarsi assolutamente per lo
studio dell'arte.
Le amorevoli e secolari opere di abbellimento e completamento volute
dai carrarini hanno reso la cattedrale il più ammirabile gioiello
artistico della città.
Al centro di Piazza del Duomo c'è la "statua del Gigante",
un'opera commissionata dai genovesi per celebrare le gesta
dell'ammiraglio
Andrea Doria.
L'imponente scultura, dovuta a Baccio Bandinelli,
rappresenta il principe nelle vesti del dio Nettuno.
L'opera rimase però incompiuta per i numerosi dissidi che
intervennero tra l'artista e i committenti i quali non vollero più
ritirarla.
Nel 1563 il suo destino passò nelle mani di Alberico I il
quale la utilizzò per trasformarla in una fontana atta ad
impreziosire la piazza.
Nel 1557 Piazza Alberica diventa
il cuore della nuova città immaginata dal giovane regnante Alberico I Cybo Malaspina, dal quale
prende anche il nome. In epoche precedenti questo vasto spiazzo
ospitava il mercato del bestiame, la "Platea Porcorum",
ovvero il mercato dei maiali. Nella nuova concezione urbanistica
assume le vesti di una grande area destinata alla vita pubblica dove
si affacciano i palazzi edificati dalle più importanti famiglie
nobili e borghesi della città. Il marmo è presente ovunque,
dai dieci grandi rettangoli della pavimentazione fino alle facciate
degli edifici più prestigiosi.
Il primo ad essere costruito era stato Palazzo
Diana delle Logge,
appartenente alla famiglia Diana, uno dei principali simboli
cittadini dell'aristocrazia del marmo. Un altro stabile di loro
proprietà è collocato in Piazza delle Erbe
e presenta un elegante portale in marmo costituito da due pilastri
con figure di mori che tengono sulla testa un guanciale.
Il Palazzo Del Medico aveva
invece ospitato il Canova durante la sua sosta
a Carrara. Il nome del fabbricato origina dai Del
Medico che erano i più grandi proprietari di cave e i fornitori del
marmo pregiato che serviva alla Fabbrica di San Pietro oltre che
alle corti e agli aristocratici di tutta Europa.
Nella parte centrale di Piazza Alberica si trova il Monumento a Beatrice d'Este in veste di Minerva.
L'opera, inaugurata nel 1826, è dovuta a Pietro Fontana ed altri scultori carraresi.
Per quanto riguarda altra edilizia civile, è
d'uopo menzionare il rinascimentale Palazzo Rosso la cui
costruzione iniziò nel 1771 al fine di adibirlo a sede
dell'Accademia di Belle Arti (vedi note più sotto). |
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● Illustri scultori che hanno lavorato a Carrara |
Statue e monumenti in marmo bianco che si
ammirano in moltissime città italiane e straniere, ornamenti
di chiese e palazzi famosi, sono spesso opera di scultori di
Carrara o anche di scultori italiani e stranieri
che appresero l'arte dello scalpello nei laboratori, nelle
botteghe, nei prestigiosi studi creati da intraprendenti
famiglie e diretti da esperte maestranze della città apuana.
Uno di questi fu
Pietro Tacca, nato nel 1577 e morto a Firenze nel
1640, allievo e successore del Giambologna. Sue opere
celebri sono, tra l'altro, i "Quattro
Mori" del monumento a Ferdinando I (Livorno),
il colossale monumento equestre a Filippo IV (Madrid,
Piazza d'Oriente), il popolare "Porcellino",
ovvero la fontana bronzea col cinghiale delle Logge del
Mercato Nuovo di Firenze.
E' difficile però dire quanti blocchi di marmo estratti
dalle cave |
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CARRARA - La fontana di Piazza Gramsci |
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di Carrara sono poi diventati delle opere d'arte
di celebri firme. A scegliere i marmi e a lavorarli direttamente
sono andati: Iacopo della Quercia, Giovanni Pisano, i
Civitali, l'Ammannati, Tiziano Aspetti,
Baccio Bandinelli, il grande
Michelangiolo, |
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il Giambologna, il Canova e tanti
altri artisti del passato.
Vanno citati anche gli antichi scultori carraresi: oltre al Tacca i
Baratta, i
Calamec,
Cattaneo Danese e quelli che li
seguirono nel tempo e il cui elenco richiederebbe molto spazio. E'
innegabile inoltre che imperatori ed imperatrici, re e regine,
principi e principesse, pontefici e cardinali, condottieri,
scienziati, letterati... all'apice della loro carriera sono passati
in effigie marmorea da Carrara.
Un bassorilievo, un busto, una statua equestre, un monumento lo
hanno certamente avuto e queste sculture sono sparse in tutto il
mondo. |
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Michelangelo e le cave di marmo apuane |
Michelangelo
era solito dire che eliminando dal marmo ciò che é
superfluo, liberava la forma perfetta che già vi era contenuta per
dare vita alla scultura: "Non ha l'ottimo
artista alcun concetto/ Ch' un marmo solo in se
non circoscriva/ Col suo soverchio, et solo
à quello arriva/ La man, che ubbidisce all'intelletto".
Il Maestro si recava spesso sulle Alpi Apuane, nelle zone di
Carrara e dell'Alta Versilia per scegliere personalmente la
materia prima con cui realizzare le sue opere.
Agli inizi del 1500 infatti
era a Carrara che Michelangelo si
recava per scegliere il marmo bianco sul
quale lavorare. Successivamente, a seguito del lodo di
Papa Leone X che assegnò nel 1513 il possesso del Capitanato
di Pietrasanta a Firenze, |
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i Medici decisero di estrarre i marmi dai
propri territori versiliesi, penalizzando quindi Carrara.
Le cave di Carrara in realtà consentivano un più facile accesso
all'estrazione mentre quelle dei monti sopra Pietrasanta presentavano
molte difficoltà e non disponevano dell'esperienza delle maestranze carrarine. |
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SERAVEZZA - La fontana Michelangelo |
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Michelangelo però, incaricato della realizzazione del progetto
della chiesa di San Lorenzo a Firenze, si vide costretto
ad interrompere l'antica dipendenza da Carrara e trasferire
le sue scelte di materiale nell'Alta Versilia. A Seravezza, la Fontana
Michelangelo Buonarroti (vedi foto sopra) è stata eretta per
ricordare il periodo in cui l'artista frequentava le cave
locali, tra il 1518 e il 1520. |
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L'Accademia di Maria Teresa Cybo |
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L'Accademia di Belle Arti di Carrara è una delle scuole più antiche e
mantiene alto da tempo il suo prestigio di attivissimo centro
didattico e culturale in materia di marmo. L'atto di fondazione
ufficiale fu siglato nel 1769 da
Maria Teresa Cybo, duchessa di
Massa e principessa di Carrara, moglie di
Ercole Rinaldo d'Este, duca di Modena. La nobildonna era
già stata promulgatrice degli statuti di un'Accademia in Carrara
nell'aprile del 1757 che prevedeva l'insegnamento delle arti
pittura, scultura e architettura. Nel 1771 la duchessa fece iniziare
tra via dell'Arancio e via del Plebiscito la costruzione del Palazzo
Rosso, su progetto affidato a Filippo del Medico,
che avrebbe ospitato la scuola e sul quale una lapide ricorda la
posa della prima pietra ("VI Kalendas
Junii MDCCLXXI"). Nel 1781 Maria Teresa istituì anche
una tassa sui marmi per finanziarne i costi. |
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Palazzo Rosso |
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La scuola nacque quindi per essere esplicitamente legata al commercio
dei marmi, per promuovere lo sviluppo di una fitta rete di rapporti
con il mondo produttivo, in particolare con quello dell'artigianato
locale.
Il Palazzo Rosso aveva perciò delle funzioni "non nobili" ad
esclusione della Sala della Minerva che, con tutta probabilità,
doveva avere la funzione di rappresentare la gloria della Sovrana e
di esporre le opere degli allievi o dei professori dell'Accademia |
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in un ambiente pubblico di rappresentanza, a
diretto contatto con lo spazio urbano.
Valenti artisti furono chiamati ad insegnare l'arte della scultura
ai giovani allievi e l'istituzione crebbe ancora d'importanza sotto
il governo di Elisa Baciocchi,
che nel 1815 decise di darle una sede più ampia e prestigiosa, trasferendola
nel Palazzo Principesco attiguo al Castello dei Malaspina
e istituendo anche un Pensionato di scultura.
Palazzo Rosso oggi è una struttura alta circa 20 metri fuori terra,
composta di 4 piani, e sostanzialmente costituita da due corpi di
fabbrica: la parte nobile che costituiva il blocco originario e una
superfetazione laterale di collegamento del corpo di fabbrica con la
stecca edilizia costruita in tempi successivi.
Dal 1860 Palazzo Rosso assunse le funzioni di "casa comunale",
restando sempre una struttura con uno status non nobile. Al piano
terreno i locali rimasero destinati al solo uso di magazzino.
Il "Palazzo del Comune", come veniva menzionato nelle antiche guide
cittadine, diventò la sede naturale per il collocamento dello stemma
comunale e, nel 1877, della lapide commemorativa dei sedici giovani
carrarini caduti combattendo nelle guerre d'Indipendenza.
Le fattezze attuali dello stabile risalgono al 1879 quando fu
ampliato e ristrutturato per opera dell'ingegnere comunale Telesforo
Simonetti il quale ne sopraelevò la struttura di un piano e vi
inserì una nuova serie di finestre trabeate. Anche la sua superficie
subì delle modifiche: la parte bassa venne infatti rivestita in
marmo, con apertura di una porta, e il restante intonaco fu
ritinteggiato con un tono di colore che ne determinò l'appellativo
di Palazzo Rosso. |
Eventi artistici a Carrara e dintorni |
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White Carrara 2025 - Design Here and
... |
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Design Here and Now
è il tema di White Carrara 2025 per celebrare il design del
marmo in città con mostre, installazioni, talk, eventi e visite guidate
nel centro storico di Carrara che, per l'occasione, si trasforma in
un dinamico spazio espositivo e laboratorio creativo a cielo
aperto... |
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White Carrara 2024 - Design is Back |
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L'evento è una
galleria all'aria aperta che vede, da un lato, la presentazione
di alcuni progetti realizzati nel tempo nei laboratori cittadini
e, dall'altro, si concentra sulle nuove proposte di designer
contemporanei... |
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White Carrara 023 Still Liv(f)e |
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Nel 2023 gli
organizzatori hanno giocato sul tema della trasformazione dal blocco non
lavorato (Still Life) alle varie forme della scultura contemporanea (Still
Alive). In esposizione c'erano i lavori di 8 scultori riconosciuti sulla
scena italiana ed internazionale... |
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White Carrara Downtown 2021 |
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L'evento è stato
dedicato alle eccellenze artistiche, culturali e culinarie della
città toscana. Verso la fine di luglio, nel centro storico si
è aperto un percorso museale urbano, caratterizzato da mostre,
installazioni, laboratori aperti al pubblico, eventi musicali, teatro... |
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Simposio di scultura in Piazza Duomo |
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In Piazza Duomo a
Carrara, a fianco della casa ove soggiornò varie volte il grande
Michelangelo, si svolge ogni anno un simposio di scultura a mano
al quale partecipano una diecina di artisti provenienti da ogni
parte del mondo... |
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Simposio di scultura ad Avenza |
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In Piazza Finelli ad
Avenza si svolge un simposio di scultura che vede
protagonisti alcuni studenti dell'Accademia di Belle Arti di
Carrara. E' la stessa scuola che lo organizza per promozionare
il tracciato della Via Francigena tra Carrara e Massa... |
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TORANO Notte e Giorno |
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A
Torano, borgo di cavatori tra i più tipici
delle Alpi Apuane, nel mese di agosto si
vive la magia di una festa che vede
coinvolti artisti italiani e stranieri, con
un corollario di eventi musicali, spettacoli
e serate speciali dedicate alla degustazione
dei piatti tipici locali... |
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Fortitudo mea in coloris |
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A Carrara, nei
giorni del 30 e 31 luglio 2011, vari artisti che si dedicano
alla Street Art hanno coperto con le loro creazioni una
superficie di circa 120 mq in Via Donati, località stadio. Per
l'occasione è stato rivisitato il celebre motto cittadino
"Fortitudo mea in rota"... |
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Negli anni a seguire l'edificio continuò ad avere un ruolo centrale
nella vita della città. Rimase sede del Palazzo Municipale
fino agli anni '60 del secolo scorso per poi diventare
Biblioteca Civica e continuare ad ospitare alcuni uffici comunali.
Nel 2011 è stato dichiarato inagibile ma nel 2025 è tornato al
centro di un importante progetto di recupero. Gli interventi
consistono in opere di restauro architettonico e strutturale per
preservarne l'identità e renderlo nuovamente fruibile ed accessibile
a tutti i cittadini.
Con il restauro della Sala Minerva si intende recuperare
l'originaria impostazione di Palazzo Rosso, come emblema pubblico
rappresentativo della città, mediante una serie di scelte
progettuali atte a riproporre la sua sontuosa bellezza.
Sul Palazzo Giallo, di qualità inferiore e maggiormente gravato da
modifiche ed alterazioni, viene concentrata una serie di
accorgimenti funzionali e tecnologici atte a supportare le nuove
funzioni che il compendio dovrà accogliere, risolvendo così gli
aspetti di sicurezza (nuova scala ant'incendio) sia tecnologici
(corpi servizi "incolonnati"). |
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La moderna Accademia di Belle Arti |
L'Accademia di Belle Arti di Carrara possiede
un notevole patrimonio di sculture, quadri, reperti archeologici, una
ricchissima biblioteca e numerose aule per l'insegnamento della
scultura, del disegno, della pittura, dell'anatomia, della storia
dell'arte, dell'incisione e del restauro.
L'Accademia è sempre stata considerata una delle migliori
istituzioni del genere. Viene frequentata da studenti che provengono da
ogni parte del mondo ed è una fucina di innovative produzioni artistiche,
grazie alla presenza di prestigiosi docenti.
Oggi l'Accademia è compresa nel comparto universitario nel settore
dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica. Rilascia
diplomi accademici di primo livello (laurea), di secondo livello
(laurea magistrale) ed aderisce al progetto Erasmus.
L'Accademia di Belle Arti di Carrara ha sede in un edificio ricco di
storia e composto da due nuclei principali. Il primo e più antico si
trova nella parte ad est ed è costituito dall'antica "Rocca"
risalente al 1187. ll castello, ampliato più volte, verso la fine
del secolo XIV faceva parte del sistema difensivo della valle
insieme al castello di Moneta e la Rocca di Avenza, oltreché essere
la dimora di Guglielmo Malaspina dello "Spino Fiorito", principe di
Fosdinovo.
Nel secolo XVI alla primitiva rocca fu aggiunto, sul lato Sud, un
corpo di fabbrica voluto da Alberico Cybo Malaspina che poi venne
portato a termine dal nipote di questi, Carlo I. Il Palazzo del
Principe presenta uno stile severo e monumentale ed appare
raccordato all'antica rocca da un elegante transetto con colonne e
bifore che sormontano il portale d'ingresso principale
dell'Accademia dal lato di Via Roma. |
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Il monumento al Mazzini in Piazza dell'Accademia |
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Il Palazzo del
Principe (vedi foto qui sopra), che oggi
è sede dell'Accademia, delimita parte dell'omonima
piazza che in tempi remoti era l'estremo sud-est del
primo nucleo urbano di Carrara. Oltre
all'antichissima "Rocca", posta nel punto più alto
dell'area abitata, essa ospitava l'antica Porta a
Mare. Nel corso dei secoli successivi la cornice
della piazza si precisò e modificò in modo
sensibile. A partire dal XIII secolo cominciarono a
sorgere residenze di sicuro valore architettonico.
Vennero in seguito costruiti il Palazzo del Principe
e la Chiesa del Carmine. L'ultimo elemento aggiunto,
in ordine di tempo, è stato il monumento al
Mazzini, inaugurato il 25 settembre 1892 con una
solenne cerimonia della quale l'oratore ufficiale fu
Giovanni Bovio, uno degli uomini politici e di
cultura più popolari allora in Italia.
Piazza dell'Accademia offre tuttora un colpo
d'occhio veramente magnifico delimitata com'è
dai due palazzi che in tempi diversi accolsero
l'Accademia di Belle Arti, dalla Chiesa del Carmine
e da varie residenze signorili.
La Chiesa del Carmine era già citata nel 1596 nella
relazione dei Benefizi ecclesiastici. L'edificio fu
costruito su un terreno, posto davanti all'antica
"Porta a Mare", che il 30 dicembre del 1587 Alberico
I Cybo Malaspina aveva donato ai padri carmelitani.
La chiesa è intitolata alla Beata Vergine del monte
Carmelo ma più comunemente viene detta "del
Carmine". |
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La Biennale Internazionale di Scultura |
Alla "Biennale Internazionale di Scultura"
di Carrara gli autori invitati non si limitano a produrre opere per la
manifestazione ma piuttosto, veri ospiti della città, trascorrono
qualche giorno in centro a visitare laboratori, cave e altri luoghi
tipici; oppure assaggiano, anche fuor di metafora, i sapori pungenti
di questa terra in cerca di momenti di ispirazione autentica...
La mostra è un unicum in tutto il panorama nazionale. Lontana
dall'idea di un progetto pre-confezionato, la Biennale è concepita
infatti come un evento permanente in continua evoluzione, punto di
riferimento imprescindibile per la cultura sul territorio. |
Sono stati consultati:
Album delle Apuane
- a cura di Giorgio Batini -
Poligrafici Editoriale S.p.A. e Stampa locale;
Ufficio Stampa
de "APT - Massa Carrara" -
Ufficio Stampa de
"Con-vivere Festival";
QN - La Nazione
- "Spettacoli Toscana-Liguria";
VIAGGITALIA
- Tuttotoscana - Editore Legenda srl;
Segnaletica turistica per il recupero di Palazzo Rosso a
Carrara;
Segnaletica turistica del Comune di Carrara. |
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Close Up |
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Fotografie, eventi, turismo,
storia e news del territorio... |
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Manuale
del cicloturista |
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Per la realizzazione
delle immagini presentate in questo sito gli spostamenti sul
territorio della Lunigiana storica sono stati effettuati con una
bicicletta. In questa piccola guida sono state perciò condensate
varie esperienze logistiche e tecniche derivanti dall'utilizzo
turistico di questo mezzo di locomozione... |
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Itinerario cicloturistico
verso Carrara e Colonnata |
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Si tratta di un
percorso mare-monti che presenta pochi punti in comune tra
andata e ritorno. Dal litorale toscano si raggiungono le
Alpi Apuane del versante di Colonnata, borgo rinomato in tutto
il mondo per il suo prelibato lardo, dove si tocca la massima
altitudine della giornata. E' un viaggio storico-culturale
che consente di apprezzare tante particolarità e curiosità
relative al mondo del marmo e dei cavatori... |
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Itinerario cicloturistico sui
monti del versante di Vinca |
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Prima di inerpicarsi verso
le montagne si attraversa parte della Valle del Lucido. Il punto
più alto si raggiunge a Vinca, amena località posta a poco più di
800 metri sul livello del mare e sovrastata dai monti Sagro e Pizzo
d'Uccello. Il percorso non presenta particolari difficoltà, eccetto
gli ultimi 4 chilometri di salita nel Vallone della Canalonga,
dove le pendenze non scendono sotto il 10%... |
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Carta della Lunigiana Storica
Una cartina con note mostra il
territorio, un tempo abitato dai
bellicosi Liguri Apuani, da dove parte questo sito... |
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La natura delle Alpi Apuane
Le Alpi Apuane sono il territorio più
singolare e prezioso delle province di Massa Carrara e
Lucca. Rappresentano un biglietto da visita di
grande prestigio in campo naturalistico,
anche a livello internazionale. Il loro nome
deriva dall'antico popolo che le abitò in
epoca preromanica: i Liguri Apuani... |
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Alpi Apuane (2)
Il Vallone della Canalonga
La lizzatura del Monolite
Cava dei Fantiscritti
Lizzatura storica ai Ponti di Vara |
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Alpi Apuane (3)
Il Marmo di Luni
Gabriele D'Annunzio
nella valle di Colonnata
Le segherie Walton |
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Alpi Apuane (4)
La ripida «Via Vandelli»
La Ferrovia Marmifera
Quando i Cavatori di Carrara
salvarono il sito egiziano
di Abu Simbel
Bandiera USA da record
realizzata in marmo |
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Alpi Apuane (5)
La strada panoramica che da Massa porta al Passo del Vestito
L'acqua delle Terme di San Carlo
L'Orto Botanico
di Pian della Fioba
Minerali rari e/o sconosciuti
La Fiera Marmi-Macchine
di Carrara |
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Alpi Apuane (6) |

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Alpi Apuane (7)
Antiche tecniche per l'estrazione
e il trasporto dei marmi
I buoi dalle lunghe corna,
signori delle strade del marmo
I bastimenti a vela per il trasporto
dei blocchi di marmo via mare |
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Lago di Gramolazzo
E' un bacino artificiale della Garfagnana costruito negli anni
'50 del XX secolo. Sulle sue dolci sponde sono state ricavate
alcune spiagge atte alla balneazione. Per questo motivo e per
altre strutture ricettive che esistono in zona è diventato una
meta molto ambita dai turisti... |
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La Ferrovia Aulla-Lucca
I primi progetti di
questa linea non elettrificata risalgono al 1850,
quando si pensava di collegare Lucca a Reggio Emilia.
Venne ufficialmente aperta
il 21 marzo del 1959 e oggi alla modernità delle automotrici
"Swing" unisce, ogni tanto, il fascino dei treni d'epoca
e delle sbuffanti locomotive a vapore... |
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