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Finestre fotografiche su Liguria e Toscana

La Lunigiana

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  IL FOTOGRAFO del dicembre 1980 (Edizione straordinaria) - Terremoto, immagini di una catastrofe

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Archivio di grandi eventi
nazionali ed internazionali,
inchieste, reportages su
quotidiani e riviste celebri

 

FINESTRE APERTE
SUL TERRITORIO

Elenco puntato - Genova  GENOVA

Il capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
d'Europa. Nel 2004 è stata la
"Capitale Europea della Cultura"...

Elenco puntato - Euroflora  EUROFLORA

In primavera, ogni 5 anni,
alla Fiera di Genova va in scena
lo spettacolo dei fiori per eccellenza.
I giardini più belli del mondo...

Elenco puntato - Via Francigena  VIA FRANCIGENA

Col Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
in segno di pentimento...

Elenco puntato - Parco del Magra  PARCO DEL MAGRA

A Gennaio 2008 il Parco Naturale
Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa...

Elenco puntato - Golfo della Spezia  GOLFO DELLA SPEZIA

Tra la punta di Portovenere e il Capo Corvo si apre una delle più profonde insenature di tutto il litorale occidentale italiano, declamata nei versi di illustri poeti e nella quale è incastonata La Spezia, città sede di porto militare e mercantile, che oggi è anche punto di attracco per le navi da crociera...

Elenco puntato - Le Cinque Terre  LE CINQUE TERRE

Cinque borghi marinari il cui destino è sempre stato storicamente legato alla terra e all'agricoltura piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni Mondiali dell'Umanità...

Elenco puntato - La Val di Magra  LA VAL DI MAGRA

Nobili, vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena. Culture differenti per storia e tradizioni, nei secoli, si sono sovrapposte e hanno permeato il territorio con i segni del loro passaggio...

Elenco puntato - La Val di Vara  LA VAL DI VARA

La "Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
produzioni agricole ottenute con
metodi antichi e naturali.
Varese Ligure nel 1999 è stato il
1° comune ecologico d'Europa...

Elenco puntato - La Lunigiana  LA LUNIGIANA

La "Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e perfettamente conservati...

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Argomenti in primo piano,
news, eventi e storia del territorio

SBANDIERATORI di FIVIZZANO - Schieramento ad inizio esibizione

Gruppo Storico di Fivizzano
Gli Sbandieratori di Fivizzano hanno iniziato la loro attività nel 1972 sotto il patrocinio della Pro Loco. Nel 1983 si è costituita un'associazione indipendente che ha preso il nome di Gruppo Storico Fivizzano. Attualmente è composta da circa 90 elementi che sono suddivisi in varie attività tra le quali spicca appunto quella degli Sbandieratori...

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SIMPOSIO LUNENSE A FIVIZZANO - L'artista Valerio Neri al lavoro sulla sua testa di cavallo

Simposio Lunense a Fivizzano
E' un manifestazione di scultura alla quale partecipano artisti nazionali ed internazionali. Per l'occasione la città si trasforma in una bottega d'arte a cielo aperto alla quale fanno da corollario convegni, spettacoli, concerti, con la presenza di vari ospiti illustri...

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Festa del Libro e dei Fumetti
A Montereggio di Mulazzo
tutte le piazze e le strade
sono intitolate ad un editore. Il borgo infatti è universalmente conosciuto come "Il paese dei librai". Dal 2020 vi si svolge anche un festival dedicato ai fumetti che coinvolge vari protagonisti del mondo della nona arte...

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Il Premio Bancarella
Sintesi di una passione
per il libro che dura a
Pontremoli da oltre 5 secoli.

Elenco puntato - Il Premio Bancarella

Storia di stampatori e librai
In Lunigiana i primi libri con la tecnica a caratteri mobili vengono stampati nel 1471 quando Jacopo da Fivizzano mette al torchio
una decina di titoli.

Elenco puntato - Storia di stampatori e librai

Castelli in Lunigiana
In Italia, la Lunigiana possiede
la più alta concentrazione
di antichi castelli...

Elenco puntato - Castelli in Lunigiana

Acque minerali e termali
Sul territorio che anticamente faceva parte della Lunigiana storica ci sono moltissimi punti di sbocco di sorgenti naturali che hanno vita autonoma rispetto agli acquedotti pubblici...

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La Ferrovia Aulla-Lucca
La città di Fivizzano è servita attraverso le stazioni di Rometta e Gassano, distanti pochi chilometri.
I primi progetti di questa linea non elettrificata risalgono al 1850, quando si pensava di collegare Lucca a Reggio Emilia. Venne ufficialmente aperta il 21 marzo del 1959 e oggi alla modernità delle automotrici "Swing" unisce, ogni tanto, il fascino dei treni d'epoca e delle sbuffanti locomotive a vapore...

Elenco puntato - La Ferrovia Aulla-Lucca

Carta della Lunigiana Storica
Una cartina con note mostra il
territorio, un tempo abitato dai
bellicosi Liguri Apuani,
da dove parte questo sito...

Elenco puntato - Carta della Lunigiana Storica
 
 
 
 
Fivizzano Titolo di testa - Fivizzano, disfida arcieri   disfida arcieri

Tradizioni

Morfologia

Liguri Apuani

Alpi Apuane

Antiche ricette

Miele DOP

Prodotti naturali

FIVIZZANO - La Piazza Medicea durante la Disfida e il Palio portato nelle vie cittadine durante il corteo storico pre gara / (© Giovanni Mencarini)

La Disfida degli Arcieri di Terra e di Corte

  

 

 

  FIVIZZANO - Il corteo del Gruppo Storico transita sotto la Porta Verrucolana / (© Giovanni Mencarini)  

Il corteo storico

 

  

CENNI STORICI SULLA COMPETIZIONE
La "Disfida degli Arcieri di Terra e di Corte" rievoca una competizione avvenuta nel 1572 tra gli arcieri di Terra (cioè il nucleo urbano) e quelli di Corte (ossia dei villaggi intorno al borgo), che è stata tramandata da un certo Frate Tommaso da Fivizzano, dell'ordine eremitano di Sant'Agostino.
La festa inizia la sera del sabato con la presentazione delle armi al Capitano delle Bande che, prestato giuramento, assegna l'ordine di tiro agli arcieri delle contrade (Terra, Guardia, Verrucola, Montechiaro e Fittadisio).
La gara si disputa la domenica, preceduta da una coreografica sfilata in costumi cinquecenteschi.
Gli arcieri sono 25 (cinque per ogni rione rappresentato) e gareggiano 5 alla volta. Con le loro frecce devono colpire dei bersagli posti a circa 30 metri di distanza dalla linea di tiro. Ai vincitori viene consegnato il "Palio" (visibile nella foto di testa), che verrà poi rimesso in gioco l'anno successivo.
 
Grafica elenco puntato link  Fotografie della Disfida e altre note su Fivizzano
 
 
Grafica titolo argomento  La contrada della Guardia  si aggiudica l'edizione 2023 della Disfida

La 51a edizione del Palio fivizzanese si è tenuta domenica 09 luglio 2023 nella location classica, quella della Piazza Medicea. La competizione ha avuto luogo nella seconda domenica del mese (come da tradizione storica) anziché nella terza come era avvenuto negli anni passati.
Nel corso della sua storia la disfida ha avuto varie location, come nel 2013 quando per le problematiche dovute al terremoto e per motivi di sicurezza, tutti si erano radunati in Piazza Vittorio Emanuele II. Nel 2014 e 2015 lo spettacolo e la gara ebbero luogo in un contesto decisamente più moderno, quello dell'anfiteatro di Piazza della Libertà, che può ospitare anche 3.000 persone.
La Disfida ha avuto un corollario di eventi alternativi che si sono succeduti nell'arco di tre giorni, durante i quali i presenti a Fivizzano hanno potuto anche apprezzare i prodotti tipici locali offerti in vari stand gastronomici.
Suggestive come sempre le coreografie presentate dagli sbandieratori del Gruppo Storico di Fivizzano, dai giocolieri e dai balli delle dame che, per qualche ora, hanno allietato la serata di residenti e turisti. Presente La Compagnia della Spada di Aulla che è una libera fratellanza di cavalieri che combattono uniti e forti di un'armatura interiore forgiata con moderazione, lealtà e coraggio. Mr. Mustache è stato il giullare, cinico, comico ed imprevedibile che ha intrattenuto i visitatori durante le serate della festa. Ovviamente la parte più attesa della giornata è stata la gara degli arcieri.
La vittoria è andata alla contrada della Guardia (2.070 punti), grazie alla superba prestazione dell'arciere Federico Sutti il quale, cosa mai avvenuta in precedenza, ha centrato tutti i 6 bersagli trascinando così i suoi compagni al successo finale. Al secondo posto è finito Montechiaro (1.650 punti), terza la Verrucola (1.420 punti), quarto Fittadisio (1.280 punti). Fanalino di coda è risultata la Terra con un bottino di 1.170 punti.
Nell'Albo d'Oro della manifestazione Montechiaro è attestato a quota 18 davanti a Verrucola che di vittorie ne conta 15. In questa classifica troviamo al terzo posto, molto distanziato, Fittadisio con 9 disfide vinte. La Guardia, che già aveva primeggiato nell'edizione 2014, con questa nuova performance raggiunge quota 4 e lascia da sola, all'ultimo posto, la Terra con soli 3 successi. Per la cronaca, nel 1985, nel 1990, nel 2020 e 2021 il Palio non era stato aggiudicato.
Il Palio 2023 è stato benedetto dal vescovo Mons. Alberto Silvani durante i festeggiamenti della Madonna di Reggio (Beata Vergine dell'Adorazione), che è la patrona di Fivizzano. A dipingerlo è stata chiamata l'artista Elena Ricciotti. Come da tradizione hanno fatto da preludio alla manifestazione circa trecento figuranti con i costumi del Cinquecento che, prima di radunarsi nella Piazza Medicea (gremita da migliaia di spettatori), hanno sfilato per le vie cittadine.

Grafica titolo argomento  Fivizzano, la Firenze della Lunigiana

Fivizzano è una cittadina sopra un colle (400 m. slm) pianeggiante alla sinistra del torrente Rosaro, cinta di grosse mura ombreggiate di platani, ricca di bellezze ed eloquente di memorie. Per la sua tradizione artistica, per il sapere, per l'anima ed il costume, si può considerare come la Firenze di Lunigiana.
La capitale di quella parte di "Terra della Luna" che appartenne alla Repubblica Fiorentina e al Granducato di Toscana fu particolarmente cara a Firenze (già amica e protettrice dei signori della Verrucola) e venne dichiarata "città nobile" da Leopoldo II. Fivizzano ebbe secolari ed intensi rapporti con la città del giglio, di cui restarono tracce evidenti nel costume, nella lingua, nella cultura, nell'impronta toscana dei palazzi e dei monumenti, nella struttura urbanistica.

Grafica titolo paragrafo  Terremoti del 1481 e del 1920

Il disastroso terremoto del 7 settembre 1920, che scosse tutta la Lunigiana, colpì particolarmente e duramente Fivizzano, causando la morte di molti cittadini e il crollo di parecchie case. Intere pagine di storia furiosamente stracciate da un sisma che poteva cancellare per sempre l'antica, suggestiva, aristocratica bellezza della città murata. Fivizzano, invece, riuscì lentamente ma tenacemente a risorgere dalle deturpanti rovine. Chi oggi ne percorre le antiche strade, chi sosta nell'ampia piazza, in quell'anfiteatro di nobili palazzi che fanno corona all'elegante fontana medicea, subisce ancora il fascino millenario di questa splendida contrada, di questa "terra insigne".
Anche nel febbraio 1481, per un altro urto sismico memorabile, era stata provata a simile catastrofe. Bartolomeo Pucci, all'epoca capitano della Repubblica Fiorentina e testimone del fatto, scriveva al suo Governo: "Oltre a molti tremuoti venuti dal dì 6 di febbraio, lunedì a dì 7, a ore 19, venne un tremuoto terribile, lo quale ha fatto rovinare in questo paese 100 case la fortezza Groppo San Piero tutta

La città di Fivizzano colpita duramente dal terremoto del 1920
FIVIZZANO - Fotografie della distruzione operata dal terremoto del 1920 (archivio Il Secolo XIX)
Due immagini di Fivizzano distrutta dal terremoto

Dall'archivio de "Il Secolo XIX" - (8 settembre 1920)... Più gravi notizie sono pervenute dal Sindaco di Fivizzano, che ha potuto telefonare da Massa per invocare soccorsi. Metà del paese sarebbe ridotto ad un cumulo di rovine. Partono di qua le P.A. con auto lettiga e autocarri della Marina, con medici e medicinali. Una triste impressione si prova a giungere al paese semidistrutto...
Si sono contati venti morti e moltissimi sono i feriti. La cattedrale all'interno è un mucchio di macerie. L'Ospedale è rimasto inabitabile; gli inabili, i feriti e i malati sono stati portati all'aperto.
Presiedono all'opera locale di soccorso il Commissario prefettizio rag. Paolo Licata e il capitano di fanteria Vicini. Ora occorrono tende e viveri.
(9 settembre 1920) - Alle ore 11, 42 c'è stata un'altra scossa, fortunatamente di breve durata, che ha comunque turbato la popolazione. L'On. Attilio Cerpelli è in viaggio per la zona più gravemente colpita. A Monti, il castello antichissimo è stato ridotto ad un cumulo di rovine. Vigneta e Fosdinovo sono completamente distrutti... Altri paesi devastati sono Gassano e Santa Chiara, inabitabili. A Casola il campanile è in pericolo e per le vie non è possibile circolare.  Anche Cupula

è inabitabile, ma ha solo un ferito grave. A Vigneta, paese in gran parte costruito con ciottoli di fiume, per la sua posizione degradante verso la valle, non è possibile individuare le abitazioni. Quattrocento persone accampano presso la casa del Sindaco, il quale ha perduto un figliolo e un nipotino di sua figlia. Si contano 12 morti, per lo più giovanotti e fanciulli, perché la maggior parte degli abitanti contadini era fuori al lavoro...

Dall'archivio de "La Nazione" - (9 settembre 1920)... Ci avviciniamo a Fivizzano nella notte alta. Delle luci si muovono sulla collina... Sebbene le case non siano rase al suolo, e molte abbiano ancora l'apparenza di edifici intatti, il paese non è che un cumulo di macerie. Neppure un abitazione è rimasta accessibile. Le facciate delle costruzioni sembrano inalterate. Ciò si osserva soprattutto in Piazza Vittorio Emanuele, dove esistono fabbricati solidi, quasi tutti a tre piani. Il disastro però è all'interno, dove tutto è strapiombato, di colpo.  Nella periferia molte case sono crollate una addosso all'altra, ostruendo le strade...
Le prime fotografie - Nei giorni seguenti, sulla stampa cominciarono ad apparire le prime immagini che potevano illustrare, con maggiore efficacia delle parole, la reale proporzione dei danni subiti da numerosi centri delle zone montane e della vallata del Magra. Per l'alto numero di vittime, feriti e distruzioni Fivizzano venne definito "il paese martire". Alcune fotografie mostrano impietosamente i danni riportati dai palchi e dal palcoscenico del Teatro degli Imperfetti. In evidenza le demolizioni operate sui palazzi della Piazza Medicea (all'epoca Piazza Vittorio Emanuele II) e lo sgombero delle relative macerie. Le lesioni, in alcuni casi, erano talmente gravi che alcuni fabbricati vennero ridotti di un piano. Anche tutt'attorno al campanile della Chiesa della Misericordia sono visibili numerose abitazioni gravemente danneggiate, mentre una foto della Chiesa di San Giovanni mostra l'interno con la volta crollata.
L'arrivo dei soccorritori - A Fivizzano ed in altri centri arrivarono in soccorso squadre dei Vigili del Fuoco e della Pubblica Assistenza, i marinai della Nave Cavour, soldati del XXI Reggimento Fanteria, volontari dalla Spezia, Massa, Carrara e centri limitrofi. Le famiglie vennero ricoverate in tende o baracche appositamente allestite. Col ripetersi delle scosse telluriche, gli abitanti dei paesi montani della Lunigiana e della Garfagnana abbandonarono le proprie case  e cercarono rifugio in luoghi aperti, dormendo in mezzo ai campi o ai margini delle strade. Le donne cucinavano su fornelli improvvisati quei pochi viveri che non si erano deteriorati a causa del sisma.

fracassata in modo che non vi si può abitare e la stanza del castellano non è di bisogno, perché exendo e no, non ci è divario. Quella di Verrucola aperta; il castellano sta nel procinto; la torre dove stavo tutta aperta fracassata".
Prima del 1000, il nome di Fivizzano non si trova in alcun atto pubblico e privato. Solamente verso il 1200 s'incontra Fivizanum e Forum Verrucolae Bosorum. Questa Verrucola fu patrimonio dei Marchesi di Toscana; gli Estensi la subinfeudarono ai Nobili di Bosone e per questo venne detta Verrucola dei Bosi.
Il suo foro era allora Fivizzano, un luogo di raduno e di sosta, dove si teneva il mercato e veniva amministrata la giustizia. Data la sua importante posizione geografica perchè posto sulla grande arteria che univa Lucca a Reggio e Parma, sulla via di raccordo con Luni e L'Aurelia e in vicinanza dei valichi dell'Appennino settentrionale, nel 1317 fu sottoposto alle truppe di Castruccio Castracani e nel 1430 all'armata dei Visconti di Milano. Fin da quando fu scossa mortalmente dal terremoto del 1481, la bella cittadina era sede di un Capitanato della Repubblica Fiorentina.
Tutto il suo territorio si era spontaneamente posto sotto le cure del "Giglio" il 6 marzo del 1477, data in cui fu siglato il libro dei "Capitoli e Convenzioni tra l'Eccelsa Repubblica fiorentina  e la Terra e Corte di Fivizzano". Nel 1494 Fivizzano subì incursioni da parte delle truppe di Carlo VIII e nel 1537 fu saccheggiata dalle truppe spagnole del Marchese del Vasto. Nel 1777, per l'importanza acquisita, il Granduca Pietro Leopoldo I la trasformò in sede di un vicariato. Così per la denominazione e l'attenzione di Firenze, la vita e l'anima fivizzanese andarono acquistando una certa squisitezza artistica fiorentina, tanto da lasciare in ogni manifestazione un'impronta sensibile e duratura.
Nel 1808 Fivizzano venne assegnato a Elisa Baciocchi Buonaparte per poi essere nuovamente aggregato al Granducato di Toscana con il Congresso di Vienna. Nel 1847 passò sotto Modena e quindi di nuovo alla Toscana. Nel luglio del 1848 il Granduca Leopoldo II dichiarò Fivizzano "Città Nobile" ma, ai primi dell'anno seguente, dovette fuggire e nella città tornarono le truppe del Duca di Modena, Francesco V, fino all'Unità d'Italia.

Grafica titolo paragrafo  Urbanistica del centro cittadino

Piazza Maggiore, Piazza Sotto l'Olmo, Piazza del Mercato, Piazza Vittorio Emanuele II, Piazza Medicea... Molti nomi per l'antica e bella piazza di Fivizzano sulla quale si affacciano eleganti palazzi in stile toscano e che ha nel mezzo un'artistica fontana, ornata di quattro delfini in marmo bianco delle Alpi

Apuane. La  fontana  fu  fatta costruire dal Granduca Cosimo II ed è sempre stata centro di aggregazione per i Fivizzanesi che nelle belle e fredde giornate invernali vi sostavano intorno per chiacchierare e godersi il tepore dei raggi del sole.
Tutti i palazzi della Piazza Medicea furono alterati ed abbassati dopo i danni del terremoto del 1920, ma la piazza è riuscita a mantenere la sua antica e armonica bellezza. Prospiciente la stessa piazza troviamo la chiesa maggiore dei SS. Jacopo e Antonio recante uno stemma di Parte Guelfa e quello dei Medici. In forma più modesta, essa già esisteva nel 1350; nel

FIVIZZANO (Piazza Medicea) - La fontana e la chiesa maggiore dei Santi Jacopo e Antonio / (© Giovanni Mencarini)

Fontana della Piazza Medicea

1576 subì un ampliamento e venne anche ornata di pregiati quadri: due, San Sebastano e San Rocco, restaurati nel 1835 da Tonderini ed all'epoca da qualcuno giudicati di Andrea del Sarto; uno a forma di lunetta, la Deposizione della Croce, che si vuole di Fra Bartolomeo; altri del Ghirlanda e del Lemmi, pittori fivizzanesi....

Elenco puntato link  Continua in altra pagina con la chiesa di San Giovanni Battista e i personaggi illustri della città
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