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Finestre fotografiche su Liguria e Toscana

8 APRILE 2020

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  LA DOMENICA DEL CORRIERE dell'11 aprile 1954 - Nel disegno di Walter Molino due bambini di S.Stefano Magra salvi per miracolo dopo il crollo della loro abitazione

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Il capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
d'Europa. Nel 2004 è stata la
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Elenco puntato - Euroflora  EUROFLORA

In primavera, ogni 5 anni,
 alla Fiera di Genova va in scena
lo spettacolo dei fiori per eccellenza.
I giardini più belli del mondo...

Elenco puntato - Via Francigena  VIA FRANCIGENA

Col Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
 la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
 in segno di pentimento...

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A Gennaio 2008 il Parco Naturale
Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa...

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Cinque borghi marinari il cui destino è sempre stato storicamente legato alla terra e all'agricoltura piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni Mondiali dell'Umanità...

Elenco puntato - La Val di Magra  LA VAL DI MAGRA

Nobili, vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena.
 Culture differenti per storia e tradizioni,
nei secoli, si sono sovrapposte
 e hanno permeato il territorio con
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La "Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
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Varese Ligure nel 1999 è stato il
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La "Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e perfettamente conservati... 

 
 
 
 

Fotografie © GIOVANNI MENCARINI

 

Le vicende del
ponte sul Magra tra
Albiano e Caprigliola

Il crollo dell'8 aprile 2020 Grafica elenco puntato link

Fasi della ricostruzione Grafica elenco puntato link

La rimozione delle macerie Grafica elenco puntato link

La variante sulla Statale n° 62 Grafica elenco puntato link

 

Altri ponti lesionati o
crollati e poi ricostruiti

Lunigiana

Ponte sul Mangiola a MulazzoGrafica elenco puntato link

Ponte sul Teglia a PontremoliGrafica elenco puntato link

Ponte MagraGrafica elenco puntato link

Ponte sulla SS 63 a SerriccioloGrafica elenco puntato link

Ponte di StadanoGrafica elenco puntato link

Val di Vara

Ponte di Borghetto Vara (1)Grafica elenco puntato link

Ponte di Borghetto Vara (2)Grafica elenco puntato link

Ponte Vecchio di PignoneGrafica elenco puntato link

Ponte carrabile di PignoneGrafica elenco puntato link

Ponte di Rocchetta VaraGrafica elenco puntato link

Val di Magra

Ponte della ColombieraGrafica elenco puntato link

 
Crolla su letto del Magra una struttura storica
Il vecchio Ponte di Caprigliola ci ha lasciato. E' scomparso la mattina dell'8 aprile 2020, accasciandosi su se stesso, dopo tanti anni di onorato servizio. Nel momento della dipartita ha compiuto un ultimo nobile gesto: ha incredibilmente preservato gli unici due veicoli che lo stavano attraversando facendo in modo che i due conducenti avessero salva la
Ponte di Caprigliola-Albiano
La fine segnata da un tremendo boato e tanta polvere
vita. Le caratteristiche costruttive della struttura hanno fatto si che le campate siano piombate sul letto del Magra tutte quante, una dopo l'altra, come fossero tessere di un domino. In effetti anche noi quando lasciamo questa Terra non lo facciamo per gradi: prima un braccio, poi una gamba, poi la testa... Quando si muore si muore, punto e basta.
GIRO DELLA LUNIGIANA 2015 - I corridori attraversano il Ponte di Caprigliola-Albiano
Da sempre noi santostefanesi lo conoscevamo come il Ponte di Caprigliola o della Bettola. Quando non c'era il raccordo autostradale della A15 per raggiungere La Spezia quella era la struttura più vicina e più comoda per attraversare il Magra ed arrivare in città. La diversa denominazione non credo origini da motivi campanilistici ma semplicemente fa riferimento al fatto che viaggiando in direzione nord la prima località che ci veniva (viene) incontro era (è) la Bettola di Caprigliola.
● Uno snodo cruciale per i collegamenti stradali
La sua posizione ha un passato di rilevanza storica perché in quel punto il paesaggio inizia a comprimersi e la Val di Magra lascia spazio alle "lame" di Aulla, una zona impervia dove il corso del fiume si restringe notevolmente. Nell'antichità i pellegrini in cammino lungo la Via Francigena potevano usufruire di un più breve e comodo punto di guado per spostarsi da una sponda all'altra e poi proseguire in direzione di Santiago de Compostela, altra importante meta di pellegrinaggio.
E' difficile ora parlarne al passato, visto che l'accadimento è recentissimo. Lo facciamo per correttezza grammaticale, tenendo però in conto che la ricostruzione è già partita. A breve infatti ci sarà la nomina del commissario straordinario preposto.
Grafica titolo testo  Negli ultimi anni aveva svolto un doppio lavoro

In quanto ciclista i viadotti sparsi sul territorio ormai li conosco bene tutti. Per esempio il ponte di Beverino, attualmente oggetto di lavori di manutenzione, aveva un aspetto esterno decisamente peggiore di quello di Caprigliola. Sulla passerella riservata ai pedoni il cemento era talmente degradato che si erano formate delle buche passanti attraverso le quali si poteva vedere il letto del Vara. Lui però è rimasto in piedi mentre quello di Caprigliola no.
Negli ultimi anni il Ponte di Caprigliola-Albiano l'ho attraversato centinaia di volte per andare in Val di Vara. Molto più del solito in quanto, causa la chiusura della Ripa, la Strada Provinciale n. 31, che da Fornola porta a Bottagna, non era utilizzabile come percorso alternativo. Quindi il ponte l'ho visto fino all'ultimo.
A livello ottico il piano stradale non presentava grosse pecche. Certamente, tra una campata e l'altra le fessurazioni erano evidenti. I ciclisti dovevano prestare molta attenzione per non incorrere in una caduta o in un guasto alle ruote.
Sembrerà banale ma una delle problematiche che potrebbe, alla lunga, aver logorato il ponte è stato il fatto che la corsia sud (lato S.Stefano) non aveva la precedenza sulla Statale della Cisa.
L'aumentato traffico per la chiusura della Ripa faceva si che, nelle ore di punta, si formasse una lunga coda di veicoli che stazionava sul ponte per lungo tempo. Non erano solo autovetture, ma anche mezzi pesanti da lavoro (marmo e ghiaia), autobus, furgoni commerciali di vario tipo ecc. ecc.
Tutti insieme appassionatamente gravavano il ponte di un carico statico eccezionale. La corsia nord, al contrario, era sempre scorrevole e, per il gioco delle precedenze in entrata e uscita, i veicoli si presentavano sempre distanziati tra loro.
Per lunghissimi anni il vecchio ponte ha perciò sopportato uno straordinario accumulo di peso su una sola corsia, quella sud. Uno sbilanciamento che potrebbe essergli stato fatale proprio in ragione della sua età.

GM - 10 aprile 2020
Diciamo quindi che il viadotto si trovava interamente in territorio toscano, nella provincia di Massa-Carrara, lungo la ex Strada Provinciale n.70 (oggi Strada Statale n.330). La Liguria però è ad un tiro di schioppo in quanto il confine tra le due regioni dista meno di un chilometro.
Per questo motivo il Ponte di Caprigliola-Albiano era da sempre lo snodo cruciale per i collegamenti stradali tra Val di Vara, Val di Magra e Lunigiana. Il suo collasso avrà effetti disastrosi su un comprensorio dove risiedono circa 50 mila persone e dove operano tantissime aziende commerciali ed industriali. Le ripercussioni economiche sui lavoratori saranno sicuramente molto pesanti.
A questo va aggiunto che negli ultimi anni, con la chiusura della Strada Provinciale n.31 della Ripa, la ex SP 70 è stata l'unica arteria praticabile per i collegamenti tra Val di Magra e Val di Vara. Siccome i lavori per consolidare la collina di Vezzano Ligure non sono ancora terminati, quando piove molto il traffico sulla Ripa viene tuttora interrotto. Finché il ponte non verrà ricostruito ci saranno interi paesi che potranno rimanere isolati per lunghi periodi dell'anno. Una situazione disastrosa.
● La costruzione risale agli inizi del Novecento
Il Ponte di Caprigliola-Albiano nacque da un progetto dall'ing. veneziano Attilio Muggia. L'opera, composta da cinque arcate in

cemento armato, venne realizzata tra il 1906 ed il 1908. Era lunga circa 300 metri e, tra il 1946 e il 1949, aveva subito un intervento di recupero per riparare i danni causati dal secondo conflitto mondiale. I lavori furono effettuati dall'impresa di Nino Ferrari, ingegnere spezzino,

Giovani sul Ponte di Caprigliola-Albiano in una foto d'epoca

Giovani sul ponte in una foto d'epoca

che già aveva collaborato col Muggia alla costruzione originaria.
Da qualche tempo il ponte era oggetto di varie critiche perché al passaggio dei veicoli presentava delle vibrazioni molto pronunciate, inusuali per quella tipologia costruttiva.
In aggiunta, il 3 novembre 2019, quando su tutta la Lunigiana cadeva una pioggia intensa, si era aperta una crepa sul manto stradale. Sul posto erano intervenuti immediatamente i tecnici Anas (che lo gestiva dal 2018) i quali avevano rassicurato che la struttura non presentava problemi di stabilità. Dopo il ripristino dell'asfalto crepato il ponte era stato riaperto alla circolazione.
● Il caro e vecchio ponte morto in solitudine
Nel dicembre del 2005 il Ponte di Caprigliola era stato abbandonato dalla ferrovia Pontremolese e dai suoi rumorosi treni, che oggi viaggiano in galleria. Sparivano così anche le tante voci che animavano la piccola stazione della Bettola, prime fra tutte quelle di studenti e lavoratori.
Poi ci si era messo anche il Covid-19 a complicare la situazione: dove erano improvvisamente finiti tutti quei mezzi rumorosi e pesanti che ogni giorno gli spezzavano la schiena? Il vecchio ponte, logoro e stanco, era rimasto improvvisamente da solo.
E lui, che sicuramente un'anima ce l'aveva, per non morire di solitudine ha scelto di togliersi di mezzo in modo inusuale: "Meglio venire giù tutto assieme" avrà pensato "perché se mi rompo solo una gamba, magari me la riaggiustano e poi mi tocca tornare a lavorare più acciaccato di prima..."
Un'anima il "nostro" ponte ce l'aveva per forza. La sua fine ci richiama alla mente quella di tante persone che dopo aver passato indenni guerre, epidemie, catastrofi naturali, un bel giorno vengono trovate esanimi nel loro letto, serenamente addormentate.
Per lui le maggiori tribolazioni sono sempre state le piogge intense. Si perché, quando Giove pluvio scatena le sue ire, in quel punto il Magra si gonfia da far paura. Le foto d'epoca ci mostrano come, un tempo, oltrepassato il ponte, il corso d'acqua uscisse dal suo letto naturale per spargesi da Albiano fino a S.Stefano.
Tante volte la struttura è uscita indomita nella sfida ultra centenaria con gli impetuosi flutti della Magra. Ce l'ha sempre fatta, anche quando il livello delle acque si alzava fino quasi a lambire il suo piano stradale. E' stato un impavido eroe e da eroe si è comportato anche nell'atto finale, quando ci ha lasciato improvvisamente con un botto assordante.
Ad Albiano Magra, la mattina dell'8 aprile, tanti cittadini hanno pianto nel vedere l'accaduto. Questo perché, fin dall'inizio, il ponte ha rappresentato un elemento caratterizzante del territorio e la popolazione gli era molto affezionata.
Grafica titolo testo  Il 30 aprile 2022 è stato inaugurato il nuovo ponte

A distanza di due anni dal crollo del vecchio ponte, sabato 30 aprile 2022 è stata inaugurata la nuova struttura che consente di collegare le due sponde del Magra tra Albiano e Caprigliola, nel comune di Aulla. Il nuovo ponte è stato costruito in 13 mesi ed è costato circa 13 milioni di euro.
L'opera è composta da quattro campate per uno sviluppo complessivo di 288 metri; il traffico si svolge su due corsie, ognuna delle quali misura 3,5 metri. La sede stradale è completata da due banchine laterali della misura di 1,5 metri. Su entrambi i lati sono presenti due piste ciclopedonali che portano la larghezza totale a quasi 17 metri.
L'impalcato è realizzato con travi in acciaio ad altezza variabile, unitamente ad una soletta superiore costruita in cemento armato. La ricostruzione è stata demandata ad ANAS, l'Azienda Nazionale Autonoma delle Strade, società del Gruppo Ferrovie dello Stato, che sovraintende alla gestione di strade ed autostrade.
La cerimonia di inaugurazione, che si è svolta alle ore 10:30, ha visto la presenza di varie autorità tra i quali il sindaco di Aulla Roberto Valettini, i presidenti regionali Giani e Toti, il commissario straordinario Fulvio Maria Soccodato ed il vice-ministro alle infrastrutture e mobilità sostenibili Alessandro Morelli. La circolazione dei veicoli è stata ufficialmente aperta nel pomeriggio, alle ore 15:50.
Nella giornata del 20 aprile si erano concluse, con esito positivo, le prove di carico per il collaudo statico dell'opera che hanno visto il dispiegamento sul manto stradale di 20 autocarri, ciascuno pesante 40 tonnellate, per complessive 800 tonnellate; in contemporanea i collaudatori con laser scanner verificavano la risposta degli elementi strutturali.
Il nuovo ponte serve un comprensorio dove risiedono circa 30.000 persone e sono presenti migliaia di aziende. E' stato calcolato che, mediamente, sono circa 4.000 i veicoli che si spostano ogni giorno. Il piano per la ricostruzione prevede anche la rimozione delle macerie del vecchio ponte, posizionato leggermente più a valle, che dovrebbe essere completata entro l'estate. Nel frattempo il cantiere rimarrà aperto per realizzare la rotatoria prevista lato Bettola di Caprigliola al fine di smistare il traffico proveniente dalla Statale n° 330 con quello della Statale n° 62 della Cisa.

GM - 06 maggio 2022
● Un crollo di cui si parlerà a lungo...
Il crollo del Ponte di Caprigliola-Albiano ha suscitato molto scalpore perché da tempo cittadini ed autorità locali cercavano di far capire che alcuni segnali lanciati dalla struttura andavano attenzionati. Ma quali sarebbero stati i tempi e i costi di una perizia esaustiva per eliminare ogni dubbio sulla stabilità?
FIUME MAGRA - Panorama al tramonto presso il Ponte di Caprigliola-Albiano
Sull'argomento si è espresso un ingegnere del CNR che è stato intervistato la mattina del 9 aprile 2020 durante la trasmissione "Uno, nessuno, cento Milan", andata in onda su Radio 24.
Il tecnico inizialmente ha fatto presente che
in questo tipo di costruzioni le campate, per un gioco di forze, si sorreggono l'un l'altra. Quando una cede vanno giù anche tutte le altre, con un effetto domino. E' per questo motivo che ora sarà estremamente importante trovare quella che ha ceduto per prima.
L'ingegnere ha poi affrontato il problema della sicurezza dei ponti.
Nel caso del Ponte di Caprigliola-Albiano per fare una perizia esaustiva sulla stabilità dell'infrastruttura sarebbero occorsi dai 6 agli 8 mesi, con un costo complessivo pari a circa 100 mila euro. A tutto questo si sarebbero dovuti aggiungere il tempo e i costi per appaltare i lavori. Con tutta probabilità, durante lo screening tecnico, la struttura avrebbe potuto subire delle interruzioni al traffico.
 

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  Cicloturismo nella Lunigiana Storica

Manuale del cicloturista

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Per la realizzazione delle immagini presentate in questo sito gli spostamenti sul territorio della Lunigiana storica sono stati effettuati con una bicicletta. In questa piccola guida sono state perciò condensate varie esperienze logistiche e tecniche derivanti dall'utilizzo turistico di questo mezzo di locomozione...

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Le radici più profonde delle
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Una cartina del CAI traccia
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La Via Marchesana
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  ALBIANO MAGRA (Presepe vivente) - Bozzetto della Natività con Re Magi ricavato dalla fotografia originale

Presepe vivente Albiano
Durante le feste natalizie sulla porta d'accesso al borgo di Albiano Magra campeggia la scritta "Betlemme": è il primo segno della Natività vivente che viene allestita in questa piccola frazione del comune di Aulla.
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Antiche ricette in Lunigiana
Piatti prelibati di una cucina essenziale, ma non per questo meno saporita. Cibi dal sapore antico che tornano ad imbandire le nostre tavole dopo  essere stati riscoperti a nuova vita.

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Prodotti naturali del bosco
In Lunigiana sono molte le
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Apicoltura e miele DOP
Quello della Lunigiana è il primo
miele italiano ad avere ottenuto
dall'Unione Europea, nel 2004,
il marchio DOP...

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Acque minerali e termali
Sul territorio che anticamente faceva parte della Lunigiana storica ci sono moltissimi punti di sbocco di sorgenti naturali che hanno vita autonoma rispetto agli acquedotti pubblici...

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Nubifragio del 25/10/2011
Un evento atmosferico di eccezionale portata ha dato luogo a forti precipitazioni nel Levante ligure e nell'alta Toscana. Come conseguenza, le esondazioni di canali, torrenti e fiumi hanno originato una vera e propria apocalisse...

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Alluvioni in Liguria dal 1894
In Liguria i disastri legati al
maltempo sono determinati da
tanti fattori. Alluvioni e
devastazioni operate da corsi
d'acqua impazziti, violente
mareggiate e frane sono da
sempre una costante del territorio...

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Liguria regione ad elevato
rischio idrogeologico

Secondo uno studio di
Legambiente in Liguria sono
molti i territori che risultano
fragili ed esposti ad un elevato
rischio idrogeologico...

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