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Finestre fotografiche su Liguria e Toscana

Val di Vara

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  EPOCA del del 7 giugno 1970 -  In copertina l'allarme contro la distruzione della natura (la morte degli alberi)

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Archivio di grandi eventi
nazionali ed internazionali,
inchieste, reportages su
quotidiani e riviste celebri

 

FINESTRE APERTE
SUL TERRITORIO

Elenco puntato - Genova  GENOVA

Il capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
d'Europa. Nel 2004 è stata la
"Capitale Europea della Cultura"...

Elenco puntato - Euroflora  EUROFLORA

In primavera, ogni 5 anni,
alla Fiera di Genova va in scena
lo spettacolo dei fiori per eccellenza.
I giardini più belli del mondo...

Elenco puntato - Via Francigena  VIA FRANCIGENA

Col Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
in segno di pentimento...

Elenco puntato - Parco del Magra  PARCO DEL MAGRA

A Gennaio 2008 il Parco Naturale
Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa...

Elenco puntato - Golfo della Spezia  GOLFO DELLA SPEZIA

Tra la punta di Portovenere e il Capo Corvo si apre una delle più profonde insenature di tutto il litorale occidentale italiano, declamata nei versi di illustri poeti e nella quale è incastonata La Spezia, città sede di porto militare e mercantile, che oggi è anche punto di attracco per le navi da crociera...

Elenco puntato - Le Cinque Terre  LE CINQUE TERRE

Cinque borghi marinari il cui destino è sempre stato storicamente legato alla terra e all'agricoltura piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni Mondiali dell'Umanità...

Elenco puntato - La Val di Magra  LA VAL DI MAGRA

Nobili, vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena.
Culture differenti per storia e tradizioni,
nei secoli, si sono sovrapposte
e hanno permeato il territorio con
i segni del loro passaggio...

Elenco puntato - La Val di Vara  LA VAL DI VARA

La "Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
produzioni agricole ottenute con
metodi antichi e naturali.
Varese Ligure nel 1999 è stato il
1° comune ecologico d'Europa...

Elenco puntato - La Lunigiana  LA LUNIGIANA

La "Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e
perfettamente conservati...

Note sui comuni
della Val di Vara

BeverinoGrafica elenco puntato link

BolanoGrafica elenco puntato link

Borghetto VaraGrafica elenco puntato link

BrugnatoGrafica elenco puntato link

Calice al CornoviglioGrafica elenco puntato link

CarroGrafica elenco puntato link

CarrodanoGrafica elenco puntato link

FolloGrafica elenco puntato link

MaissanaGrafica elenco puntato link

PignoneGrafica elenco puntato link

Riccò del GolfoGrafica elenco puntato link

Rocchetta VaraGrafica elenco puntato link

Sesta GodanoGrafica elenco puntato link

Varese LigureGrafica elenco puntato link

ZignagoGrafica elenco puntato link

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Argomenti in primo piano,
fotografie, turismo, news,
eventi e storia del territorio

  Cicloturismo nella Lunigiana Storica

Manuale del cicloturista

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Per la realizzazione delle immagini presentate in questo sito gli spostamenti sul territorio della Lunigiana storica sono stati effettuati con una bicicletta. In questa piccola guida sono state perciò condensate varie esperienze logistiche e tecniche derivanti dall'utilizzo turistico di questo mezzo di locomozione...

Itinerario cicloturistico nelle
valli del Casale e del Pignone

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Vengono attraversate le vallate dei due torrenti, molto conosciute in ambito agricolo in quanto i contadini locali, riuniti in una associazione, da tempo si occupano della lavorazione e conservazione di prodotti agroalimentari tradizionali. Trattasi di un percorso collinare, su strade a scarso traffico. La massima altitudine viene raggiunta presso l'abitato di Faggiona, posto a 328 metri di quota, lungo la strada tra Borghetto e Casale...

Liguri Apuani e Statue Stele
Le radici più profonde delle
comunità lunigianesi affondano
fino alle soglie della protostoria.
Mari e monti della Lunigiana Storica (comprendente anche Val di Vara e Val di Magra) un tempo erano occupati dalla bellicosa
popolazione dei Liguri Apuani...

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Le vie di pellegrinaggio
I pellegrinaggi a Gerusalemme iniziarono già dai primi secoli dopo la morte di Cristo. La via Francigena non vide solo il passaggio di pellegrini ma anche di viandanti, militari e mercanti che misero a confronto la loro cultura con quella dei territori attraversati...

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Le Strade del Miele
Un progetto pilota, in linea con quelle che sono le politiche agricole dell'Unione Europea, è stato inaugurato nel 2010 dai comuni di Calice al Cornoviglio (Val di Vara), Tresana e Mulazzo (Lunigiana). Si tratta della prima "Strada del Miele", uno degli itinerari che verranno realizzati per valorizzare questo prodotto tipico che in Lunigiana, dal 2004., ha il marchio DOP...

Grafica elenco puntato link
 
 
 
 

Fotografie © GIOVANNI MENCARINI

 
Una terra di passaggio

Luoghi e itinerari

BRUGNATO - Il ponte romanico restaurato in un'immagine realizzata durante il Campionato Nazionale Rafting 2009
 
AMBIENTE, TURISMO,
TEMPO LIBERO...
Elenco puntato - La valle ecologica  La valle ecologica
Elenco puntato - Borghi rotondi e sport  Borghi rotondi e sport
Elenco puntato - Infiorate a Brugnato  Infiorate a Brugnato
Elenco puntato fotografia  L'Oasi Gianelliana
Elenco puntato - Il Parco del Magra  Il Parco del Magra
Elenco puntato fotografia  Le strade dei monti
Elenco puntato fotografia  Alta Via dei Monti Liguri

 

Grafica per titolo argomento  Il ponte romanico della capitale dei Liguri-Briniati
Brugnato era anticamente il capoluogo, il centro più importante della fiera popolazione dei Liguri-Briniati (che alcuni, basandosi sulla lingua celtica, ritengono significhi "nati nei monti") i quali furono attaccati dai legionari romani del console M. Emilio. Dopo la faticosa conquista dei territori dei Liguri, i Romani costruirono sul Vara un grande ponte, composto di più arcate, che ebbe diverse vicissitudini. Nel XVII secolo subì gravissimi danni per una piena del fiume e venne poi restaurato, non senza diatribe tra alti prelati, organi di governo e Brugnatesi, preoccupati di dover sborsare parecchi denari per la sua ricostruzione. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944 riportò gravi ferite durante un bombardamento, rimanendo mutilato dell'arcata centrale. Successive piene del Vara, nel corso degli anni, hanno demolito anche le due arcate lato Borghetto Vara.
Nella fotografia sopra è come si presenta oggi, dopo l'ultimazione dei lavori di restauro che hanno richiesto finanziamenti per 600.000 euro. Di là dal ponte si riconoscono il Convento e la Chiesa dei Francescani, edificati nei primi anni del XVII secolo, ampliati successivamente e passati ai Padri Passionisti nel 1843. In alto è visibile la frazione di Bozzolo di Brugnato. Il paesaggio è attraversato dal ponte dell'autostrada A12 - Sestri Levante/Livorno.
Grafica per titolo argomento  Un territorio abitato fin da epoche remote

La Val di Vara era abitata fin da epoche remote come ci testimonia la Statua-Stele rinvenuta nel territorio del Comune di Zignago. Gli studiosi, grazie ai reperti rinvenuti con vari scavi archeologici, hanno trovato conferma della presenza dell'uomo già durante l'Età del Bronzo.
La storia di questa vallata nasce e si sviluppa tutta intorno al fiume da cui prende il nome. Il Vara ed i suoi affluenti hanno sempre garantito una buona portata d'acqua, favorendo così lo sviluppo dell'agricoltura, attività principale del territorio.
La scarsità di zone pianeggianti ha fatto si che l'uomo, per ottenere delle coltivazioni soddisfacenti, abbia dovuto modificare l'ostile ambiente circostante, impegnandosi in un duro e paziente lavoro per ripulire, consolidare e dissodare i terreni. Da boschi e foreste hanno prodigiosamente preso vita allevamenti di bestiame, vigneti, oliveti, frutteti e tante altre coltivazioni che oggi, in larga parte, possiedono una certificazione biologica, cosa che consente un maggior controllo qualitativo dei prodotti ed una loro protezione per quanto riguarda il marchio e le località di provenienza.
A supporto del lavoro umano, sul territorio sono sorti piccoli nuclei di case rurali, mulini, chiese campestri, santuari, cappelle votive, elementi tutti strettamente legati alla storia civile e religiosa di questa gente di montagna, alla sua cultura, alla sua voglia di preservare antiche tradizioni popolari.

 
Il ponte è il vero simbolo della città di Brugnato ed è stato riconsegnato a residenti e turisti il 20 marzo 2009, durante una cerimonia inaugurale alla quale hanno presenziato le autorità locali, della Provincia della Spezia, dell'Ente Parco di Montemarcello Magra e della Comunità Montana.
Nell'antichità il ponte si trovava su una diramazione secondaria della Via Francigena, che permetteva scambi commerciali tra l'Emilia e la Riviera Ligure, passando per Pontremoli e la Val di Vara (vedi paragrafo seguente). Il suo recupero si unisce ad altre iniziative turistico-culturali che vengono portate avanti dall'amministrazione locale, all'insegna dei riconoscimenti ricevuti dal Club dei "Borghi più Belli d'Italia" e dal Touring Club Italiano (Bandiera Arancione, marchio di qualità ambientale per l'entroterra).
Grafica per titolo argomento  Commercio, strade, itinerari e luoghi di culto

Per chi da Roma voleva raggiungere la Spagna o la Francia, giunto via terra alla foce del fiume Magra, o si imbarcava o percorreva una strada di crinale lungo la linea di costa della Liguria. La Val di Vara, in questo contesto, è sempre stata una terra di passaggio. Le vie sono cresciute con l'uso del territorio da parte dell'uomo. Strade medievali sono sorte sulle antiche vie di transumanza usate per portare a svernare le greggi, altre sono nate per raggiungere i

campi coltivati, altre ancora per andare a caccia, altre per commerciare con i paesi vicini.
La vallata è oggi teatro di un complesso sistema viario che l'attraversa sia longitudinalmente che trasversalmente. Le vie longitudinali sono rappresentate da tre direttive principali: il percorso di fondovalle dove oggi insistono l'autostrada A12 e la via Aurelia, il sentiero n. 1 del CAI lungo la costa e l'Alta Via dei Monti Liguri lungo il confine con la Lunigiana. Trasversalmente si incontrano tutte quelle strade che mettevano in comunicazione la Val Padana con le Cinque Terre e il mare.

COMUNE DI ROCCHETTA VARA - Il Ponte del Ramello è uno dei punti più frequentati dai bagnanti del fiume Vara

ROCCHETTA VARA - Il Ponte del Ramello

Queste vie sono le stesse già usate dai cacciatori del paleolitico e successivamente dagli allevatori dell'età del bronzo e del ferro.
Prima dell'ottocento erano quanto di meglio potesse offrire il territorio per il trasporto delle merci dagli approdi di Levanto e Sestri Levante per arrivare ai mercati di Parma e Piacenza.

■  Enrico VII transitò a Pignone prima di diventare imperatore
Il 29 giugno del 1312, in San Giovanni in Laterano a Roma, viene proclamato imperatore Enrico VII. Costui, partito da Genova il 16 febbraio dello stesso anno, era passato da Recco, Chiavari e Sestri Levante. Giunto in questa località, sempre via terra, avrebbe dovuto proseguire in direzione di Portovenere dove si sarebbe imbarcato alla volta di Pisa.
Transitò invece in Val di Vara e la scelta di modificare l'itinerario fu, con tutta probabilità, un
VARESE LIGURE - Il Ponte di Grecino sul fiume Crovana

VARESE LIGURE - Ponte di Grecino

atto di omaggio nei confronti di Luca Fieschi, uno dei tre cardinali che lo avrebbero poi incoronato, il quale faceva parte del suo seguito.
Il cardinale Luca Fieschi era il figlio del conte Nicòlo Fieschi, nipote di Papa Innocenzo IV e fratello del cardinale Ottobuono, futuro Papa Adriano V, che nel 1276 aveva ceduto al Comune di Genova gli estesi possedimenti accumulati in oltre un ventennio in Val di Vara e Lunigiana, fra i quali figuravano anche Pignone, Fò e Corvara.
Il 20 febbraio del 1312 Enrico VII venne perciò ospitato a Pignone con tutta la sua corte. I suoi servitori erano circa 1500 ed ogni sera dovevano allestire l'accampamento
imperiale. Questo era costituito da una tenda riservata al futuro imperatore, arredata con mobili, un altare portatile ed una cucina con tutte le attrezzature.
Del sentiero percorso allora restano ancora alcuni tratti ed il Ponte Vecchio; della Pieve di Santa Maria rimangono il rosone e parte della torre campanaria, con le due bifore recentemente riemerse; in ultimo alcuni corsi di conci dell'antico ponte di accesso al borgo, visibili alla base di quello costruito in età posteriore. Questo tratto di strada, adoperato soprattutto dai corrieri, sarà sostituito nel 1604 quando Bernardo Rivarola aprirà una via più comoda e sicura, riadattandone e modificandone  il suo assetto generale.
Il nuovo percorso sarà poi oggetto di ingenti lavori nel 1664 per riparare i danni causati dalle piene rovinose del torrente. Nel 1688 verranno poi eseguiti nuovi restauri e modifiche al suo tracciato.
■  Il Santo Patrono della Val di Vara
Nel comune di Carro, da Ponte Santa Margherita parte un'impervia stradina che, inerpicandosi nella boscaglia, supera la dorsale collinare per raggiungere la frazione Castello e il capoluogo. Dopo circa 3 chilometri, appena il percorso inizia leggermente a spianare, fa capolino attraverso la vegetazione il Santuario di Cerreta, posto nella località omonima. Il complesso è dedicato al Santo Antonio Maria Gianelli che, dal giugno del 2000, è anche il Patrono della Val di Vara.
Nelle vicinanze della piccola chiesa si trova anche la casa dove il Gianelli venne alla luce il 12 aprile del 1789. Figlio di genitori contadini, il padre lavorava come mezzadro presso la signora Nicoletta Assereto in Rebisso, ricca vedova e proprietaria terriera.
Antonio Maria Gianelli compì i primi studi presso la scuola istituita dal prevosto nei locali della canonica di Castello. La famiglia non aveva però i mezzi per farlo continuare e pertanto fu proprio la signora Assereto che, nel 1807, lo accolse nella sua casa di Genova e lo presentò al seminario come alunno esterno.
Nel marzo del 1812 il cardinal Spina, arcivescovo di Genova, lo ordinò diacono. Sempre in Genova, nel maggio dello stesso anno divenne sacerdote nella Chiesa di Nostra Signora del Carmine, grazie ad una dispensa papale perché non aveva ancora compiuto 24 anni. Per celebrare la sua prima messa scelse di fare ritorno nella sua terra natia, a Cerreta di Carro.
Il Santo iniziò la sua opera pastorale prestando aiuto al vecchio abate della Chiesa di San Matteo della famiglia Doria. Il 12 gennaio del 1829 fondò a Chiavari la congregazione delle Figlie di Maria Santissima dell'Orto, le religiose che sono meglio conosciute come Suore Gianelline.
Nell'aprile del 1845, quando era vescovo della Diocesi di Bobbio, comparvero in lui i primi sintomi della tisi, malattia che lo debilitò gravemente, tanto da portarlo alla morte nel giugno dell'anno successivo. Le sue spoglie oggi riposano nel Duomo di Bobbio.
Antonio Maria Gianelli è stato canonizzato da Papa Pio XII il 21 ottobre del 1951.
Fonti:
- Comunità Montana Alta, Media e Bassa Val di Vara;
- Segnaletica turistica dell'Alta Via dei Monti Liguri;
- Segnaletica turistica della Via dei Monti;
- Segnaletica turistica del Santuario di Cerreta;
- Segnaletica turistica del Comune di Pignone e delle
  Valli del Pignone e del Casale;

- "Lunigiana ignota" - di Carlo Caselli (Il viandante) - FORNI Editore - Bologna 1933;
- "Per le strade della Liguria e della Toscana" - QN / LA NAZIONE;
-
"Spazio Aperto" - IL SECOLO XIX;
-
"Album della Spezia" - a cura di Giorgio Batini - Ed. LA NAZIONE.
 
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