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LA NAZIONE del 19 luglio 1859 - Primo numero ufficiale del quotidiano di Firenze

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Il capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
d'Europa. Nel 2004 è stata la
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Elenco puntato - Euroflora  EUROFLORA

In primavera, ogni 5 anni,
alla Fiera di Genova va in scena
lo spettacolo dei fiori per eccellenza.
I giardini più belli del mondo...

Elenco puntato - Via Francigena  VIA FRANCIGENA

Col Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
in segno di pentimento...

Elenco puntato - Parco del Magra  PARCO DEL MAGRA

A Gennaio 2008 il Parco Naturale
Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa...

Elenco puntato - Golfo della Spezia  GOLFO DELLA SPEZIA

Tra la punta di Portovenere e il Capo Corvo si apre una delle più profonde insenature di tutto il litorale occidentale italiano, declamata nei versi di illustri poeti e nella quale è incastonata La Spezia, città sede di porto militare e mercantile, che oggi è anche punto di attracco per le navi da crociera...

Elenco puntato - Le Cinque Terre  LE CINQUE TERRE

Cinque borghi marinari il cui destino è sempre stato storicamente legato alla terra e all'agricoltura piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni Mondiali dell'Umanità...

Elenco puntato - La Val di Magra  LA VAL DI MAGRA

Nobili, vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena.
Culture differenti per storia e tradizioni,
nei secoli, si sono sovrapposte
e hanno permeato il territorio con
i segni del loro passaggio...

Elenco puntato - La Val di Vara  LA VAL DI VARA

La "Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
produzioni agricole ottenute con
metodi antichi e naturali.
Varese Ligure nel 1999 è stato il
1° comune ecologico d'Europa...

Elenco puntato - La Lunigiana  LA LUNIGIANA

La "Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e perfettamente conservati...

 
 
 
 

Fotografie © GIOVANNI MENCARINI

 
ZERI
ZERI (Passo del Rastello) - Segnaletica dell'Alta Via dei Monti Liguri
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A Zum Zeri la neve si specchia nel mare
Il territorio del comune di Zeri è tipicamente montano, occupa una superficie di 73,61 Kq. e comprende un'insieme di paesi che si trovano in quattro vallate comprese tra i 200 e gli 850 metri di altezza sul livello del mare: la vallata di Zeri, quella di Rossano, di Adelano e di Codolo.
Le origini di Zeri si perdono nei tempi della dominazione preromana e richiamano gli antichi usi pagensi liguri, testimoniati da ritrovamenti tombali e dalle denominazioni di alcuni luoghi, quale Castello, che richiamano l'idea del castellaro ligure, più che la fortificazione medievale. Con l'antico nome Cerri, Zeri è citato in un atto del 774, ma è nel 1164 che Federico II lo infeuda ad Obizzo Malaspina e la sua storia successiva si mischia a quella di Pontremoli. I "rurales" di Zeri, sempre irrequieti, segnano per tutto il Cinquecento una storia di contestazioni e lotte armate, fino alla rivolta del 1526, quando assediarono Pontremoli in nome di una loro rivendicazione di indipendenza che, nell'uso comune, si sintetizza nell'antico detto: "Zeri mangia del proprio pane e veste del proprio pelo".
La popolazione di Zeri si distinse fieramente anche nel 1799 durante l'accanita lotta contro i francesi e nei moti popolari del 1847.
A Zeri nacque Francesco Natali, l'artista lunigianese del XVIII secolo, forse il più importante ed attivo in molte città.
Al Passo dei Due Santi, sull'Appennino Tosco-Emiliano, è localizzata una stazione di sport invernali fondata nel 1971 e che ebbe un forte sviluppo negli anni ottanta. Le piste si trovano tra i
Altri comuni della Lunigiana
Aulla Pontremoli Fivizzano Casola e Alta valle dell'Aulella
Fosdinovo   Villafranca   Filattiera Bagnone   Comano   Zeri
Podenzana   Licciana Nardi   Mulazzo   Tresana
1400 e i 1600 metri di altitudine, a circa 30 Km dall'uscita del casello di Pontremoli sull'autostrada A15 La Spezia - Parma. Oltre al rifugio del Passo dei Due Santi, oggi esistono anche alberghi e campeggi dove gli amanti della montagna possono trovare tutti i comfort necessari per una vacanza all'insegna del contatto con la natura. Il motto della stazione è "Zum Zeri, ovvero la neve che si specchia nel mare", in quanto scendendo lungo le piste il panorama spazia fino alla costa ligure.
● La stazione invernale di Zum Zeri
Negli anni Settanta del XX secolo, con l'apertura della stazione invernale di Zum Zeri, è iniziato lo sfruttamento delle potenzialità turistiche comunali. Zeri sembrava destinato a rimanere l'isola austera di una economia montana prima che sorgessero i primi alberghi al seguito delle principali strade di collegamento, particolarmente con la Val di Vara, attraverso il Passo del Rastrello o Rastello. Ma il vero lancio turistico fu fatto nel 1971 quando la mulattiera per il Passo dei Due Santi divenne una strada carrozzabile, con due piazzali, due piste da sci e tutte le strutture sportive volute dall'Amministrazione Comunale e dall'Associazione Sportiva Zum Zeri.
Il Comune iniziò anche una valorizzazione paesaggistica della zona, attraverso percorsi di trekking che permettono di godere le bellezze dei laghi Peloso ed Aracci, dei pascoli e delle cascine del Lago Verde.
● Un sistema viario di recente costruzione
Nel territorio dello zerasco sono sempre state scarse le coltivazioni della vite. Gli abitanti dei diversi paesi per rifornirsi di vino si spostavano nei centri della Val di Magra o, più spesso, nei borghi della provincia spezzina dove si recavano a dorso di mulo, affrontando percorsi disagevoli, in zone montuose o molto impervie.
Nei primi decenni del Novecento il vasto territorio del comune di Zeri era ancora sprovvisto di strade carrozzabili e pertanto, per scendere a valle o spostarsi tra le varie località, anche per una semplice gita, bisognava fare uso di cavalli o di destrieri meno nobili come gli asini o i muli.
A Coloretta, per esempio, esisteva solamente la strada per la Chiesa di Rossano e coloro che dovevano raggiungere Pontremoli spesso lo facevano anche a piedi, camminando per quasi otto ore tra andata e ritorno.
Come racconta il Caselli nella sua "Lunigiana Ignota" del 1933, negli anni Settanta del XIX secolo venne progettata la costruzione di un strada provinciale che avrebbe dovuto unire Pontremoli con Codolo e Coloretta. Per migliorare i suoi collegamenti, il comune di Zeri ebbe subito l'intuizione di allestire, in proprio, una strada interna che unisse Coloretta a Rossano.
Le due arterie furono iniziate nello stesso periodo e quella di Rossano fu conclusa in brevissimo tempo. La provinciale per Coloretta invece procedeva a rilento e negli anni Trenta del XX secolo era stata compiuta solo la metà del percorso, fin presso Codolo.
La rotabile provinciale raggiunse la Tecchia Rossa nel 1930, arrivò poi a Noce nel 1942 e solo negli anni '50 del XX secolo fu completato il tratto fra Noce e Coloretta.
Alla fine della seconda guerra mondiale, il tratto Pontremoli - Noce era diventato impraticabile in quanto i ponti erano saltati, tanto che, per la ricostruzione dell'abitato di Coloretta (lesionato ed incendiato), si poteva raggiungere il borgo solo attraverso un'altra strada completata in precedenza, ovvero la Pontremoli - Arzelato - Rossano - Coloretta.
Da notare che, in origine, il comune di Zeri comprendeva anche Arzelato che poi passò, insieme ad altri paesi, a quello di Pontremoli.
Il disagio per gli spostamenti era abbastanza grande. Coloro che dovevano mettersi in viaggio per lavoro o per altri motivi dovevano partire da Zeri a piedi o in sella ad una cavalcatura per arrivare fino al luogo raggiunto dalla provinciale prima di poter prendere una carrozza dei vetturali che facevano la spola fino a Pontremoli.
Giova ricordare che, ai tempi, a Zeri non esisteva una farmacia e quindi, per poter acquistare un farmaco, bisognava obbligatoriamente recarsi appunto a Pontremoli.
Nel 1935, nella piazza di Coloretta, di fronte all'Osteria del Centro, fece la sua comparsa il primo veicolo a motore. Si trattava di una motocicletta, un mezzo di trasporto del futuro, condotta da un geometra di Pontremoli. Costui per arrivare a Zeri aveva percorso la strada più lunga che passava per Arzelato e Rossano, non ancora del tutto completata ma già transitabile per una due ruote a motore.
● Le montagne
Le Valli di Zeri sono delimitate da rilievi montuosi che per la loro altitudine e conformità le isolano quasi completamente dal resto del territorio. Le cime più elevate sono il Monte Fabei (1584 m.), il Gottero (1639 m.), il Focetto (1536m.) e lo Spiaggi (1554m.). Sul fianco del Monte Gretta, lungo la strada tra Patigno e Adelano, sorge un santuario dedicato alla Madonna di Lourdes, eretto nel 1958 per il centenario delle prime apparizioni alla piccola Bernadette.
In questo contesto abbondano le bellezze naturali della fauna e della flora. I rapaci come l'aquila reale, lo sparviere, la poiana, il gheppio e l'allocco, vivono nei boschi in assoluta sintonia con la natura.
PASSO DEL RASTELLO - Segnaletica e sentiero dell'Alta Via dei Monti Liguri

Cartello segnaletico
dell'Alta Via dei
Monti Liguri
al Passo del Rastello

Fra i mammiferi troviamo il cinghiale, la lepre, la volpe, l'orso, il tasso, la faina, lo scoiattolo,
la donnola, il ghiro, il moscardino. Gli abbondanti pascoli consentono l'allevamento di ovini, bovini ed equini.
Nei numerosi torrenti e corsi d'acqua prosperano la trota e il vairone. Il territorio ha inoltre un prezioso patrimonio idrico costituito da acque minerali e sulfuree.
● La frazione Coloretta
Fino ai primi decenni del XIX secolo era un piccolo villaggio montano mentre oggi è il più popoloso nucleo abitativo dello Zerasco, sede del Comune, delle scuole e dei maggiori servizi sociali e turistici, tutti a sostegno della stazione invernale di Zum-Zeri. Il borgo è raggiunto dalle principali vie di comunicazione comunali e dalla provinciale per il Passo del Rastrello. Nei pressi di Coloretta c'è il nucleo «Castello», che probabilmente era il «Castrum Ziri» medievale, i cui resti si ritengono essere quelli a nord dell'abitato. Il paese ha oggi un aspetto nuovo perché è stato oggetto di varie ricostruzioni operate dopo il secondo conflitto mondiale quando molte case furono bruciate dai tedeschi.
● La frazione Adelano
E' una vallata con tre paesi che, nel corso del tempo, hanno risentito del depauperamento legato all'esodo della popolazione la quale, per avere maggiori opportunità di lavoro, si spingeva verso altri lidi. Attraverso la valle scende un antichissimo sentiero, quello della Via del Gottero, conosciuto anche come Via Regia, attraverso il quale sono transitate tribù liguri, orde barbariche e greggi, fin dall'antichità preistorica e protostorica. Questa strada, poi divenuta una mulattiera in epoca romana e medievale, durante la Resistenza fu arteria vitale che scendeva dal Monte Cornoviglio in direzione di Bolano e Ceparana ed era anche chiamata «strada salaria», perché utilizzata dai mercanti di sale. Fu sempre e comunque una via privilegiata di congiunzione tra la Valle del Taro, Sarzana ed il Golfo della Spezia.
● La zona d'alpeggio della Formentara
Fino alla II Guerra Mondiale era una località composta da 27 cascine di pietra, dalla caratteristica copertura in piagne di arenaria e da una chiesa dedicata a San Bartolomeo. Alla Formentara i contadini tagliavano il fieno, raccoglievano i prodotti del bosco e sottobosco, pascolavano il bestiame. Oggi c'è solo il ricordo della vita di allora, di un mondo agro-pastorale che si è andato disgregando con l'esodo delle campagne e con l'epoca industriale.
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Fotografie, eventi, turismo,
storia e news del territorio...

  Cicloturismo nella Lunigiana Storica

Manuale del cicloturista

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Per la realizzazione delle immagini presentate in questo sito gli spostamenti sul territorio della Lunigiana storica sono stati effettuati con una bicicletta. In questa piccola guida sono state perciò condensate varie esperienze logistiche e tecniche derivanti dall'utilizzo turistico di questo mezzo di locomozione...

Itinerario cicloturistico
alle radici del fiume Magra

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E' un percorso che consente di raggiungere la Valdantena e il borgo di Pracchiola, lungo la strada del Passo Cirone. Siamo nel comune di Pontremoli e l'altezza massima raggiunta è di circa 700 metri. Alle spalle di Pracchiola nasce il fiume Magra, con una cascatella conosciuta come "Piscio"...

Itinerario cicloturistico
verso il Passo del Brattello

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All'andata si sale fin sopra il valico, a più di 1000 metri di quota, viaggiando per 53 chilometri, anche lungo la Strada Provinciale n° 31. Il percorso di ritorno è più corto (50 km) e prevede il passaggio da Filattiera, lungo la Statale n° 62 della Cisa, dove è posta l'area archeologica della Pieve di Sorano...

Carta della Lunigiana Storica
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bellicosi Liguri Apuani, da dove parte questo sito...

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Sentieri della Via Francigena
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i sentieri storici della
Via Francigena tra Aulla e
Sarzana, che sono
nuovamente percorribili dopo
essere stati ripuliti e segnalati.

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I pellegrinaggi a Gerusalemme iniziarono già dai primi secoli dopo la morte di Cristo. La via Francigena non vide solo il passaggio di pellegrini ma anche di viandanti, militari e mercanti che misero a confronto la loro cultura con quella dei territori attraversati...

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La Via Marchesana
E' una strada storica che in epoca medievale veniva utilizzata dalla famiglia Malaspina per raggiungere i propri possedimenti in alta Italia. Il tracciato parte da Aulla, in Lunigiana, per raggiungere la città di Pavia in Lombardia...

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Castelli medievali
In Italia la Lunigiana ha la più alta concentrazione di antichi castelli. Se ne contano circa 160. Alcuni sono bellissimi e perfettamente conservati e/o ristrutturati, altri un po' meno. Tutti hanno alle spalle storie interessanti...

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