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QUI TOURING dell'ottobre 1972 - Copertina con interrogativo: "E' ancora possibile salvare la natura ?"

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Il capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
d'Europa. Nel 2004 è stata la
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Elenco puntato - Euroflora  EUROFLORA

In primavera, ogni 5 anni,
alla Fiera di Genova va in scena
lo spettacolo dei fiori per eccellenza.
I giardini più belli del mondo...

Elenco puntato - Via Francigena  VIA FRANCIGENA

Col Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
in segno di pentimento...

Elenco puntato - Parco del Magra  PARCO DEL MAGRA

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Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa...

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Elenco puntato - Le Cinque Terre  LE CINQUE TERRE

Cinque borghi marinari il cui destino è sempre stato storicamente legato alla terra e all'agricoltura piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni Mondiali dell'Umanità...

Elenco puntato - La Val di Magra  LA VAL DI MAGRA

Nobili, vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena.
Culture differenti per storia e tradizioni,
nei secoli, si sono sovrapposte
e hanno permeato il territorio con
i segni del loro passaggio...

Elenco puntato - La Val di Vara  LA VAL DI VARA

La "Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
produzioni agricole ottenute con
metodi antichi e naturali.
Varese Ligure nel 1999 è stato il
1° comune ecologico d'Europa...

Elenco puntato - La Lunigiana  LA LUNIGIANA

La "Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e perfettamente conservati...

 
 
 
 

Fotografie © GIOVANNI MENCARINI

 
Varese Ligure
VARESE LIGURE - Scorcio di Piazza Fieschi
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Terra di passaggio
Borghi rotondi e
sport fluviali
Le infiorate di
Brugnato
Oasi Gianelliana
Strade dei monti
Alta Via dei Monti
Liguri
Il Parco del Magra

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Il primo comune ecologico d'Europa
Nell'alta Val di Vara è rinomato il borgo storico di Varese Ligure, importante snodo medievale, che nel 1999 è stato il primo comune in Europa ad ottenere la denominazione di "Comune Ecologico" con certificazione internazionale ISO 14001 alla quale, nel maggio del 2002 si è aggiunta la certificazione europea EMAS.
Sui crinali delle montagne, che caratterizzano l'Alta Via dei Monti Liguri, il territorio comunale ospita una delle prime centrali eoliche rese operative in Italia.
Varese Ligure è stato il primo comune della Val di Vara a produrre energia elettrica tramite impianti fotovoltaici che sono stati collocati sulla copertura del Palazzo Comunale e su quella della Scuola Media G. Bobbio.
● Vicende storiche
Storicamente Varese Ligure nacque e si sviluppò in virtù della sua posizione strategica, posta all'incrocio tra le due strade transappenniniche dirette verso Parma e Tortona, attraverso i Passi di cento Croci e del Bocco. Nella zona dell'attuale nucleo storico con tutta probabilità esisteva un insediamento di epoca bizantina, i cui resti sono stati individuati sotto il castello. Lo confermano alcuni toponimi di chiara ascendenza greca: il Monte dei Greci, antico nome del Monte di Cento Croci, e la località Baselica, che potrebbe indicare una selva imperiale o, più probabilmente, una strada "reale". E a Varese esiste anche il quartiere di Grecino.
Il torrente Crovana, che attraversa il territorio comunale e poi si getta nel fiume Vara, si chiamerebbe così a causa di un errore di scrittura di un antico cronista. In origine infatti il suo nome sarebbe stato Corvana per il fatto che sulle sue sponde vi erano numerose grotte dentro le quali nidificavano i corvi. L'errore si verificò durante la trascrizione di alcuni documenti dell'epoca.
Nel 1524 a Varese Ligure arrivò un'epidemia di peste che venne chiamata "della Madin" dal nome della donna che per prima restò contagiata. Fortunatamente un improvviso vento freddo autunnale disperse ben presto il morbo, con grande sollievo della cittadinanza che attribuì quell'evento atmosferico ad un provvidenziale intervento divino. Purtroppo però la peste si ripresentò tre anni dopo causando la morte di circa 1500 persone.
A completare l'opera arrivarono infine la carestia ed una epidemia virale che causava una febbre molto elevata, produceva delle pustole sui corpi, faceva cadere peli e capelli e poteva anche rendere sorde le persone.
● La famiglia Fieschi e il Passo di Cento Croci
La cittadina si presenta con uno sviluppo planimetrico di forma rotonda, caratterizzato al centro da un girotondo di case porticate dalle facciate multicolore. Questa struttura rispondeva ad una precisa esigenza di difesa: in tal modo, infatti, il piccolo centro era arroccato su se stesso e grazie alla protezione a Nord del suo castello poteva far fronte efficacemente ad ogni minaccia proveniente dall'esterno.
E non solo questo perché la famiglia dei Fieschi concepì il paese con il criterio architettonico delle case-botteghe. Il borgo rotondo, che dipende dalla provincia spezzina ma è stato sempre maggiormente legato a Genova (basti ascoltare il dialetto locale), diventò in breve tempo un luogo d'incontro di varie culture materiali e un'importante stazione di sosta per viaggiatori e merci.
I viandanti che portavano gli approvvigionamenti a dorso di mulo da qui potevano facilmente raggiungere l'Emilia e la Lombardia attraverso il Passo di Cento Croci.
Sul valico c'è tuttora un cippo, datato 1786, che ricorda a coloro che transitano oggi che in quel punto finiva la Repubblica di Genova e cominciava il Ducato di Parma.
In origine il Passo di Cento Croci era chiamato Monte Lamba. Il suo nome attuale deriva dal fatto che, in zona, quando veniva rinvenuto il corpo di una persona deceduta si era soliti piantare una croce. Ed era abbastanza frequente perché in quel luogo, senza dubbio inospitale, la gente poteva morire uccisa dal freddo o dai lupi, ma anche assassinata dai banditi.
Poco distante dal valico si ergeva l'ospizio di Santa Croce o di San Michele, presso il quale dimorò, per un certo tempo, un varesino che era soprannominato "il monaco". Costui non era certamente un religioso visto che si macchiò di orrendi delitti per depredare i viandanti danarosi con i quali entrava in contatto.
Una volta scoperto venne denunciato al rettore dell'ospitale. Per evitare una sicura condanna si diede perciò alla fuga e si rifugiò sulle montagne vicine. Qualche tempo dopo fu trovato morto dopo essere stato probabilmente sbranato dai lupi.
● Elementi urbani caratteristici
Tra gli elementi urbani più caratteristici di Varese Ligure figura la Chiesa di San Filippo Neri, posta all'esterno del nucleo medievale, che custodisce la "Apparizione della Vergine a San Francesco Saverio", capolavoro di Gregorio de Ferrari, maestro del Seicento genovese.
Altra importante testimonianza storica è il Ponte di Grecino, posto ai margini dell'abitato e risalente al XVI secolo. La sua costruzione iniziò nel 1515 quando, a seguito di abbondanti precipitazioni, il fiume in piena spazzò via la passerella che ne consentiva l'attraversamento. Nell'occasione venne travolto anche un giovane, fresco sposo, che sfidò il pericolo pur di raggiungere la moglie.
Sulla spalla destra del ponte c'è un bassorilievo in arenaria del '400 che raffigura la Nascita, La Morte e la Resurrezione di Cristo, testimonianza di antica devozione popolare.
Il borgo è tuttora dominato dal Castello dei Fieschi, struttura militare ampliata nel 1435 dal capitano di ventura Niccolò Piccinino e completata, tra il 1472 e il 1478, da Manfredo Landi, signore di Varese Ligure. Le maestranze che operarono al servizio del Piccinino erano le stesse che avevano costruito la torre del castello del Piagnaro di Pontremoli in Lunigiana.
Manfredo Landi fece costruire un nuovo torrione che, nel 1478, era quasi ultimato quando i terrazzani insorsero contro di lui in nome di Gian Luigi Fieschi.
La tecnica muraria delle due torri non presenta differenze sostanziali, nonostante il trentennio che separa le due costruzioni. Quella del Piccinino è una torre offensiva che prevedeva l'uso delle armi da fuoco e non solo delle balestre. Il torrione Landi costituisce invece un'opera militare più di difesa che di offesa. Presenta infatti una forma cilindrica e la base a scarpa, accorgimenti adottati per offrire maggiore resistenza alle nuove armi.
Dal 1547, quando ai Fieschi successe Genova nel dominio di Varese, fino a tutto il XVIII secolo il castello divenne residenza del podestà e venne utilizzato anche come carcere; successivamente, fino alla metà del Novecento, fu adibito ad abitazione e, attualmente, è di proprietà privata.
Una stretta scala da accesso al salone di rappresentanza, sotto al quale c'erano le prigioni. Su alcune pietre della muratura ci sono ancora delle date che i detenuti del XVI secolo incisero a perenne ricordo della loro brutta esperienza.
La Torre Civica è tutto quello che resta del complesso della chiesa e del convento agostiniano di Santa Croce, eretto nel 563. Il convento, al quale era annesso un ospitale, venne chiuso con l'avvento della Repubblica Democratica ligure (1797) che soppresse gli ordini religiosi. L'edificio fu acquistato dalla famiglia Ottoboni mentre il campanile rimase di proprietà del Municipio il quale vi fece installare un orologio e lo destinò poi a torre civica.
Nelle mura medievali a difesa del borgo c'erano due aperture: una con tutta probabilità era posta nelle vicinanze del Castello dei Fieschi (a Nord) mentre l'altra (tuttora esistente) si trovava nella zona Sud. La porta meridionale, costruita con conci in pietra regolari, è dotata di due fornici. La cinta muraria invece è andata perduta; solo nella parte ad Ovest è ancora visibile un muro in pietra che sembra essere un residuo della costruzione originaria.
● La bella varesina Luigia Ferrari Pallavicini
Era originaria di Varese Ligure Maria Luigia Ferrari Pallavicini, indicata come una delle più belle donne italiane del XIX secolo. La famiglia Ferrari era una delle più facoltose e potenti del territorio. Luigia nacque però a Genova il 21 gennaio del 1772 e fino all'età di 17 anni era stata educata in un convento di Massa. Andò poi in sposa al  quarantenne patrizio genovese Domenico Pallavicini e divenne una delle donne più corteggiate dei salotti buoni della città, visto lo stuolo di ammiratori dai quali era sempre circondata.
Tra questi c'era il letterato e poeta Ugo Foscolo che dedicò alla bella varesina l'ode "A Luigia Pallavicini caduta da cavallo". Lo spunto gli era stato fornito dal fatto che la nobildonna era caduta, appunto, da cavallo e si era deturpata il suo splendido viso. Da quel momento, per nascondere le cicatrici, Luigia fu costretta ad indossare una fitta calotta ed un velo.
● Il Valle Bio Festival
A Varese Ligure viene organizzato annualmente il Valle Bio Festival, una manifestazione ricca di appuntamenti durante i quali si possono apprendere notizie utili su cibi e bevande genuine di produzione locale e sulle svariate attività collegate al settore. Tante gustose specialità arrivano anche da altre parti d'Italia, come nell'edizione 2020 quando è stato presentato il Parmigiano Reggiano ricavato dal latte di Vacca Bianca Modenese.
Ultimamente ha fatto la sua comparsa al Festival anche la Bioedilizia, una tecnica che ci aiuta a costruire gli edifici utilizzando materiali naturali sostenibili e non tossici quali balle di paglia, terra battuta e fibre di canapa.
Fonti:
- Comunità Montana Alta, Media e Bassa Val di Vara;
- Segnaletica turistica dell'Alta Via dei Monti Liguri;
- Segnaletica turistica della Via dei Monti;
- Segnaletica turistica del Santuario di Cerreta;
- Segnaletica turistica del Comune di Pignone e delle
  Valli del Pignone e del Casale;

- "Lunigiana ignota" - di Carlo Caselli (Il viandante) - FORNI Editore - Bologna 1933;
- "Per le strade della Liguria e della Toscana" - QN / LA NAZIONE;
-
"Guida insolita della Liguria" - Newton Compton Editori 2006;
-
"Spazio Aperto" - IL SECOLO XIX;
-
"Album della Spezia" - a cura di Giorgio Batini - Ed. LA NAZIONE.
 

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Per la realizzazione delle immagini presentate in questo sito gli spostamenti sul territorio della Lunigiana storica sono stati effettuati con una bicicletta. In questa piccola guida sono state perciò condensate varie esperienze logistiche e tecniche derivanti dall'utilizzo turistico di questo mezzo di locomozione...

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Acque minerali e termali
Sul territorio che anticamente faceva parte della Lunigiana storica ci sono moltissimi punti di sbocco di sorgenti naturali che hanno vita autonoma rispetto agli acquedotti pubblici...

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