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Il capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
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Elenco puntato - Euroflora  EUROFLORA

In primavera, ogni 5 anni,
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I giardini più belli del mondo...

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Col Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
in segno di pentimento...

Elenco puntato - Parco del Magra  PARCO DEL MAGRA

A Gennaio 2008 il Parco Naturale
Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa...

Elenco puntato - Golfo della Spezia  GOLFO DELLA SPEZIA

Tra la punta di Portovenere e il Capo Corvo si apre una delle più profonde insenature di tutto il litorale occidentale italiano, declamata nei versi di illustri poeti e nella quale è incastonata La Spezia, città sede di porto militare e mercantile, che oggi è anche punto di attracco per le navi da crociera...

Elenco puntato - Le Cinque Terre  LE CINQUE TERRE

Cinque borghi marinari il cui destino è sempre stato storicamente legato alla terra e all'agricoltura piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni Mondiali dell'Umanità...

Elenco puntato - La Val di Magra  LA VAL DI MAGRA

Nobili, vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena.
Culture differenti per storia e tradizioni,
nei secoli, si sono sovrapposte
e hanno permeato il territorio con
i segni del loro passaggio...

Elenco puntato - La Val di Vara  LA VAL DI VARA

La "Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
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Varese Ligure nel 1999 è stato il
1° comune ecologico d'Europa...

Elenco puntato - La Lunigiana  LA LUNIGIANA

La "Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e perfettamente conservati...

 
 
 
 

Fotografie © GIOVANNI MENCARINI

 
Zignago
PIEVE di ZIGNAGO - Il palazzo comunale
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Il Parco del Magra

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Le prime notizie risalgono al 1014
Il territorio comunale è dominato dai monti Dragnone e Castellaro e si presenta suddiviso in tante piccole frazioni. Il Municipio è posizionato in località Pieve, costruita sulle pendici del Monte Zignago. Nella zona del Castellaro sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici che testimoniano la presenza dell'uomo fin dall'Età del Bronzo (secoli XVI - XIV avanti Cristo).
● Gli scavi archeologici del Monte Castellaro
Nel 1827, in località Novà, un contadino stava lavorando i suoi terreni, ai bordi del fiume Cravegnola, quando rinvenne una statua-stele (vedi link nel bordo a destra) in arenaria, di forma squadrata, databile tra il VI e il IV secolo avanti Cristo, oggi esposta nel museo archeologico di Genova-Pegli. Sul reperto è incisa in caratteri etruschi la scritta Mezunemusus che, secondo alcuni, potrebbe indicare un signaculum posto a metà del bosco sacro: forse la selva del Madragun (Monte Dragnone). Altri studiosi ritengono che il cippo presenti i tratti di una pietra sepolcrale e la scritta in caratteri arcaici, incisi dall'alto al basso e da destra verso sinistra, non sarebbe altro che un composto di nome e cognome (Mezu - Nemusus) del defunto in memoria del quale era stata scolpita.
Alcuni scavi effettuati attorno al Castellaro tra il 1970 ed il 1974 hanno evidenziato l'esistenza di case altomedievali e reperti della stessa epoca. Inoltre sono state rinvenute strutture di abitazioni in materiali d'argilla, a forma quadrata e rotonda, risalenti all'Età del Bronzo.
● Il villaggio medievale del 1300
Secondo il Formentini, le prime notizie certe di Zignago risalirebbero al 1014, quando il borgo e la sua chiesa appartenevano all'Abbazia di Leno, fondata da Re Desiderio. La conferma della proprietà verrebbe dall'Imperatore Corrado II il quale inseriva Griniacula in un elenco di antichi possedimenti. Griniacula infatti potrebbe essere Zignacula, il nome medievale di Zignago.
Sul monte Zignago esisteva, con tutta probabilità, un villaggio medievale che si spopolò attorno al 1300 a causa di una terribile epidemia di peste nera che aveva colpito tutta l'Europa. L'evento fu così nefasto che gli abitanti si diedero ad una fuga precipitosa, lasciando i loro averi di uso comune all'interno delle loro abitazioni. Parte di questi oggetti sono stati rinvenuti durante gli scavi archeologici, iniziati a partire dal 1968, che vengono effettuati con la supervisione dell'Istituto di Storia della Cultura Medievale di Genova.
Si tramanda che sul Monte Zignago, in epoca remota, esistesse un imponente castello, andato poi distrutto per opera di gente nemica proveniente da lontani lidi. Anche tra Torpiana e Valgiuncata esisteva il fortilizio di Serra Maggiore che subì la stessa sorte.
Secondo il Caselli, anche il marchese del Castello di Zignago era un tiranno e venne ucciso sul portone della sua proprietà con un sasso scagliato da una balestra, maneggiata da un certo Bogo. Per questo motivo, da quel giorno, i discendenti del liberatore vennero soprannominati Balestra.
● Il Santuario del Monte Dragnone
A Pieve di Zignago, dove è posta la sede del Municipio, si può visitare la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro Apostolo, che risale al XVI secolo.
Sul Monte Dragnone è invece collocato il Santuario dedicato alla Beata Vergine Maria, che viene festeggiata, con grande partecipazione di fedeli, l'8 settembre di ogni anno. Per questa ricorrenza gli abitanti della zona organizzano una solenne processione che richiama a storiche usanze. Ai tempi, ogni pellegrino soleva portarsi appresso una frasca o un tronco d'albero che poi, tutti assieme, venivano piantati in modo da costituire un cerchio sui pascoli del monte. Nell'area delimitata dal cerchio avvenivano poi gli incontri, il pranzo, i balli, i festeggiamenti, come se la stessa fosse un luogo protetto ed, in qualche modo, sacro. Tale usanza potrebbe essere derivata dalle tradizioni celtiche ed etrusche che avrebbero portato allo sviluppo di una religione di tipo naturalistico, basata sul culto delle vette e dei boschi circostanti.
Il Monte Dragnone era già oggetto di culto nell'Età del Ferro quando, sulla sua vetta, c'era la presenza di una necropoli. Il santuario invece sarebbe stato costruito dai monaci Benedettini, sempre in epoca antica, quando gli stessi erano scappati da Luni per rifugiarsi in questi luoghi.
L'edificio, che è stato ricostruito nel XIX secolo, sorge sulle fondamenta della struttura religiosa di più antica datazione. Si presenta con un'unica navata con presbiterio e due altari laterali dedicati a San Giovanni Battista e Sant'Anna.
L'altare maggiore è del 1717 ed è stato consacrato in sostituzione di quello originario, che subì gravi danni in seguito all'azione di un fulmine. Sulla struttura è apposta l'immagine della vergine secondo l'iconografia legata al culto della Madonna di Loreto, molto diffuso nei secoli XVII e XVIII.
● Il borgo rurale di Serò
Nel borgo rurale di Serò, chiuso e compatto come quelli malaspiniani e arroccati della Val di Magra, si eleva la settecentesca Chiesa di San Martino, dal semplice prospetto a capanna. All'edificio si accede tramite un elegante portale in arenaria, datato 1643, sormontato da un bassorilievo raffigurante una "Madonna seduta con Bambino", risalente al XVIII secolo. L'interno custodisce un pregevole bassorilievo in ardesia del secolo XVI, raffigurante la "Natività", che un tempo era collocato esternamente.
Fonti:
- Comunità Montana Alta, Media e Bassa Val di Vara;
- Segnaletica turistica dell'Alta Via dei Monti Liguri;
- Segnaletica turistica della Via dei Monti;
- Segnaletica turistica del Santuario di Cerreta;
- Segnaletica turistica del Comune di Pignone e delle
  Valli del Pignone e del Casale;

- "Lunigiana ignota" - di Carlo Caselli (Il viandante) - FORNI Editore - Bologna 1933;
- "Per le strade della Liguria e della Toscana" - QN / LA NAZIONE;
-
"Guida insolita della Liguria" - Newton Compton Editori 2006;
-
"Spazio Aperto" - IL SECOLO XIX;
-
"Album della Spezia" - a cura di Giorgio Batini - Ed. LA NAZIONE.
 

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Per la realizzazione delle immagini presentate in questo sito gli spostamenti sul territorio della Lunigiana storica sono stati effettuati con una bicicletta. In questa piccola guida sono state perciò condensate varie esperienze logistiche e tecniche derivanti dall'utilizzo turistico di questo mezzo di locomozione...

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Le Strade del Miele
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Sul territorio che anticamente faceva parte della Lunigiana storica ci sono moltissimi punti di sbocco di sorgenti naturali che hanno vita autonoma rispetto agli acquedotti pubblici...

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