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Il capoluogo della Liguria
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In primavera, ogni 5 anni,
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Col Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
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 A Gennaio 2008 il Parco Naturale
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Elenco puntato - La Val di Magra  LA VAL DI MAGRA

Nobili, vescovi, mercanti e pellegrini
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 Culture differenti per storia e tradizioni,
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La "Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
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Varese Ligure nel 1999 è stato il
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Elenco puntato - La Lunigiana  LA LUNIGIANA

La "Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e perfettamente conservati... 

 
 
 
 

Fotografie © GIOVANNI MENCARINI

 
Il Santuario di Soviore
MONTEROSSO - Il Santuario di Nostra Signora di Soviore
La chiesa si trovava nei pressi di un'antica via di collegamento, divenuta poi "strada corriera" della Repubblica genovese, che portò l'edificio a diventare rifugio per pellegrini e viandanti...

Blocco Notes

La prima costruzione risale al 740

Dall'11 maggio 1974 la Madonna di Soviore è stata nominata patrona della diocesi di La Spezia, Sarzana e Brugnato. Il Santuario di Soviore, posto nelle vicinanze della località "Fontanelle" di Monterosso, data come prima costruzione il 740, anno che lo rende il più antico santuario mariano della Liguria.
In quel periodo un sacerdote di Monterosso che andava a caccia, passando all'alba in quei luoghi, aveva notato una colomba bianca che, svolazzando presso una casupola diroccata, poi era sparita. Incuriosito da quella scena, il giorno dopo si era recato sul posto con alcuni manovali i quali avevano iniziato a scavare il terreno rinvenendo una statua lignea della Madonna che portava in braccio il Figlio morto. Questa sacra scultura apparteneva agli abitanti di Monte Albereto che l'avevano nascosta sotto terra nel 629, durante la loro fuga verso il mare per sfuggire alle orde barbariche di Rotari. La costruzione della prima chiesa viene fatta risalire proprio al periodo di questo miracoloso ritrovamento.
Le fattezze attuali del complesso originano però dal 1300 quando sull'antichissima chiesa del secolo III venne edificata un nuova struttura con la partecipazione economica e lavorativa degli abitanti di Monterosso.

● Santuario mariano dalla prima metà del 1700
Gli ampliamenti effettuati nel secolo XIV compresero la costruzione della prima parte del porticato adiacente il campanile e di una struttura per ospitare i pellegrini che, ai tempi, seguendo la "Via Romea", si spostavano da Roma verso Santiago de Compostela e viceversa.
Anche le dimensioni odierne della chiesa risalgono a quel periodo. Nella prima metà del XVIII secolo l'edificio venne elevato da chiesa semplice a santuario mariano e da Roma arrivò l'autorizzazione di poter incoronare la Vergine e il Bambino con due corone dorate, frutto di un lascito nobiliare.
Intorno alla metà del 1700 l'edificio, che era diviso in tre navate, venne coperto con la volta attuale. Si narra che i mattoni necessari, giunti a Monterosso via mare, vennero fatti salire fino al Santuario passandoli di mano in mano. Altri lavori riguardarono il prolungamento dell'ospitale e del piazzale antistante. L'eliminazione delle tre navate fecero diventare la chiesa ad aula unica per avere più spazio a disposizione dei fedeli.
Nella seconda metà del XIX secolo l'interno venne affrescato con scene di vita della Vergine. Nel 1872 la volta della chiesa fu decorata dal prete Mentasti con figure che rappresentano i momenti più significativi della storia del Santuario.
Nella chiesa si trovano alcune tele di scuola genovese, una statua della Madonna con in braccio il Figlio morto che risale al 1300 e un pregiato organo Agati del 1834. Quest'ultimo, che è stato restaurato da poco tempo, viene utilizzato per le normali liturgie e anche durante la stagione concertistica.
Il Santuario di Soviore si trovava nei pressi di un'antica via di collegamento, divenuta poi "strada corriera" della Repubblica genovese, che portò l'edificio a diventare rifugio per pellegrini e viandanti. Le innumerevoli apparizioni cinquecentesche della Vergine fecero intensificare il culto mariano pure a Soviore che il 15 di agosto, per la festa dell'Assunta, è tuttora meta di una gran folla di devoti.
● La statua di Nostra Signora di Soviore
La scultura risale indubbiamente al XIV secolo ed è di origine sveva. La cosa che più interessa dal punto di vista religioso è invece come è rappresentata la pietà. Essa infatti non è addolorata e piangente, rivolta al Cristo morto secondo la tradizione mediterranea, ma serena e orientata verso chi la guarda, nel gesto di partecipazione alla gioia dell'imminente Resurrezione. Il Cristo, d'altra parte, è raffigurato nelle dimensioni del Figlio-bambino ed ha il capo non reclinato nella morte, ma eretto anch'esso nell'attesa della Resurrezione. I fedeli le sono molto devoti e la chiamano affettuosamente la "Rossetta".
● Ogni 25 anni la Madonna scende a Monterosso
Nell'ottobre del 2025 la Madonna di Soviore ha lasciato il suo santuario immerso nei lecci secolari per scendere nuovamente nel borgo di Monterosso. E' una tradizione religiosa e popolare che si rinnova ogni 25 anni, in occasione del suo anno giubilare e dell'anno giubilare della Chiesa mondiale.
Le sue origini sono antichissime, il che dimostra come il culto della Vergine sia stato, nel corso dei secoli, particolarmente sentito sia nelle Cinque Terre che nell'intera Liguria.
La Madonna scese eccezionalmente anche nel 2018 in occasione dei 400 anni dalla fondazione del Convento dei Frati Cappuccini che, da sempre, partecipano alle celebrazioni solenni a Monterosso.
L'usanza di portare periodicamente la Madonna a Monterosso è iniziata il 10 agosto 1749 quando la Vergine di Soviore venne solennemente incoronata, la nona al mondo, della sacra effige con le corone d'oro decretate dal Capitolo della Basilica Vaticana.
Allora fu il vescovo diocesano, Mons. Della Torre, ad accoglierla nella chiesa parrocchiale, in mezzo ad una moltitudine di pellegrini provenienti dalla località limitrofe.
All'epoca vennero organizzati tre giorni di festeggiamenti e di solenni funzioni e tutte le vie del borgo erano adornate di fiori e di festoni.
SANTUARIO DI SOVIORE - La teca della Madonna attraversa il cortile esterno portata a spalla SANTUARIO DI SOVIORE - La teca della Madonna posizionata vicino all'altare della chiesa SANTUARIO DI SOVIORE - La chiesa gremita di fedeli per il rientro da Monterosso della statua della Madonna
Il 5 ottobre 2025 la Madonna scesa a Monterosso fa rientro al Santuario
Le celebrazioni del 2025 hanno invece coinciso con la Solennità di San Francesco e presso la Chiesa dei Cappuccini è stata esposta la reliquia del cordone del Santo di Assisi proveniente dalla città umbra.
Numerose sono state le iniziative che hanno coinvolto i fedeli, le istituzioni e la cittadinanza tutta durante la settimana dal 28 settembre al 5 ottobre. Domenica 28 settembre, al suo arrivo a Monterosso, la statua della Madonna è stata accolta da Sua Eminenza Mons. Luigi Ernesto Palletti, vescovo della Spezia, che poi ha presieduto la Messa giubilare nella chiesa parrocchiale
Il programma dei festeggiamenti successivi è stato allestito secondo un'antica formula e per tutta la durata dell'evento ci sono state celebrazioni religiose alla presenza di Vescovi e Cardinali; la Madonna, con varie processioni votive, è stata portata in ciascuna delle chiese del paese e vi è rimasta per un certo tempo; tra le numerose tradizioni popolari rispolverate figurano gli antichi giochi paesani, i lumini sparsi in mare, la benedizione del mare, lo spettacolo pirotecnico e la cena che ha coinvolto tutte le comunità locali.
Prima del suo ritorno verso il santuario (vedi foto sopra) la Madonna è stata salutata con l'"Inno di Soviore" suonato dai flauti e composto dal frate monterossino padre Antonio Durante nel 1937.
● Nel 2025 il Santuario diventa chiesa giubilare
Il vescovo della Spezia Mons. Luigi Ernesto Palletti, con un decreto emanato l'8 maggio 2025, ha stabilito che la Chiesa-Santuario di Nostra Signora di Soviore venga dichiarata Chiesa Giubilare fino a domenica 28 dicembre 2025.
Nel testo del documento si legge che la decisione è stata presa considerata l'importanza che riveste in Diocesi il Santuario di Soviore, sentito anche l'amministratore pro-tempore del suddetto Santuario, Mons. Orazio Lertora, il quale conviene che la suddetta Chiesa possa essere "luogo giubilare", nel contesto del Grande Giubileo Ordinario e dell'invito del Santo Padre a tutti i cristiani ad accogliere la misericordia di Dio e farsi, a loro volta, pellegrini di speranza.
Questo nuovo decreto segue quello del 29-12-2024 nel quale veniva stabilito che altre Chiese o luoghi della Diocesi spezzina, in occasione di particolari circostanze o tempi liturgici, avrebbero potuto ottenere la proclamazione giubilare.
I fedeli che desiderano ricevere l'Indulgenza Giubilare e vivere tutto ciò come dono di grazia, proprio e peculiare di ogni Anno Santo, potranno conoscerne le modalità consultando il testo della Bolla di indizione del Giubileo e delle Norme sulla concessione dell'Indulgenza emanate dalla Penitenzieria Apostolica e riportate nel sito della Diocesi spezzina.
● I lecci monumentali del Santuario di Soviore
Il piazzale del Santuario di Soviore è ombreggiato da varie piante secolari di leccio che sono iscritte nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia. In pratica sono delle querce a fronda sempreverde che hanno un'età stimata in circa 200 anni e presentano un'altezza variabile tra i 15 e i 18 metri.
Il leccio è tipico del piano basale mediterraneo ma può salire, nelle regioni meridionali, fino a quote intorno ai 1400 metri. Si trova anche come componente della macchia mediterranea in forma cespugliosa con altre specie sclerofille sempreverdi. E' una pianta longeva a lento accrescimento che si stima possa vivere fino a 1000 anni e raggiungere un'altezza massima di circa 25 metri.
Fonti:
Segnaletica turistica del Santuario di Soviore
;
Il sito ufficiale del Convento dei Frati Cappuccini di Monterosso;
Insieme in Liguria - Luoghi d'arte, musica e teatro - a cura della Regione Liguria;
La Liguria - Istituto Italiano Edizioni Atlas SpA;
Il Secolo XIX -
La mia terra;
La Nazione - Album della Spezia - a cura di Giorgio Batini;
Guida insolita... della Liguria - Newton Compton Editori;
Il Secolo XIX - La mia gente;
 

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  Cicloturismo nella Lunigiana Storica

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Liguria regione ad elevato
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