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  QUI TOURING del 1 e 16 luglio 1978 - L'Amerigo Vespucci, a vele spiegate, in navigazione nel Mar Mediterraneo

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Archivio di grandi eventi
nazionali ed internazionali,
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FINESTRE APERTE
SUL TERRITORIO

Elenco puntato - Genova  GENOVA

Il capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
d'Europa. Nel 2004 è stata la
"Capitale Europea della Cultura"...

Elenco puntato - Euroflora  EUROFLORA

In primavera, ogni 5 anni,
alla Fiera di Genova va in scena
lo spettacolo dei fiori per eccellenza.
I giardini più belli del mondo...

Elenco puntato - Via Francigena  VIA FRANCIGENA

Col Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
in segno di pentimento...

Elenco puntato - Parco del Magra  PARCO DEL MAGRA

A Gennaio 2008 il Parco Naturale
Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa...

Elenco puntato - Golfo della Spezia  GOLFO DELLA SPEZIA

Tra la punta di Portovenere e il Capo Corvo si apre una delle più profonde insenature di tutto il litorale occidentale italiano, declamata nei versi di illustri poeti e nella quale è incastonata La Spezia, città sede di porto militare e mercantile, che oggi è anche punto di attracco per le navi da crociera...

Elenco puntato - Le Cinque Terre  LE CINQUE TERRE

Cinque borghi marinari il cui destino è sempre stato storicamente legato alla terra e all'agricoltura piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni Mondiali dell'Umanità...

Elenco puntato - La Val di Magra  LA VAL DI MAGRA

Nobili, vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena.
Culture differenti per storia e tradizioni,
nei secoli, si sono sovrapposte
e hanno permeato il territorio con
i segni del loro passaggio...

Elenco puntato - La Val di Vara  LA VAL DI VARA

La "Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
produzioni agricole ottenute con
metodi antichi e naturali.
Varese Ligure nel 1999 è stato il
1° comune ecologico d'Europa...

Elenco puntato - La Lunigiana  LA LUNIGIANA

La "Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e perfettamente conservati...

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Argomenti in primo piano,
news, eventi e storia del territorio

Colombiadi 1892 e 1992
Nel 1992 le celebrazioni per il 500° anniversario della scoperta dell'America hanno consentito al capoluogo ligure un notevole rilancio in campo internazionale. Anche le feste colombiane del 1892 attirarono su Genova gli occhi del mondo...

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Il dialetto genovese
Le trasformazioni fonetiche avvenute nella parlata di Genova sono un segno inequivocabile del dinamismo espresso dalla città durante i secoli della Repubblica. A Genova il dialetto è una lingua viva, che oggi viene insegnata anche nelle scuole...

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GENOVA - Foto notturna del Porto Antico e del centro storico di Genova

Funicolari e Ferrovia
A Genova effettua servizio una delle tranvie a cremagliera più antiche d'Italia, che collega la zona della Stazione Principe con il quartiere collinare di Granarolo. Assieme alle altre funicolari consente di accedere a punti panoramici per vedere la città dall'alto....

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Il principe Andrea Doria
L'abilissimo ammiraglio genovese diventò ricco e potente, ma non perse mai quelle caratteristiche morali che lo avevano contraddistinto fin da giovane. In una sua biografia si legge: "Aveva aspetto eroico, gravità virile e gesto umano... il sobrio vivere e il suo parco vestire non erano da principe ma da privatissimo gentiluomo..."

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Fotografie © GIOVANNI MENCARINI

 
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GENOVA - La Lanterna, il Matitone e le vele della 2a Cus Genova Sailing Cup

La Lanterna

posta a guardia del mare fra l'antico ed il nuovo porto è l'immagine più tradizionale della città ed il suo simbolo. Alta 117 metri s.l.m., emette un fascio di luce bianca che ha una portata di 27 miglia marine. Per arrivare al terrazzo posto alla sommità bisogna salire 375 gradini. Tanta fatica ripagata dallo stupendo panorama della città.
Grafica titolo testo La scultura  Sculpture
L'interesse dei genovesi per la scultura si rivela sin dai primi contatti con l'arte romana quando i ricchi patrizi cercano di introdurre nelle loro case opere d'arte di lontana provenienza (o di farle imitare in loco) come elementi di prestigio, status symbol della famiglia e delle sue tradizioni. Nel periodo romanico l'espansione commerciale di Genova e le spedizioni militari fanno affluire nella città preziosi cimeli acquistati in altri paesi. Inoltre l'affermarsi di un'edilizia più raffinata ed il sorgere di nuove imponenti chiese richiamano in città maestri forestieri e fanno

nascere attorno a loro un fiorente artigianato locale - si ricordano i "maestri Antelami" della Val d'Intelvi.
NEL DUECENTO maestranze provenienti dalla Francia del Nord pongono mano al rifacimento di San Lorenzo (scorcio dalle torri di Porta Soprana), di San Matteo ed alcuni palazzi nobiliari. I lavori attorno alla cattedrale non andranno al termine ma i maestri d'oltralpe lasceranno a Genova importanti esempi di scultura. Caratteristici in San Lorenzo i leoni stilofori in marmo opera di Carlo Rubatto.
NEL TRECENTO rimangono preziose testimonianze dell'arte di Giovanni Pisano, autore del Monumento a Margherita di Brabante.(vedi sotto)

GENOVA - Un moderno orologio scandisce le ore sull'entrata del Palazzo della Meridiana

Palazzo della Meridiana

ANCHE IL QUATTROCENTO è un secolo di "marmo e pietra". Michele D'Aria scolpisce le statue dei Benefattori in Palazzo San Giorgio.
NEL CINQUECENTO la scultura genovese si sviluppa e s'impone soprattutto coi nomi di Giovanni Angelo Montorsoli, di Taddeo e Giovanni Carlone. Il primo darà un nuovo volto all'interno di San Matteo, rivestendo le preesistenti strutture di marmi, stucchi e dorature e arricchendole di figure e rilievi. Nel porticato di Palazzo Ducale troviamo oggi la statua di Gio Andrea opera di Taddeo Carlone.
L'EPOCA BAROCCA arricchisce palazzi e chiese di marmi policromi, di intarsi preziosi, di ornati e dorature. I nomi più famosi sono quelli di Tommaso (scultore
GENOVA (Pegli) - Villa Durazzo-Pallavicini: il Tempio di Diana (fotografia di inizio '900)

Villa Durazzo-Pallavicini

ed architetto) e Giovanni Orsolino e di Filippo Parodi delle cui opere numerosissime chiese cittadine riportano tutt'oggi preziose testimonianze (si citano le Madonne della Chiesa di San Carlo, della Basilica Santa Maria Assunta in Carignano, di San Luca e di Santa Maria della Cella a Sampierdarena).
Nel secolo XVII° vanno ricordate le sculture di Giovanni Battista Bianco e nel XVIII° quelle di
Anton Maria Maragliano (Santa Margherita Ligure 1664 - 1741).
ANTON MARIA MARAGLIANO - Fu attivissimo nelle due Riviere, specializzandosi nel legno e dando vita principalmente a figurine del presepio. Lo scultore ebbe come maestri l'intagliatore e scultore Andrea Torre (1651-1700) e il pittore Domenico Piola (1627-1703). Lui stesso divenne poi un maestro e, alla sua scuola, sono attribuite decine di opere inconfondibili per stile e creatività.
Sculture del Maragliano conservate in varie chiese della Liguria
All'interno della chiesa parrocchiale di Bogliasco dedicata alla Natività di Maria, edificio sacro di antichissime origini, possono essere ammirate alcune sue opere lignee.
A Castiglione Chiavarese la chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Antonino Martire conserva due sue sculture lignee raffiguranti la Madonna del Carmine e Sant'Antonino.
Ad Acquasanta di Mele, durante la festa dell'Assunta, che viene celebrata il 15 di agosto, vengono riscoperte le più antiche tradizioni delle casacce genovesi. Per l'occasione, dall'Oratorio di Sant'Antonio Abate viene condotta in processione una sua cassa lignea, fino ad arrivare all'Acquasanta, dove giungono anche i Cristi più maestosi di tutto il Ponente ligure.
Il gruppo ligneo "Sant'Antonio Abate contempla la morte di San Paolo Eremita" venne realizzato tra il 1705 ed il 1710 per l'oratorio genovese dei Birri, nella strada Giulia, oggi via XX Settembre. La cassa venne poi acquistata dall'oratorio di Mele nel 1874 per la somma di 1.800 lire. In questa opera il Maragliano accentuò il contrasto tra la morte terrena corporale e la vita eterna dell'anima. L'anima di San Paolo che sale al cielo è infatti raffigurata da un giovanetto ignudo che viene innalzato dagli angeli.
A Pieve Ligure, la chiesa parrocchiale di San Michele, in tempi antichi, faceva da rifugio alle popolazioni della costa che stavano fuggendo dalle incursioni saracene. Tra le varie opere d'arte, oggi conserva un suo crocifisso ligneo.

A Rossiglione Superiore, la chiesa parrocchiale di Santa Caterina, costruita nel 1439 e ristrutturata nel 1607, nel suo interno a tre navate conserva un suo gruppo ligneo.
All'interno della settecentesca chiesa parrocchiale di Zoagli, dedicata a San Martino, è conservata una sua statua lignea. La chiesa venne ricostruita nel dopoguerra dopo i gravi danneggiamenti causati dal bombardamento aereo del 27 dicembre 1943.

GENOVA (Granarolo) - Presepe statico con le preziose statuine del Maragliano nella Chiesa di Santa Maria Assunta

Statuine presepiali del Maragliano

L'interno, in stile tardo barocco, della Collegiata di San Giovanni Battista ad Oneglia è arredato con una sua scultura in legno.
L'interno dell'oratorio di San Giovanni Battista a Pieve di Teco, costruito a picco sul torrente, è impreziosito dalle sue statue della Madonna del Carmine, del Battesimo di Cristo e dell'Assunta.
All'interno della chiesa barocca di Sant'Antonio Abate a Vallecrosia, risalente al 1737, sono presenti due sue statue lignee dedicate alla Madonna;
L'interno della barocca chiesa parrocchiale di San Matteo a Borghetto Santo Spirito è abbellito dalla sua scultura lignea del Patrono.
A Cairo Montenotte la sua opera il Crocifisso sovrasta l'altare maggiore della chiesa parrocchiale di San Lorenzo, ristrutturata a tre navate tra il 1620 ed il 1640.
L'interno della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo nella frazione Sanda di Celle Ligure è arredato con varie sue sculture.
A Savignone, nell'interno della chiesa parrocchiale di San Pietro si può ammirare una sua Vergine lignea.
A Genova Granarolo, nella chiesa di Santa Maria Assunta, durante le feste natalizie viene allestito un presepe statico utilizzando varie sue statuine.
L'interno della chiesa parrocchiale di Sassello, dedicata alla Santissima Trinità, ospita un gruppo ligneo della sua scuola oltre alla statua di "San Giovanni Battista".
IL CAMPOSANTO MONUMENTALE DI STAGLIENO - Venne costruito dal 1844 al 1851 ed è una terminata distesa di statue, urne, bassorilievi, cappelle. Il cimitero di Staglieno è fra i più grandiosi d'Italia ed in esso riposano le spoglie di Giuseppe Mazzini, Nino Bixio ed altri martiri dell'Indipendenza Italiana. La concezione del primitivo progetto si deve all'architetto Carlo Barabino (1768-1835) ma fu poi effettivamente disegnato ed eseguito dal suo allievo Giovanni Battista Resasco (1798-1871). Il luogo sacro è stato poi abbellito dalle molte statue dovute agli scultori Giulio Varni, Monteverde, Vella e altri. Questi ornamenti molto belli spesso appartengono a gente umile che risparmiò tutta una vita per assicurarsi un monumento funebre sfarzoso che potesse degnamente ricordarli ai posteri.
Il cimitero si è notevolmente ampliato nel corso dei tempi e le tombe occupano oggi anche la collina alle spalle dell'imponente statua della Fede, che originariamente era il centro architettonico del complesso. Lungo i viali fiancheggiati da cipressi si trovano anche il cimitero ebraico e quello protestante. Alla vista si erge maestosa anche la grande Cappella dei Suffragi (il Pantheon), preceduta da un marmoreo pronao di stile dorico.
Uno dei monumenti funebri più famosi e originali è la statua di Caterina Campodonico, una venditrice di noccioline vissuta nell'Ottocento, che poco prima di morire destinò tutti i risparmi di una vita per la costruzione della sua tomba.
Negli anni Ottanta del XX° Secolo, le fotografie in bianco e nero di alcune statue di Staglieno (degli scultori ottocenteschi Demetrio Paernio e Onorato Toso) sono finite sulle copertine di due dischi.
Colpito dal fascino delle sculture funebri fu il gruppo inglese dei Joy Division che ne utilizzò le immagini per il singolo "Love will tear us apart" e per LP

 "Closer". Carlo Barabino fu ideatore di molte altre pregevoli opere d'arte e, grazie a un suo progetto, venne costruito anche il Teatro Massimo di Genova, oggi "Teatro Carlo Felice", in stile barocco.
In Piazza Sarzano, all'interno del complesso conventuale medievale di Sant'Agostino, c'è il Museo di Architettura e Scultura Ligure.

GENOVA - Come appare la facciata sud di Palazzo San Giorgio uscendo dalla stazione della metropolitana

Palazzo San Giorgio

IL MUSEO DI ARCHITETTURA E SCULTURA LIGURE - Raccoglie documenti scultorei, architettonici e pittorici genovesi dal X al XVIII secolo, in larga parte testimonianza di zone e monumenti cittadini scomparsi.
Tra i capolavori spiccano i resti del "Monumento funebre di Margherita di Brabante", moglie dell'imperatore Arrigo VII, morta di peste a Genova il 13 dicembre del 1311. Il monumento venne commissionato a Giovanni Pisano e l'opera fu ultimata nel 1313 e collocata nella chiesa dei frati minori di San Francesco di Castelletto. Fu in seguito spostato e ciò diede inizio al suo smembramento che terminò nel 1810 con la demolizione della chiesa.
Di un anonimo maestro pisano è il "Monumento funebre a Simone Boccanegra", primo Doge di Genova, morto nel 1363.
Il museo, che non va oltre il '700, espone anche una "Maddalena Penitente" di Antonio Canova. Sale specifiche sono dedicate ad opere in legno ed avorio. Nel complesso museale è ospitata anche la Collezione Topografica del Comune di Genova.
MONUMENTI CITTADINI - La città di Genova è ricca di monumenti dedicati a uomini illustri, tra i quali tiene il primo posto quello che ricorda il cittadino emerito Cristoforo Colombo, posto in Piazza Acquaverde. Da menzionare anche l'imponente monumento equestre a Giuseppe Garibaldi, eretto in Piazza De Ferrari, e il monumento a Giuseppe Mazzini.
I disegni di Piazza Corvetto furono ideati dall'Ing. Croce. La piazza deve il suo nome al conte Corvetto, nativo di Genova, tesoriere di Napoleone I e Ministro di Luigi XVIII, le cui spoglie riposano nella Chiesa parrocchiale di Nervi. In Piazza Corvetto fu inaugurato il 18 luglio 1886 il monumento a Vittorio Emanuele II, costato circa duecentomila lire di anteguerra.
Al centro di Piazza Caricamento si trova il monumento a Raffaele Rubattino (1810 - 1881), opera di Francesco Rivalta. Rubattino fondò nel 1869 la prima società italiana di navigazione. Fu il patriota che concesse a Garibaldi i piroscafi Piemonte e Lombardo impiegati per la spedizione dei Mille. Organizzò, sotto l'impulso di Cavour, la prima flotta a vapore italiana per la navigazione transoceanica e, oltre il Canale di Suez, acquistò la baia di Assab, prima base italiana in Eritrea.

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