NOTE:
Un tempo gli abitanti di Crespiano, oltre che dedicarsi
all'agricoltura, si distinguevano nell'artigianato. Gli
artigiani più abili erano gli scalpellini e anche coloro che
lavoravano alla tintura dei panni di lana (follatura) o di
quel tessuto misto di lana e cotone che era detto "stamino".
La zona pullulava anche di mulini azionati ad acqua, le cui
grandi macine in pietra costituivano uno dei più antichi ed
elementari macchinari di trasformazione dei prodotti agricoli.
Si ricorda il Mulino Rossi, alimentato dalla acque del Taverone,
la cui struttura muraria è ancora esistente anche se trasformata
in residenza privata. |