NOTE:
La loggia sullo fondo si affaccia dall'alto delle mura
sulla via sottostante. Sul lato sinistro è rimasta la casa
crollata durante il terremoto del 1920 che, in precedenza, dava
il nome alla piazza (in dialetto ca' guasta, ovvero casa
rovinata). L'ideazione artistica dell'area si deve all'arch.
Luigi Palladini mentre la forma è stata conferita dallo
scultore Sauro Bertagnini. |