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Val di Magra

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  LA DOMENICA DEL CORRIERE dell'11 aprile 1954 - Copertina di Walter Molino con due bambini di S.Stefano Magra che vengono travolti dal crollo delle strutture di un'abitazione. Salvi per miracolo!

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Archivio di grandi eventi
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SUL TERRITORIO

Elenco puntato - Genova  GENOVA

Il capoluogo della Liguria
ha il centro storico più grande
d'Europa. Nel 2004 è stata la
"Capitale Europea della Cultura"...

Elenco puntato - Euroflora  EUROFLORA

In primavera, ogni 5 anni,
alla Fiera di Genova va in scena
lo spettacolo dei fiori per eccellenza.
I giardini più belli del mondo...

Elenco puntato - Via Francigena  VIA FRANCIGENA

Col Giubileo del 2000 è stata
definitivamente rivalutata
la via di Sigerico, che i pellegrini
percorrevano a piedi fino a Roma,
in segno di pentimento...

Elenco puntato - Parco del Magra  PARCO DEL MAGRA

A Gennaio 2008 il Parco Naturale
Regionale del Magra è il territorio
eco-certificato più esteso d'Europa...

Elenco puntato - Golfo della Spezia  GOLFO DELLA SPEZIA

Tra la punta di Portovenere e il Capo Corvo si apre una delle più profonde insenature di tutto il litorale occidentale italiano, declamata nei versi di illustri poeti e nella quale è incastonata La Spezia, città sede di porto militare e mercantile, che oggi è anche punto di attracco per le navi da crociera...

Elenco puntato - Le Cinque Terre  LE CINQUE TERRE

Cinque borghi marinari il cui destino è sempre stato storicamente legato alla terra e all'agricoltura piuttosto che alla pesca. Un paradiso naturale della Liguria che nel 1997 è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni Mondiali dell'Umanità...

Elenco puntato - La Val di Magra  LA VAL DI MAGRA

Nobili, vescovi, mercanti e pellegrini
lungo l'asse della Via Francigena.
Culture differenti per storia e tradizioni,
nei secoli, si sono sovrapposte
e hanno permeato il territorio con
i segni del loro passaggio...

Elenco puntato - La Val di Vara  LA VAL DI VARA

La "Valle dei borghi rotondi"
è anche conosciuta come
la "Valle del biologico" per le sue
produzioni agricole ottenute con
metodi antichi e naturali.
Varese Ligure nel 1999 è stato il
1° comune ecologico d'Europa...

Elenco puntato - La Lunigiana  LA LUNIGIANA

La "Terra della Luna", in Italia,
ha la più alta concentrazione di
antichi castelli. Se ne contano
circa 160. Alcuni sono bellissimi e perfettamente conservati...

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Argomenti in primo piano,
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Villa Pratola dimora storica
La sua costruzione risale al tardo barocco. Era la casa di campagna dei marchesi Remedi, posta nel piano di Ponzano, oggi restaurata per finalità ricettive, tipo matrimoni, cene, eventi musicali e culturali tra cui le giornate ADSI...

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I Remedi a Ponzano Sup.
Nei primi decenni del sec. XVIII i marchesi Remedi, nobili sarzanesi e del Sacro Romano Impero, costruirono un loro palazzo sulla sommità del colle di Ponzano e si adoperarono inoltre per ristrutturare tutta la parte alta dell'antico nucleo medievale...

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Il Castello della Brina
Dopo lunghe e meticolose ricerche archeologiche è stata recuperata e resa accessibile l'area dove sono conservati i resti di questo antico maniero, posizionato sul sentiero di monte della Via Francigena, tra Ponzano Superiore e Falcinello...

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Ex Ceramica Vaccari
Il comprensorio della fabbrica è un prezioso esempio di civiltà industriale di fine Ottocento e rappresenta un pezzo di storia fondamentale per Santo Stefano Magra e per tutta la Provincia della Spezia. Le aree recuperate vengono oggi dedicate all'arte, allo spettacolo, alla cultura...

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Fotografie © GIOVANNI MENCARINI

 

Elenco puntato - Santo Stefano di Magra

S.Stefano di Magra
  Cenni storici di un borgo lungo la Via Francigena

Arcobaleno su Santo Stefano Magra

Urbanistica e territorio

Via Francigena di valle

Ambiente

Già nel 981, secondo un Diploma di Ottone II, Santo Stefano Magra ha la caratteristica di borgo mercantile sottoposto alla giurisdizione del Vescovo di Luni.
Più tardi, Federico I Barbarossa (1185) lo confermerà come "burgum cum mercatu, banno, iustitia, districtu, piscationibus".
In quell'epoca le fortune economiche della vicina Luni, per una serie di fatali calamità, stavano volgendo al tramonto. Gli abitanti di quell'antico insediamento romano, posto nel cuore della Lunigiana, avevano indirizzato il loro destino verso il settentrione della Via Francigena. Parte di loro, sulla scorta di un vecchio castello che dominava dall'alto il corso del fiume, le circostanti colline e il vicino litorale, lì fermarono i loro passi fondando il borgo di Sarzana. Altri proseguirono di poco il loro cammino, sin verso la «curva minacciosa» nella quale il Magra viene investito dalle acque del Vara, e lì su una piccola collina ai piedi del monte che sembra un umile avamposto del più imponente Appennino, la piccola frazione degli esuli dell'antica Luni diedero origine alla «novella patria».
S.Stefano e Sarzana, verso la fine del X° secolo, sono dunque due borghi con pieve e mercato riconosciuti da decreto imperiale come appartenenti alla giurisdizione del Vescovo di Luni e che per parecchi anni conservarono uguale rinomanza e fortuna; solo verso il 1163 Sarzana, meglio riconosciuta dal Barbarossa, avrà maggiori diritti e in avvenire sarà più sviluppata e potenziata di S.Stefano.
La prima attestazione dell'esistenza del Comune di S.Stefano Magra, come ci ricorda F. Bonatti, risale al 12 maggio 1202 quando nel lodo arbitrale pronunciato da Truffa da Castello ed Uberto di Parente oltre al Vescovo ed ai Malaspina, giurano pace anche «consules, milites et populus» di S.Stefano

S.STEFANO DI MAGRA (Piazza della Pace) - Rievocazione storica della "consegna delle Chiavi della Fortezza di Sarzana a Carlo VIII, Imperatore di Francia"
di Magra. Nel 1235 la comunità santostefanese acquisisce collettivamente la cittadinanza sarzanese dietro concessione di "una casa ante strada romea, retro Carcandula" come residenza simbolica dell'intera comunità.

Nel 1257, sotto l'egida del bellicoso vescovo Guglielmo, S.Stefano si doterà della sua giurisdizione comitale e si attribuirà maggiori concessioni, fra le quali il mercato settimanale alla domenica (generale forum sive mercatum) che lo definirà centro urbano e la sua pieve riferimento ad altre pievi.
Il Mazzoli, nella sua «storia critica e originale» afferma che la rivalità tra S.Stefano e Sarzana cessò solamente alla fine del XIII° secolo, lasciando ad ambedue i Comuni, pregni dell'istinto e dell'orgoglio della loro origine, un'ambizione che non si adatterà mai al reciproco riconoscimento.
Nel 1321 la comunità di S.Stefano Magra giura fedeltà a Castruccio Castracani, divenuto Visconte del Comitato Lunense e difensore del comune di Sarzana.
Nel 1421, caduta Genova nelle mani di Filippo Maria Visconti,  Ludovico Campofregoso riceve pacificamente dallo stesso duca di Milano la signoria di Sarzana e Sarzanello che comprende, tra gli altri, anche i castelli di Santo Stefano Magra.

Nel 1468 S.Stefano Magra, riconosciuto borgo fortificato e baluardo importante su di un guado

S.STEFANO DI MAGRA (rievocazione storica) - Elmi e spade dei soldati accampati in Piazza Oratorio

significativo del fiume Magra, passa al Ducato di Milano che vi istituisce una podesteria.
Nel 1478, essendosi la Repubblica di Genova liberata del dominio milanese ed avendo la stessa patteggiato con Sisto IV contro Firenze, pretendendo in cambio Livorno, Sarzana e Sarzanello, ottiene grazie all'aiuto dei sarzanesi, i terreni vallivi, in particolare il borgo di Santo Stefano Magra che passa dal dominio sforzesco a quello genovese.
Pur non dimostrando soggezione di vassallo, bensì spirito indomito di libertà nei confronti delle signorie straniere, ormai S.Stefano Magra è un borgo subalterno della vicina Sarzana. Conosce anni di sviluppo economico e sociale, ma subisce anche l'imposizione di nuove tasse.
Nella seconda metà del 1600 il borgo riprende vivacità ed i suoi abitanti si oppongono al progetto della Repubblica di Genova di deviare il corso della Magra nel Golfo per il recupero di circa 15 chilometri di territorio che verrebbe sottratto alla furia del fiume.
Alla fine del 1700, Santo Stefano Magra definisce proficui rapporti di collaborazione col governo francese, attraverso l'Amministrazione Centrale di Spezia, detta anche di Porto Venere.
Comincia il graduale passaggio dalla amministrazione Genovese a quella di Napoleone, che si concretizzerà con l'annessione della Liguria all'Impero d'oltralpe.
L'annessione alla Francia porta conseguenze economiche e sociali assai rilevanti. Prevalgono gli interessi industriali e commerciali su quelli agricoli che provocano lo spostamento del centro di gravità della Lunigiana da Sarzana a Spezia, cioè dalla campagna alla costa.
A S.Stefano Magra viene istituito un giudice di pace. Il borgo fa parte del Circondario di Sarzana.
Il Congresso di Vienna nel dicembre 1814 consegna la Liguria sotto il dominio sabaudo.
Con Regio Editto 1818, 1 novembre, viene costituita la Provincia di Levante, con sede a La Spezia. Santo Stefano Magra è aggregato, come Ponzano Superiore, al mandamento di Sarzana.
La vita politica locale è praticamente sottomessa alle esigenze sabaude. Il controllo sugli atti della comunità spetterà d'ora in avanti all'intendente provinciale.

PERSONAGGI ILLUSTRI

CESARE ARZELA' - Il 6 marzo 1847 S.Stefano Magra diede i natali a Cesare Arzelà, insigne matematico, noto per i suoi contributi scientifici alla teoria delle funzioni di variabile reale. Frequentò il ginnasio di Sarzana per poi passare al liceo di Pisa. Laureatosi nel 1869 alla Scuola Normale Superiore di Pisa e ottenuto il diploma di insegnamento, fu docente in varie scuole superiori (tra cui Macerata e Firenze) e nelle università (Pisa, Palermo e Bologna). Si rese autore di numerose pubblicazioni scientifico-matematiche, tra le quali si ricorda un "Trattato di algebra elementare" del 1880, affermatosi come il testo di matematica più adottato nelle scuole superiori.

Nel 1895, integrando gli studi di Giulio Ascoli, risolse un teorema riguardante il concetto di equicontinuità, per il quale è tuttora noto.

LA FAMIGLIA TADDEI - Una dinastia di rilievo nella comunità santostefanese è quella della famiglia Taddei la cui struttura patriarcale e la solidarietà che ne deriva fecero si che, nelle varie generazioni, diversi discendenti, operando con azione sinergica, ne incrementassero la posizione economica

e di prestigio. L'agiatezza dei Taddei e il loro prestigio derivarono soprattutto dall'esercizio di varie arti e professioni che non dalla rendita di proprietà immobiliari.
Nella dinastia familiare troviamo

S.STEFANO DI MAGRA (rievocazione storica) - Figuranti in Via Mazzini, la principale del centro storico

le figure di arciprete in ambito ecclesiastico, di medico in quello civile, di notaio e cancelliere in quello pubblico, con accesso anche alla magistratura.

DISCENDENTI DEI TADDEI - Il precursore dei Taddei fu il maestro Tommaso, uomo di notevole disponibilità economica e di spirito caritatevole, che si trasferì a S.Stefano di Magra verso la metà del XV secolo. Costui svolgeva la professione del «barbitonsor», una attività che nel Medio Evo comprendeva non solo la figura del barbiere ma anche quella di chirurgo «cerusico» e questo perché i medici laureati si trovavano solo nella grandi città.
Vari discendenti della famiglia ebbero grande rilievo pubblico. Tra essi figura Antonio Taddei, nonno ed omonimo del medico Antonio, notaio ed anche sindaco di S.Stefano Magra per un certo tempo. Luigi Taddei fu medico in S.Stefano Magra e si distinse per la capacità professionale e le doti di grande umanità, dimostrate anche nel momento in cui dovette affrontare un'epidemia di peste nella seconda metà dell'Ottocento.
Antonio Taddei, nato a S.Stefano Magra il 22 aprile del 1852, si laureò in medicina e chirurgia presso l'Università di Firenze l'8 luglio 1878. Segui perciò le orme dello zio Luigi e subentrò allo stesso in qualità di medico condotto dopo aver fatto ritorno nel paese natio. In seguito alla realizzazione della Ferrovia Parma - La Spezia divenne anche medico di reparto delle Ferrovie dello Stato. Nel 1904 rimase vedovo della moglie Amalia Maria Belloni Pasquinelli che gli aveva dato tre figli: Paolo, Ernesta Clelia e Mario.
Il dottor Taddei scomparve il 28 agosto 1910, all'età di 58 anni, lasciando prematuramente i giovani figli, in seguito accuditi dal fratello Luigi e da altri familiari.
Di lui si tramanda che fosse molto ligio al dovere, sempre pronto negli interventi urgenti, valido nella diagnosi e terapia delle malattie ricorrenti. Ma viene anche ricordato per la sua grande umanità che, sovente, lo portava a rifornire a proprie spese i pazienti più bisognosi di medicine e di generi alimentari.
Dal maggio 1993 opera in S.Stefano Magra il "Centro Studi Antonio Taddei", una associazione che ha lo scopo di contribuire allo sviluppo dei valori culturali generali ed in particolare della Val di Magra.

CESARE ORSINI - Il poeta nacque nel 1571 nella frazione di Ponzano Superiore ed iniziò l'attività sotto l'influenza del Petrarca, spesso rimembrando nelle sue liriche il piccolo e ridente paesello natìo, sito, come egli dice nelle sue memorie, «presso il cammin corto del Magra»: "O me felice e fortunato appieno, / S'ove pria nacqui in dolce sito e umile, / Gradita avessi del natio terreno / I cari alberghi e il mio Ponzan Gentile".
Dopo aver peregrinato per numerose corti e aver fatto stragi di teneri cuori femminili. l'Orsini si affermò in seguito sotto lo pseudonimo di «Magister Stopinus», poetando in latino maccheronico.
Il Mannucci dice: "dopo aver subito le ripulse delle classiche Muse del Pindo era stato «doctis et formosis Musis Macaronicis acceptus, graditus et honoratus»".
LA FAMIGLIA REMEDI - Marchesi del Sacro Romano Impero e nobili sarzanesi, di antiche oriigini, nei primi decenni del XVIII secolo costruirono il proprio palazzo sulla sommità del colle di Ponzano Superiore e ristrutturarono tutta la parte alta dell'antico nucleo medievale. Nel piano di Ponzano i Remedi possedevano un'altra dimora (Villa Pratola), un edificio tipicamente italiano nato dalla trasformazione di una struttura atta a sorvegliare un magazzino di prodotti della terra. Per approfondire le vicende dei marchesi  Remedi seguire i link nel bordo sinistro di questa pagina: "Villa Pratola dimora storica" e "I Remedi a Ponzano Superiore".

CARLO VACCARI - Alle vicende economiche di S.Stefano Magra è legato Carlo Vaccari, l'industriale che ai primi del Novecento diede un notevole impulso alla "Ceramica Ligure" di Ponzano Magra, trasformando la piccola frazione comunale in una cittadina industriale. Dopo la chiusura dell'attività, avvenuta nel 2006, il Comune ha ideato e sviluppato nel 2013 un piano di rilancio delle aree della ex fabbrica, denominato Progetto "NOVA"  (Nuovo Opificio Vaccari per le Arti). E' stato acquistato dalla vecchia proprietà un capannone dismesso di oltre 1.000 mq. ed ottenuto in comodato d'uso gratuito per 8 anni un'area di circa 13.000 mq. al coperto con l'intento di realizzarvi un distretto culturale.
Per approfondire le vicende di Carlo Vaccari e della sua fabbrica seguire il link nel bordo sinistro di questa pagina: "Ex Ceramica Vaccari".

Fonti e Bibliografia
•  SANTO STEFANO - Un paese, un territorio,
     le sue memorie storiche

     edito dal COMUNE di Santo Stefano di Magra
     Autori: EMILIA PETACCO e GIORGIO NERI
•  VADEMECUM PER I SOCI del
     Centro Studi A.Taddei - S.Stefano di Magra 1993
•  CESARE ORSINI di F.L. Mannucci
     Zappa Editore - La Spezia 1912
•  LA LIBERA PAROLA del 23 aprile 1959
•  Scienzainrete.it - Il Gruppo 2003 per la ricerca
 
Immagini dalla
"Rievocazione di un antico mercato sulla
  Via Francigena" - S.STEFANO di MAGRA, agosto 2007
 
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